In questi giorni, su Twitter, Elon Musk ha rilanciato un’idea del 2015, promuovendola anche con la vendita di magliette personalizzate. Si tratta di una teoria per la quale il pianeta Marte dovrebbe essere nuclearizzato per permettere lo scioglimento rapido delle calotte polari, consentendo così il rilascio di anidride carbonica in atmosfera. Musk sembra ormai deciso a trovare il modo più immediato per andare a vivere su Marte.
Vivere su Marte
Il proprietario di SpaceX ha le idee chiare su come affrontare il cambiamento climatico che minaccia la specie terreste. La sua idea è quella di lasciare la Terra e spostarsi su un altro pianeta per ricominciare da capo.
Il primo annuncio fu fatto nel 2015, al talk show di Stephen Colbert, dove dichiarò come bombardare Marte fosse il modo più veloce per renderlo abitabile. Successivamente (siamo nel 2017) al 67° Congresso astronautico internazionale in Messico, sottolineò la sua preoccupazione per il futuro della popolazione terrestre.
Il pianeta migliore per ricominciare, secondo Musk, sarebbe proprio Marte. Le enormi quantità di acqua e anidride carbonica presenti nel sottosuolo delle calotte polari sarebbero la chiave per la vita sul pianeta.
Infatti la teoria vorrebbe che, una volta bombardati i poli, enormi quantità di anidride carbonica e vapore acqueo verrebbero rilasciati in atmosfera. Si creerebbe così un effetto serra in grado di far aumentare la temperatura e la pressione dell’aria. In pratica quello che sta accedendo sulla Terra, ma velocizzato.
Per promuovere questa idea, questa volta il CEO di Tesla e Space X ha realizzato delle magliette con la scritta Nuke Mars in vendita sullo shop di Space X per 25 dollari.
Cosa ne pensano gli esperti
Uno studio su Nature Astronomy dello scorso anno ha calcolato che la quantità di CO2 presente su Marte non sembrerebbe sufficiente ad ottenere i risultati attesi da Musk. Neanche se tutte le riserve di presenti sul pianeta fossero liberate contemporaneamente.
Secondo alcuni scienziati in ogni caso il rilascio di tale anidride carbonica potrebbe invece dare inizio ad un lungo inverno nucleare. Infatti le particelle prodotte dall’esplosione (fatte di polvere e detriti) coprirebbero i raggi del sole per molto tempo abbassando ulteriormente la temperatura del pianeta rendendo impossibile vivere su Marte.
Starhopper
Starhopper è il prototipo di veicolo spaziale dedicato al trasporto di merci e persone per i futuri viaggi di lunga durata nello spazio. Il razzo ha completato il primo obiettivo alzandosi a pochi metri da terra per circa 15 secondi per poi atterrare qualche metro più avanti effettuando un saltello, “hop” in inglese.
Il prossimo obiettivo è quello di alzarsi a più di 200 metri da terra e atterrare poi in sicurezza. Una volta completati tutti i test sarà la volta delle sperimentazioni della Starship. Questo è il mezzo scelto per il progetto Dear Moon che prevede la circumnavigazione della Luna con a bordo 8 artisti che potranno così contemplarla da vicino. Dear Moon sarà finanziato dal miliardario giapponese Yusaku Maezawa e dovrebbe partire nel 2023.
Se il progetto andasse in porto sarebbe di sicuro un passo avanti per arrivare ai viaggi su Marte. Il passaggio per la Luna, tra l’altro, al momento è obbligato. Per Musk si tratta di un’impresa possibile di qui al 2025. Mentre per il 2035 sarà possibile avere già migliaia di razzi pronti per raggiungere il pianeta rosso, luogo dove si insidierà la prima colonia umana.
I costi certo non sono contenuti. Su Twitter lo stesso Musk ha ipotizzato una spesa complessiva tra i 100 miliardi e i 10 trilioni di dollari per una città autosufficiente. Quello che rimane in dubbio è se si tratti semplicemente di marketing o di una reale intenzione di Elon Musk, visto in generale tutto lo slancio che ha quest’uomo verso tale pianeta.
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