Ogni volta che sondiamo il cosmo un po’ più a fondo, ogni volta che ci spingiamo qualche centinaio di anni luce un po’ più in là, ci imbattiamo in qualche stranezza. Fenomeni inspiegabili a cui non riusciamo a dare una spiegazione logica e così ci ritroviamo a domandarci come sia possibile. Se sia qualcosa che esula dalla nostra conoscenza scientifica o se, addirittura, c’è lo zampino di qualche forma di vita intelligente extraterrestre. Ma forse, alla fine, è semplicemente perché la nostra conoscenza dell’universo è limitata e non riusciamo ad accettarlo. L’ultimo grande mistero dell’universo sono due stelle davvero bizzarre: EPIC 249706694 (HD 139139), il cui strano comportamento ci ricorda il tumulto che si era alzato attorno le caratteristiche di un’altra strana stella, Tabby.
La coppia di stelle
La coppia di stelle, denominate EPIC 249706694 (HD 139139), sono state osservate per la prima volta da Andrew Vanderburg e i suoi colleghi dell’università del Texas, attraverso il telescopio spaziale Kepler, della NASA.
Le singolari stelle si trovano a 360 anni luce da noi e le caratteristiche osservate dagli scienziati non erano mai state osservate prima di allora.
Una volta scoperte, le stelle sono state osservate per ben 87 giorni consecutivi, durante i quali sono stati registrati 28 strani cali di luminosità.
Normalmente tali cali di luminosità vengono osservati nel momento in cui un pianeta passa davanti alla propria stella, oscurandola momentaneamente o parzialmente dai telescopi terrestri.
Ma nel caso della coppia di stelle questi cali non seguono un ritmo preciso, bensì sono totalmente casuali, comportamento non riconducibile, quindi, al normale passaggio di un pianeta.
I cali di luminosità della coppia di stelle
“Abbiamo osservato stelle con cali di luminosità di vario tipo per oltre 10 anni, ma è la prima volta che ci imbattiamo in una tale variabilità”.
Secondo gli scienziati che hanno pubblicato lo studio, infatti, è davvero difficile ricondurre tali cali di luminosità al passaggio di pianeti, in orbita attorno alle stelle.
Normalmente i cali di luce sono creati dai transiti, ovvero dalla rotazione dei pianeti del sistema solare, ma in questo caso, se la risposta alla domanda fosse questa, i pianeti sarebbero tantissimi.
Non è mai stato osservato e nemmeno ipotizzato un sistema solare con così tanti pianeti, sarebbe davvero improbabile. Allora la risposta al mistero deve risiedere da qualche altra parte. Ma come spiegare un fenomeno mai osservato prima?
Il caso di Tabby
Tabby è un’altra stella il cui comportamento aveva scatenato reazioni non solo nel mondo scientifico, ma anche tra tutti i curiosi. In quel caso i transiti non erano così numerosi come quelli osservati nelle nuove due stelle, ma era eccessivo.
Normalmente, infatti, il passaggio di un pianeta oscura la propria stella al massimo dell’1%, per pianeti grandi almeno quanto il nostro Giove. Ma nel caso di Tabby, invece, il calo di luminosità raggiungeva addirittura il 22%.
L’inspiegabilità del fenomeno aveva portato all’unica ipotesi plausibile: il calo di luminosità non era un fenomeno naturale, ma artificiale. Gli scienziati hanno poi smentito la voce di una super struttura aliena, fornendo altre ipotesi.
Ma, ovviamente, in molti continuano a credere che dietro il mistero di Tabby ci siano intelligenze extraterrestri. Così come in molti credono che dietro agli strani cali di luminosità della coppia di stelle, non ci sia un numero incalcolabile di pianeti, ma strutture o velivoli alieni.
Le ipotesi sui cali di luminosità delle stelle
Ovviamente gli astronomi hanno tentato di trovare una spiegazione “naturale”. Come la presenza di numerosi pianeti o grandi asteroidi in fase di disintegrazione, ma in questo caso i passaggi dovrebbero essere ripetitivi e non casuali come in realtà sono.
Smentita la prima ipotesi si è cercato qualcos’altro. Come al fatto che il calo di luminosità sia un fenomeno delle stelle stesse e non di altri corpi celesti.
Ma questo vorrebbe dire la presenza di grandi macchie solari, la cui attività dovrebbe durare giorni se non settimane, mentre, invece, questi cali durano appena una manciata di ore.
Per il momento tutte le ipotesi naturali sono crollate e l’unica a rimanere in piedi è quella della struttura aliena. Ma, ovviamente, gli scienziati vogliono trovare altre spiegazioni. A tal proposito Vanderburg conclude: “La storia dell’astronomia è costellata di fenomeni che sembrano impossibili e spesso si scomodano ipotesi fantastiche che col tempo si smontano: sarà così anche per HD 139139”.
This post is also available in: