Siamo soliti vedere il cinema americano e sentire tanto parlare del 911, il numero unico d’emergenza, mentre noi ci dobbiamo ricordare il 118 per l’ambulanza o il 115 per i vigili del fuoco. Ma ci sono combinazioni ancor più complesse, come 1515 per gli incendi boschivi o il 1530 per la guardia costiera. Si inizia a parlare di un numero unico d’emergenza europeo sin dal 1976, ma l’ultimatum arriva solo nel 2004. Allora l’Unione Europea decretò che tutti gli stati dovessero adottare il Numero Unico d’Emergenza 112 entro il 2008.
Ad oggi l’Italia non è ancor del tutto coperta dal servizio. Mentre aspettiamo di poterci avvalere a pieno del servizio, arriva la notizia che il numero di emergenza unico si fa app. Si tratta di 112 Where Are You: l’app di emergenza unica europea.
Il NUE 112
Il NUE 112, il Numero d’Emergenza Unico, è stato adottato a partire dal 2008, ma l’Italia è rimasta un po’ indietro. Attualmente il numero unico è attivo Lombardia, Liguria, Lazio, Sicilia Sud-Orientale, e Province di Trento e Bolzano. Per tutti gli altri territori italiani il 112 è ancora il numero d’emergenza riferito esclusivamente ai Carabinieri.
Il Numero Unico è fondamentale per chi viaggia e non solo, abbatte le barriere geografiche e ci garantisce la sicurezza in ogni angolo del mondo. Il 112, infatti, non funziona solamente negli stati membri dell’Unione Europea, ma anche in Russia, Svizzera, Ucraina, Islanda e Norvegia. Negli Stati Uniti d’America e in Canada, invece, le chiamate dirette al 112 vengono automaticamente reindirizzate al 911. Lo stesso in molti altri paesi del Sud America e dell’Oceania.
La localizzazione d’emergenza
Spesso, tuttavia, subentrano ulteriori problemi nel momento della chiamata. Ad esempio non siamo in grado di parlare e spiegare la situazione a causa di gravi problemi di salute, o non sappiamo esattamente dove ci troviamo. In queste determinate condizioni entra in gioco la localizzazione d’emergenza, o perlomeno così dovrebbe essere.
Sì, perché il NUE 112 prevede anche la localizzazione automatica nel momento della chiamata, ma questo servizio ancora non funziona ovunque.
Nelle direttive dell’Unione Europea era previsto anche quest’ulteriore servizio. Per questa ragione ha fatto scalpore il caso del turista francese deceduto nel Cilento alcune settimane fa. Se il servizio fosse stato attivo anche in Italia si sarebbe potuto salvare?
La tecnologia in questione è l’AML (Advanced Mobile Location) ed entra in funzione nel momento in cui parte la chiamata al numero d’emergenza. Lo smartphone attiva la geolocalizzazione e invia, autonomamente, la posizione ai soccorritori.
Attualmente questo tipo di servizio è attivo in alcuni stati europei: Austria, Belgio, Olanda, Regno Unito, Finlandia, Irlanda, Lituania, Estonia e Slovenia.
112 Where Are You
Ogni singolo stato dovrebbe provvedere a mettersi in regola con le normative europee vigenti. Ma se così non è la tecnologia ci viene in aiuto per vie traverse. Anche se nella zona dove ci troviamo il servizio di localizzazione non è attivo possiamo sostituirlo semplicemente scaricando un’applicazione apposita.
112 Where Are You è l’app studiata appositamente per il NUE 112 e consente di chiamare rapidamente il numero d’emergenza unico europeo e di inviare simultaneamente la propria posizione, i dati anagrafici e i contatti di riferimento.
Ovviamente, l’applicazione funziona in tutto il territorio dove è attivo il numero d’emergenza unico, ed è scaricabile sugli smartphone iOs, Android e Windows Phone.
Le funzioni di 112 Where Are You
Al momento dell’iscrizione inseriremo tutti i nostri dati, i quali all’occorrenza verranno inviati ai soccorsi via sms, insieme alla posizione geografica.
Mentre attendiamo che il servizio NUE trovi spazio su tutto il territorio nazionale, nel caso ci trovassimo in un’area non coperta, l’applicazione ci indirizzerà verso un normale servizio d’emergenza locale.
Inoltre, l’applicazione ci da anche la possibilità di effettuare una chiamata silenziosa, nel caso non possiamo parlare a voce con un operatore.
Vale la pena spendere alcuni minuti per scaricare un’applicazione che in caso d’emergenza può salvarci la vita.
This post is also available in: