Matematicamente dovrebbero esserci 10 pianeti abitati da forme di vita intelligenti nella nostra galassia e allora per quale motivo non li abbiamo ancora incontrati? Vedere il suolo di pianeti lontani, che ruotano intorno ad altre stelle, anche le più vicine al nostro Sole, non è affatto semplice. Ci sono strumenti che percepiscono la presenza di corpi celesti in rotazione attorno alle stelle della Via Lattea, ma nessun telescopio è così potente da capire cosa succede sulla superficie (o sotto) di quei pianeti. Per questa ragione il metodo più accreditato per cercare vita aliena non è la vista ma l’ascolto. L’ascolto di radiosegnali celesti non ha fino ad ora dato risultati, ma recentemente si sono aggiunti nuovi strumenti, pronti a cercare forme di comunicazioni extraterrestri attorno a un milione di stelle vicine al sole: si tratta del progetto Breakthrough Listen.
Il progetto Breakthrough Listen
Breakthrough Listen è il progetto per ricercare forme di vita aliene attraverso l’ascolto di trasmissioni nel milione di stelle più vicine al Sole. Il progetto è finanziato dal miliardario russo Yuri Milner.
Inizialmente sono stati investiti 100 milioni di dollari per questa caccia al tesoro intergalattica della durata di 10 anni iniziata nel 2015. Il progetto iniziale prevede due parti:
- Breakthrough Listen: volta a cercare e individuare segnali di comunicazioni aliene;
- Breakthrough Message: che riguarda la compilazione e l’invio di un messaggio da parte della Terra.
Breakthrough ha iniziato a scandagliare il cielo avvalendosi dei radiotelescopi da 100 metri della Green Bank e di quello da 64 metri di Parkes.
Il progetto fu il più grande mai intrapreso nella ricerca di segnali di vita intelligente extraterrestre e oggi cresce ancor di più, aggiungendo nuovi strumenti alla sua flotta.
I nuovi telescopi di Breakthrough
Ad entrare a far parte del progetto di Breakthrough Listen sono quattro telescopi dell’osservatorio VERITAS (Very Energetic Radiation Imaging Telescope Array Sistem), in Arizona.
I telescopi individuano impulsi di luce ottica lunghi appena pochi millisecondi. L’aggiunta dei quattro telescopi VERITAS al progetto Breakthrough ha lo scopo di ampliare lo spettro di ricerca. Fino ad ora, infatti, ci si era concentrati nel sondare il cielo per sentire comunicazioni aliene e non per vederle.
Con i telescopi VERITAS sarà possibile rilevare fonti di raggi gamma altamente energetici che impattano sull’atmosfera terrestre, rendendo visibile un boom sonico. Il fenomeno è chiamato radiazione di Cherenkov, che spiega come i raggi gamma non siano in grado di attraversare l’atmosfera ma, impattando su di essa, generano veloci impulsi luminosi. Tali impulsi possono essere utilizzati per capire sia dove il raggio gamma abbia impattato con l’atmosfera sia la sua provenienza.
La speranza è quella che, usando in modo combinato i quattro telescopi, Breakthrough sia in grado di rivelare una sorta di Codice Morse extraterrestre.
L’idea non è poi così assurda, visto che la stessa razza umana in passato ha utilizzato segnali luminosi per inviare messaggi nello spazio.
Quante possibilità abbiamo di trovare messaggi extraterrestri?
Il programma lanciato quattro anni fa prometteva di essere in grado di trovare davvero qualcosa lì fuori. Era, ed è tutt’ora, il progetto più potente nel suo genere, dieci volte più preciso di ogni altro predecessore. “Se ci sono gli alieni così li troveremo”. E allora perché ancora non li abbiamo trovati?
“Quando si tratta di vita intelligente al di la della Terra, non sappiamo dove si trovi o come comunica. Quindi la nostra filosofia è di cercare in tanti posti e in più modi possibili. VERITAS amplia ulteriormente la nostra gamma di osservazioni”, spiega Yuri Milner. In questo modo le possibilità di captare qualcosa aumentano.
Se il più potente laser terrestre si trovasse su Tabby e puntasse in direzione della Terra i telescopi VERITAS lo capterebbero. Ma il milione di stelle in questione è molto più vicino e, quindi, sarà possibile rilevare segnali 10 volte più deboli. Dobbiamo solo ascoltare se lì fuori c’è qualcuno che ha voglia di parlare con noi.
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