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Google è il motore di ricerca più diffuso e amato dal popolo di Internet. E proprio in questi giorni ha raggiunto il traguardo dei ventun anni.
Ventun anni di ricerche su Internet, sì. Ma non solo. Perché il colosso di Mountain View si è caratterizzato anche per tutta una serie di servizi accessori.
Al giorno d’oggi sono davvero moltissime le risorse che Google offre ai suoi utenti. Da un unico portale è possibile consultare la posta elettronica, visualizzare mappe tridimensionali, accedere a calendari online, acquistare libri e musica, chattare con gli amici e moltissimo altro.
Nato come motore di ricerca, Google è diventato un “mondo” a sé stante. Ripercorriamone la storia e scopriamo gli assi che “Big G” ha ancora nella manica.
Google celebra i suoi primi ventun anni a Mountain View
Google nasce il 27 Settembre 1998 per opera di Sergey Brin e Larry Page, all’epoca studenti di programmazione all’università di Stanford.
In realtà, Google aveva cominciato a indicizzare le prime pagine già un anno prima. Ma in questa data, il motore di ricerca raggiunse per la prima volta il record di risultati indicizzati. Il risultato eclatante spinse Brin e Page a concepire l’idea di rendere la loro creazione accessibile a tutti gli utenti di Internet; accedere alle pagine Web e ai contenuti virtuali sarebbe stato molto più semplice e intuitivo.
Il nome Google fu scelto dalla pronuncia inglese del numero googol; un augurio di buon auspicio per i contenuti indicizzati dal motore, che cominciavano a crescere in maniera esponenziale.
Ma Sergey Brin e Larry Page non potevano immaginare neanche lontanamente il successo a cui sarebbe andata incontro la loro creazione. Negli anni seguenti, Google avrebbe raggiunto risultati eclatanti e sarebbe diventato un autentico punto di riferimento per gli utenti di tutto il mondo.
La società di Brin e Page nacque con un investimento tutto sommato modesto, centomila dollari. L’anno dopo sarebbero aumentati a 25 milioni. Ed era ancora solo l’inizio; si calcola che nel solo 2014 il fatturato dell’azienda si aggirasse intorno ai 159 miliardi, superando perfino la “rivale” Apple.
Ventun anni di servizi, tecnologia e innovazione
Nei ventun anni di vita di Google, sono state molte le novità eclatanti proposte dalla società fondata da Brin e Page.
Ormai Google non è più solamente un motore di ricerca. Dal sistema operativo Android ai rivoluzionari Google Glass, l’innovazione tecnologica è sempre più a portata di mano.
Basti pensare alle funzionalità di Gmail, che è stato uno dei primi servizi sviluppati dall’azienda di Mountain View. O al “fenomeno” Maps, che oltre a fornire dettagliate mappe satellitari in 3D e la possibilità di visitare virtualmente ogni angolo del pianeta, si è arricchito di nuove funzioni grazie a Google Earth.
Per non parlare del fenomeno AdWords, che ha consentito a numerosi siti e realtà commerciali di monetizzare le visite.
Ma Google non si è limitato a creare servizi ex novo; forte della sua popolarità, ha potuto acquisire anche applicazioni e strumenti che esistevano già in precedenza. E’ il caso, per esempio, di Youtube; la piattaforma di video sharing che oggi fa parte della scuderia di Mountain View.
Alla ricerca del futuro con Big G
Ma l’evoluzione, come sappiamo, non si ferma mai. Soprattutto in un ambito costantemente all’avanguardia come l’informatica.
E le novità in lavorazione sono decisamente tante. La più immediata è la dark mode che arriverà a breve; il celebre motore di ricerca non sarà, infatti, l’unica piattaforma ad adottare la modalità notturna. La dark mode è particolarmente utile per laptop e smartphone in quanto consente di risparmiare sul consumo della batteria, e affatica meno la vista.
Tra le anticipazioni più squisitamente tecnologiche, invece, possiamo annoverare un esclusivo database che permetterà a Google di identificare (e penalizzare) i deepfake. Stiamo parlando di quei contenuti fasulli, eppure così verosimili, che “infestano” le pagine Web. Il nuovo algoritmo sarà in grado di riconoscerli, grazie anche al contributo di ricercatori italiani.
E non mancano neppure gli specchi parlanti, l’ultima frontiera della tecnologia smart. Dispositivi che potranno fornire informazioni sul meteo, leggere la posta in arrivo o monitorare il traffico con la stessa semplicità di una tv o di uno smartphone. Talking Crafts, questo è il nome dell’installazione, è stato presentato a Milano a Settembre. E promette di essere uno dei device più interessanti di nuova generazione.
Prossimamente su Enkey troverete maggiori informazioni sui nuovi progetti di Google. Perché il futuro comincia oggi. Parola di Mountain View.
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