Lo studio è importante e gratificante. Ma tutti gli studenti sanno che c’è un prezzo da pagare per la cultura, letteralmente. Il più grande problema quando ci accingiamo a frequentare un corso di studio, soprattutto universitario, è il costo dei libri. È questa la ragione che spinge moltissimi giovani ragazzi a fotocopiare interi tomi e ad andare in giro con fogli volanti e un peso notevole sulle spalle. È per questa ragione che nasce Perlego, una app di servizi in streaming con abbonamento mensile, interamente dedicata all’istruzione universitaria.
“Nessuna giornata in cui si è imparato qualcosa è andata persa” – David Eggings
Che cos’è Perlego
Perlego nasce dall’idea di due ex studenti universitari della Bocconi di Milano, Gauthier Van Malderen e Oliviero Muzi Falconi. I due, trasferitosi a Londra dopo gli studi, hanno dato vita alla start up che ha come obiettivo quello di rivoluzionare quel settore che maggiormente risente del caro libri: l’università.
L’applicazione è fruibile come qualsiasi altro servizio d’editoria digitale, consultabile dal pc, dal tablet o dallo smartphone. La biblioteca contiene già più di 200 mila libri, tra testi accademici e professionali. A differenza degli altri e-book non dobbiamo acquistare ogni singolo libro, che seppur con costi ridotti rispetto al cartaceo, parliamo comunque di cifre considerevoli. Ma il servizio è in abbonamento mensile. Sottoscrivendo ad esso abbiamo accesso all’intera biblioteca di Perlego.
Proprio per il funzionamento tramite abbonamento mensile, Perlego è stata sin da subito rinominata la Spotify dei libri universitari.
Facciamo due conti
Come dicevamo l’idea dei due ex studenti universitari nasce proprio da un’esigenza. Dopo aver provato sulla propria pelle l’incombente spesa dei testi universitari hanno deciso di voler aiutare chi come loro si trova nelle stesse condizioni.
Come raccontano i due fondatori di Perlego gli studenti universitari si ritrovano a spendere ogni anno centinaia di euro in tomi universitari. Talvolta si acquista un singolo libro per cifre che si aggirano attorno ai 50€, per poi leggerne solamente alcuni capitoli. Altre volte un singolo esame richiede anche più di un libro.
Per cercare di ammortizzare le spese universitarie gli studenti si ritrovano a cercare i libri usati o a tentare di rivenderli non appena finisce l’anno accademico. Ma fin troppo spesso ciò non è possibile, perché le edizioni cambiano quasi annualmente. Ed è allora che si ricorre al fin troppo conosciuto metodo delle fotocopie.
Provato tutto ciò sulla loro pelle i due studenti hanno deciso di voler fare qualcosa per venire incontro a queste esigenze.
Nasce così Perlego, che, a conti fatti, conviene molto di più di qualsiasi libro usato o fotocopiato. Senza contare che, nel caso delle fotocopie, si entrava anche in un circolo vizioso dove si sfidava il copyright e si recavano dei danni agli editori e agli autori.
Come funziona Perlego
Siamo fin troppo abituati a sentir parlare di servizi in streaming e in abbonamento, non vi è alcun dubbio, quindi, che anche questo progetto troverà il giusto successo.
“I servizi a subscription si stanno espandendo rapidamente in quasi tutti i media come musica, film, notizie, ma ciò non è successo nel caso dell’editoria accademica. Così, dopo un master a Cambridge nel 2016, il mio socio Gauthier ha pensato di colmare questo vuoto, coinvolgendomi nel progetto”, racconta Falconi.
La biblioteca di Perlego dispone, come dicevamo, di circa 200 mila libri in formato e-book. Si tratta di manuali e testi d’esame, saggi, pubblicazioni, report e liste di libri raccomandati dagli esperti. Il tutto è disponibile e aperto al semplice costo d’abbonamento mensile di 14€.
“Sono disponibili titoli che variano dall’economia e management all’arte, dalla fisica alla filosofia, arricchiti da diverse funzionalità, come la possibilità di evidenziare, prendere appunti, citare fonti, per riprodurre fedelmente online l’esperienza di studio reale”.
Perlego è consultabile ora su pc e tablet ma è in arrivo l’app per mobile e la versione in audiolibri. I due fondatori hanno le idee chiare e vogliono ben presto continuare ad espandere la libreria, ampliandola anche alla scuola dell’obbligo, affinché nessuno debba più risentire del caro libro. Tutti hanno il diritto di studiare abbattendo le barriere economiche e tutto risulta più semplice con il digitale.
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