© 2000-2023 - Enkey Magazine - Tutti i diritti riservati
ENKEY SNC - P.IVA IT03202450924 / Cod. REA CA253701 - Tel. 078162719
Più di 4 italiani su 5 aspirano a possedere un’auto elettrica. Emerge da un recente sondaggio condotto da Ecu Testing (azienda di componenti elettronici) su un campione di 1000 guidatori italiani.
Risultato che sorprende, considerando che attualmente solo un automobilista su 100 ne possiede una. La percezione dell’auto elettrica sta cambiando, grazie anche alle innovazioni che la stanno accompagnando.
Tra i motivi che spingerebbero gli italiani a comprare un’auto elettrica c’è sicuramente il rispetto dell’ambiente, citato dal 76% degli intervistati. In secondo luogo c’è la possibilità di viaggiare in zone a traffico limitato, ma anche la silenziosità del veicolo.
Auto elettrica: quanto costa comprarla e dove ricaricarla
Ma cos’è che frena l’acquisto di queste auto di nuova generazione? A tutti viene in mente il costo: infatti il 44% degli intervistati lo reputa troppo alto. Viene percepito poi come un problema lo scarso numero di colonnine di ricarica (per il 46% degli automobilisti).
Percezione sbagliata forse, infatti i vari distributori di energia hanno iniziato ormai da tempo a predisporre colonnine di ricarica in giro per l’Italia. Per esempio Enel ha in progetto di realizzare 28.000 punti di ricarica per il 2022. E con un ritmo di 100 installazioni a settimana dovrebbero essere installate 14.000 stazioni di ricarica già alla fine del prossimo anno.
I costi di ricarica
Riguardo la ricarica, il 54% degli intervistati teme costi troppo alti. Ma numerosi test sono stati condotti a riguardo, dimostrando che i consumi sono sempre almeno la metà rispetto a quelli di un’auto a benzina.
Le auto elettriche si possono ricaricare sia con l’energia elettrica in casa, sia tramite le stazioni di ricarica distribuite sul territorio. La ricarica domestica è senz’altro la scelta più economica, ma anche la più lenta, poiché limitata dai 3 kWatt del classico contatore di casa.
Una batteria di grandezza media da 40 kWh, ad esempio, impiegherebbe fino a 13 ore per essere ricaricata.
Le colonnine stradali invece garantiscono potenze nettamente superiori, con tempi di ricarica proporzionalmente inferiori. Una colonnina da 40 kWh infatti impiegherebbe soltanto un’ora per ricaricare completamente la stessa batteria.
L’autonomia di guida
Un altro motivo per cui gli italiani non scelgono le auto elettriche è la sensazione che con esse non si possa avere molta autonomia.
Ma i dati dovrebbero far riflettere: la piccola Renault Zoe ha un’autonomia di ben 300 chilometri (nella versione base). È un’utilitaria di segmento B, agile e scattante, ideale per la città.
La versione base ha un prezzo di listino di 26.000 euro, con appunto 300 chilometri di autonomia. Investendo in una batteria più capiente, con circa 8000 euro in più, è possibile arrivare a 400 chilometri di autonomia.
L’auto elettrica con le prestazioni più elevate è ovviamente la Tesla con i 632 chilometri della Model S (il cui costo però è nettamente superiore: 150.000 euro). Senza arrivare alle cifre impossibili della Tesla, esistono comunque altri modelli tra i 35.000 e i 45.000 euro dotati di un’autonomia fino a 400 chilometri.
L’auto elettrica e l’ambiente
Ma il dato forse più allarmante riguarda l’aspetto ecologico. Solo il 48% pensa che l’auto elettrica possa portare un reale beneficio all’ambiente. Probabilmente perché si associa l’energia elettrica di centrali di vecchia concezione come quelle a carbone o ad altre fonti di energia non rinnovabile.
Ma anche qui c’è un report che smentisce questa errata convinzione e l’ha condotto l’Agenzia Europea per l’Ambiente. L’EEA conferma quanto le emissioni delle auto elettriche siano inferiori a quelle di un’auto a benzina durante tutto il loro ciclo di vita.
Un dato sorprendente riguardo al sondaggio è invece il target generazionale. Sono gli automobilisti nati tra il 1945 e il 1964 i più attenti all’ambiente. Solo il 23% dei giovani infatti lo reputa un problema.
L’auto elettrica ad ogni modo sembra sempre più l’auto del futuro, ma attualmente appare ancora inaccessibile. Di sicuro visti i costi d’acquisto bisognerà pazientare ancora un po’ per poter rendere popolare questo interessante mezzo.
This post is also available in: English