Ne Il Quinto Elemento, film ambientato nel 2263, un giovane Bruce Willis esce di casa e chiama un taxi volante. Prendere un taxi volante quindi è solo una fantasia futuristica? Forse non più: Uber, Lilium, Ehang, Boeing e Airbus forse lo renderanno possibile molto prima.
I Test del primo taxi volante di Nec Corp
In Giappone si stanno sperimentando i primi prototipi di vetture volanti. Nec Corp, in particolare ha effettuato dei test su un modello di drone che permetterebbe anche il trasporto di passeggeri. L’esperimento è riuscito, ma solo in parte. Infatti il velivolo è stato sospeso in aria solo un minuto, a pochi metri da terra e senza nessun passeggero a bordo.
Ma le ricerche per utilizzare i droni per il trasporto sono partite. Secondo la tabella di marcia sono previsti nel 2023 le prime consegne a domicilio via drone.
Uber, Lilium, Kitty Hawk, Ehang e Bell Nexus
A partecipare alla corsa al cielo c’è anche Uber che ha annunciato, oltre un anno fa, una sperimentazione che partirà però solo nel 2020. Verranno sperimentati velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale. L’esacottero è molto simile ad un drone ed è dotato di sei eliche orientabili.
La salita e la discesa verticale sono fondamentali nella visione delle mobilità del futuro. Le piste infatti occupano troppo spazio, in città sarebbe impossibile introdurle per l’atterraggio dei taxi volanti.
Lilium, società tedesca, sta effettuando i test per velivoli a cinque posti (dopo aver fatto esperimenti con quelli a due posti). La forza dei velivoli Lilium sarà di sicuro la velocità, infatti i manager della società promettono che sarà possibile percorrere distanze come Manhattan – Aeroporto JFK in soli sei minuti rispetto ai circa sessanta minuti di tempo che sono necessari oggi.
La società Kitty Hawk è supportata dal fondatore di Google Larry Page. I test sui velivoli attualmente realizzati, ribattezzati con il nome Cora, hanno prospettive rosee. Ma per vederli in pista bisognerà aspettare ancora qualche anno.
Chi è più avanti con le progettazioni è la cinese Ehang. Infatti ha già visto il suo quadricottero Ehang 184 attraversare distanze notevoli, anche in presenza di passeggeri.
La società cinese ha già firmato contratti con Dubai per portare i suoi velivoli sui cieli arabi. Sono proprio gli Emirati Arabi a puntare su questo nuovo mezzo di trasporto volante, per rivoluzionare il trasporto cittadino.
Il modello di Bell Nexus, invece, ha un motore ibrido: il motore termico ne allunga l’autonomia permettendo percorsi più lunghi. Al suo interno ci sarà posto per cinque persone compreso il pilota, infatti non avrà una guida autonoma.
Volocopter, Airbus, Boeing e Pal-V Liberty
Proprio a Dubai la Volocopter ha realizzato una prima dimostrazione, ormai nel 2017, del suo velivolo che permette decolli e atterraggi verticali. La startup si sposta però a Singapore, dove quest’anno sono iniziati i primi test e si è detta intenzionata a realizzare i Volo-Port: delle infrastrutture atte al decollo e all’atterraggio dei suoi velivoli.
Un passo indietro c’è Airbus che qualche mese fa ha mostrato il suo Alpha Two in versione prototipo in scala 1:1. Alpha Two al momento offre da la possibilità di trasporto di un solo passeggero, ma a differenza degli altri prevede una guida autonoma. La società francese ha poi annunciato che i primi trasporti dimostrativi avverranno durante le Olimpiadi di Parigi 2024 e saranno effettuati dall’aeroporto Charles de Gaulle fino al centro città.
Boeing invece ha portato a termine il primo test in Virginia, anche questo esperimento però è durato pochi secondi, giusto il tempo per permettere le prime valutazioni sui prossimi passi da fare.
A chiudere il cerchio Pal-V Liberty un modello molto particolare, che ricorda davvero il taxi volante del film Il Quinto Elemento. Si tratta infatti di una macchina volante capace anche di andare su strada. Il prezzo però non è assolutamente accessibile: il modello base parte da un minimo di 300 mila dollari.
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