Starlink sarà operativo dal prossimo anno

Avevamo già parlato di Starlink, il progetto di Elon Musk di creare una rete internet spaziale, composta da migliaia di satelliti che sarebbero in grado di rendere internet accessibile in ogni angolo del pianeta.

Il progetto ambisce a fornire una connessione a banda larga direttamente dallo spazio, raggiungendo quelle aree dove ancora non vi è nessuna connessione via terra.

Elon Musk è giunto ora a una svolta fondamentale, testando Starlink che ha risposto positivamente all’esperimento e, con sorpresa di tutti, è stato possibile inviare il primo tweet via spazio.

Il lancio dei satelliti

Per rendere possibile il recente esperimento sono stati lanciati altri 60 satelliti che sono andati a formare il primo pezzetto della rete spaziale. Lanciati da Cape Canaveral, in Florida, hanno raggiunto la giusta orbita, ovviamente a bordo di un Falcon 9.

Altri 60 satelliti sono stati lanciati a bordo di un Falcon 9

Il lancio è servito anche come test di “riciclo spaziale”. Il Falcon, infatti, ha utilizzato per il lancio i razzi del primo stadio già utilizzati. Come sappiamo, infatti, la tecnologia di SpaceX ha, finalmente, permesso di riciclare i razzi e pian piano tutti i loro componenti.

Giornata da ricordare, quindi, quella dell’ultimo lancio. I 60 satelliti si sono aggiunti ai 60 già lanciati a Maggio e hanno reso possibile il primo esperimento su Starlink.

L’esperimento di Starlink

Nessun esperimento scenografico questa volta, nessuna Tesla lanciata nello spazio o effetti magici stupefacenti. L’esperimento è stato semplice e veloce, ma a rimanere meravigliato è stato lo stesso Musk, che forse non credeva nemmeno lui avrebbe funzionato.

Il 22 Ottobre alle 7:03 un tweet sulla pagina di Elon Musk dice: “Sending this tweet through space via Starlink satellite” (Sto inviando questo tweet attraverso lo spazio utilizzando i satelliti Starlink).

Il tweet di Elon Musk annuncia il successo dell’esperimento

Con questo tweet ha confermato che i lavori di Starlink stanno procedendo nella giusta direzione e che tutto sembra funzionare. Ma lui stesso sembra piacevolmente sorpreso dal successo dell’esperimento, tant’è che, poco dopo risponde al suo stesso tweet: “Whoa, it worked!” (Wow, ha funzionato!).

Il futuro di Starlink

In concomitanza con la buona riuscita dell’esperimento, SpaceX ha inoltrato una seconda richiesta alla Federal Communication Commission, per aggiungere alla flotta altri 30.000 satelliti. I 30.000 satelliti si andrebbero ad aggiungere ai già approvati 12.000. Ma questa volta sembra veramente esagerare e difficilmente la richiesta verrà accettata, visti tutti i problemi che ne conseguirebbero.

I satelliti di Starlink

Lo scorso Settembre si era già sfiorato un incidente spaziale, una mancata collisione con un satellite ESA, conclusasi, tuttavia, nel migliore dei modi. Inoltre, sembrerebbe davvero superfluo disseminare lo spazio circostante al pianeta con così tanti satelliti. Starlink funzionerebbe, infatti, anche con molti meno satelliti.

A prescindere dall’approvazione o meno di questa ulteriore richiesta, Starlink sta andando proprio nella giusta direzione e si spera che presto saranno effettuati i lanci per completare la flotta.

SpaceX vuole riuscire ad attivare il servizio entro la metà del 2020. Per fare ciò sono necessari ancora dai 6 agli 8 lanci. Ovviamente la copertura iniziale non raggiungerà ogni angolo del pianeta (obiettivo finale del progetto), ma solamente alcune aree degli Stati Uniti.

La connessione spaziale

Per la metà del prossimo anno potrà quindi partire il servizio di connessione di Starlink e tutto dovrà essere pronto per quel momento.

Per collegarsi alla rete di satelliti occorrerà un semplice terminale che i clienti dovranno mettere in casa. Dopodiché saranno connessi, non più via terra, ma via spazio.

Se per attivare il servizio negli Stati Uniti servono ancora 6/8 lanci, per completare il progetto iniziale di circa 12.000 satelliti, ne occorreranno 24. Ma l’agenzia spaziale di SpaceX ha detto che ha intenzione di completare i lanci entro la fine del 2020. È quindi probabile che tutto il mondo potrà usufruire della connessione spaziale per il 2021.

Intanto ci si prepara alle prime attivazioni del servizio e a raccontarlo è Gwynnw Shotwell, presidente e direttore generale di SpaceX: “I clienti riceveranno una scatola da SpaceX con un terminale utente e un cavo. Abbiamo ancora molto da fare per farlo bene. Conoscendolo, Elon vuole che tutto sia bello. Quindi il terminale utente sarà bellissimo”.

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