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La fortunata serie di Breaking Bad ha ora un sequel, ma questa volta si tratta di un film che conclude la storia, ovviamente non quella di Walter White ma quella di Jesse Pinkman. Il film El camino prende il nome dalla macchina guidata da Jess lungo tutta la serie e lo accompagnerà lungo il suo percorso di redenzione.
Dove è nato tutto: Breaking Bad
Tutto ha inizio nel 2008 quando sullo schermo vediamo quella sigla particolare e ci viene presentato un signore, Walter White, una specie di Ned Flanders, pacato, tranquillo che evita guai e subisce le ingiustizie senza fiatare. Walter è un professore di chimica ad Albuquerque, ha una moglie, Skyler, che è in attesa di una bambina e un figlio Walter “Flynn” Junior affetto da una paralisi celebrale.
Costretto ad un doppio lavoro per far fronte alle spese familiari è frustrato e arreso, un giorno gli viene diagnosticato un cancro ai polmoni e da questa notizia qualcosa in lui cambia, esce dal guscio un’altra persona. Walter White si trasforma in Heisenberg, produttore di metanfetamina insieme a Jesse Pinkman ex studente ormai dipendente dalle droghe.
La prima serie durava solo 7 puntate, ma il successo fu tale che fu rinnovata per altre quattro stagioni, di 13 puntate ciascuna (tranne la quinta che ne conta 16), tutte ben realizzate. I personaggi non sono lasciati a se stessi e anche il finale, risulta coerente con l’evoluzione della storia.
Breaking bad diventa così una delle serie televisive più importanti di tutti i tempi e, dato che la storia era conclusa e sarebbe stato un errore andare avanti solo per seguire l’onda del successo, lo showrunner Vince Gilligan e lo sceneggiatore Peter Gould hanno deciso di dare vita ad uno ad uno spin-off.
Better Call Saul
Questa serie nata nel 2015, un paio d’anni dopo la fine di Breaking Bad, è incentrata sull’altro personaggio che spicca, nonostante non sia un personaggio principale, Saul Goodman. La trama racconta della vita di Goodman dopo i fatti di Breaking Bad, passando però attraverso i suoi ricordi di quando era ancora James “Jimmy” McGill.
Così, mentre nei giorni nostri Saul passa il tempo come commesso in una pasticceria sotto falsa identità, terrorizzato dall’idea di essere scoperto, ripercorriamo la strada che l’ha portato fin lì. Vediamo quando era ancora James e stava cercando di diventare un avvocato penalista e di come ha incontrato il fidato Mike Ehrmantraut, casellante di un parcheggio per lavoro, ex poliziotto coinvolto in azioni non sempre legali nel tempo libero.
Anche questa serie, che racconta di un personaggio secondario in Breaking Bad, si è rivelata molto fortunata. Saul non è un personaggio banale come può sembrare all’inizio della serie, e subisce un’evoluzione altrettanto interessante a quella di Walter White. Sono state realizzate così quattro stagioni da 10 puntate e la serie è attualmente ancora in produzione.
El camino
Ed eccoci arrivati a El camino. Se quindi la storia di Walter White ha avuto un finale, quella di Saul Goodman è in evoluzione, mancava all’appello Jesse Pinkman.
Il giovane Jess l’avevamo lasciato, nel finale di Breaking Bad, con la speranza che possa trovare il modo di avere una vita normale, o perlomeno più normale. E qui che va a inserirsi questo film sequel, un percorso che va a sottolineare quello che si sospettava dal finale della serie.
Jesse alla ricerca della sua nuova vita incontrerà vecchi amici e nemici, aggiungendo qualche chicca qua e là di quello che era successo con Walter. Un cammino nostalgico nei ricordi della serie principale, Vince Gilligan inserisce infatti un sacco di personaggi di Breaking Bad: da Walter, a Mike, passando per Jane (l’ex compagna di scuola di Jess).
Il film sembra quindi dare speranza all’unico sopravvissuto della serie, affinché possa elaborare l’esperienza fatta con Walt e rinascere dalle sue ceneri. Ma di fatto quello che succede non aggiunge molto altro alla storia, infatti lo stesso Vince Gilligan ammette che “questo film, in senso stretto, non era necessario”. I fatti narrati sono più funzionali a far tornare in vita vecchi personaggi, un omaggio ai fan, ma la trama alla fine si sposta davvero poco rispetto a dove ci aveva lasciati Breaking Bad.
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