Non è la prima volta che sentiamo parlare di visori per la realtà virtuale. Ne esistono di tutti i tipi e per tutte le tasche, dai modelli fatti di cartone a veri e propri gioielli della tecnologia. Una delle più grandi limitazioni dei visori è sempre stata la loro dipendenza da altri device, come computer, console o smartphone. E ciò prevede l’utilizzo di fili e cavi che ne impedivano un utilizzo fluido e dinamico. Ma si sa che la tecnologia si evolve alla velocità della luce e il problema riscontrato oggi ha una soluzione già domani. Tra gli ultimissimi visori, uno di quelli più interessanti è l’Oculus Quest, “senza pc, senza fili, senza limiti”.
Tutto in uno
L’Oculus Quest è l’ultimo arrivato di casa Oculus, la compagnia produttrice di visori per la realtà virtuale fondata nel 2012 in California e acquistata nel 2014 da Facebook.
Oculus Quest è il primo visore all-in-one che ti permette di giocare ovunque senza computer, cavi o altri device. Tutto ciò che occorre è il visore e i controller inclusi nella confezione.
“Il mondo è la tua sala giochi”
Proprio così Oculus Quest finalmente porta la realtà virtuale a un altro livello, fuori dalle mura domestiche e svincolandolo dall’imposizione di una connessione costante con un device fisso.
Si può utilizzare praticamente in qualsiasi ambiente, chiuso o aperto, da seduti o in piedi. Non vi sono più limiti all’immaginazione.
Inoltre, Quest non ha bisogno di sensori esterni per capire i tuoi movimenti, tutto quello che devi fare è lasciarti andare.
Lo spazio che ci circonda
Oculus Quest si avvale della tecnologia inside-out tracking. Tutto quello che dobbiamo fare è avviare il visore, configurarlo con i controller e configurare l’area di gioco. Il visore, infatti, non avrà bisogno di sensori esterni.
Grazie alle telecamere montate direttamente su di esso, sarà in grado di tracciare l’ambiente di gioco e di lasciarci in contatto con lo spazio che ci circonda, portandoci nel fantastico mondo della realtà mista.
Passiamo ora ai nostri movimenti. Una volta tracciato l’ambiente di gioco e capito che possiamo liberamente muoverci in esso senza rischi, come farà il visore a capire quali sono i nostri movimenti?
Gli speciali controller, gli Oculus Touch, terranno traccia delle nostre mani, grazie a una vera e propria costellazione di sensori montati su di essi.
Il nome della tecnologia di inside-out tracking inserita sugli ultimi dispositivi Oculus prende il nome di Oculus Insight e come detto ci permette di avere coscienza dell’ambiente circostante senza l’utilizzo di sensori esterni.
In poche parole, le telecamere esterne, dopo aver acquisito tutte le specifiche dell’ambiente circostante, continuano a monitorare lo spazio, in modo da sapere sempre in che punto si trova il giocatore, tenendolo lontano da eventuali pericoli.
Se il giocatore mette piede fuori dall’area definita di gioco, infatti, il visore mostra lui l’ambiente reale, per permettergli di orientarsi e tornare in una zona sicura. La realtà mista consente di non perdere mai realmente il contatto con il mondo reale che ci circonda.
L’ampia libreria di Oculus Quest
Essendo un visore all-in-one, Oculus Quest dispone di una personale libreria di giochi discretamente ampia. Inoltre, essendo un prodotto della grande famiglia Facebook, ovviamente ci consente di rimanere in contatto con i nostri amici social e sapere se anche loro sono nella community Oculus. Il tutto tramite avatar personalizzati.
Oculus Quest, la prima vera console portatile per la realtà virtuale, è in vendita da meno di un mese. Al momento del lancio la propria personale libreria contava circa una cinquantina di giochi.
Tra questi ci sono sparatutto, come Super Hot, pugilato, come Creed: Rise to Glory, puzzle e esplorazioni. Ma anche giochi che utilizzano la realtà virtuale per farci affrontare le nostre paure più grandi, come la claustrofobia o le vertigini. Giochi incentrati sul mondo dello sport o altri che ci portano a muoverci a passi di danza.
In conclusione è un’esperienza in realtà virtuale che, per il momento, non ha eguali.
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