Una scoperta innovativa: una pelle sintetica realizzata per la realtà virtuale. Questa speciale pelle è in grado di trasmettere vibrazioni meccaniche grazie a delle connessioni wireless. Ma non è tutto infatti gli utilizzi di questa tecnologia possono possono spostarsi in campi molto più interessanti.
La pelle sintetica tra videogioco e realtà
Questa speciale pelle permetterà di sentire quello che accade nella realtà virtuale, ma anche a distanza con applicazioni, oltre ai videogiochi, sui social media. La svolta più interessante è però nel campo medico, infatti questa tecnologia può essere applicata per potenziare le protesi degli arti robotici. Ne ha parlato la rivista Nature, la nuova tecnologia è stata messa a punto dal gruppo della Northwestern University coordinato da John Rogers.
La pelle sintetica è stata sviluppata da uno dei principali scienziati e tenologi al mondo, per quanto riguarda il tema dell’elettronica indossabile, un campo molto richiesto negli ultimi anni. Secondo Calogero Oddo, dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, la pelle artificiale potrebbe essere impiegata nella telefonia, come aggiunta alle video chiamate degli smartphone, affinché un giorno il telefono si possa anche indossare. In questo modo Oddo immagina un futuro in cui, oltre alla classica video chiamata, ci si possa stringere la mano.
I materiali utilizzati per la sua realizzazione
Questo speciale dispositivo è composto di un foglio elettronico di materiale plastico morbido e leggero. La
sua superficie può aderire alla pelle conformandosi perfettamente al corpo di chi lo indossa. Al suo interno il foglio contiene una serie di attuatori, dei componenti meccanici che riescono a convertire l’energia elettrica in vere e proprie vibrazioni. L’alimentazione del dispositivo è wireless, tramite un’antenna, affinché sia più pratico e maneggevole indossarlo e non debba integrare scomode batterie. Una vera rivoluzione rispetto ai prototipi realizzati fino a d’ora.
L’altra novità assoluta è l’estrema flessibilità di questo foglio, che permetterà di rivestire qualsiasi arto, si pensi ad esempio a chi a perso un braccio. Con questo speciale materiale sarà possibile ricoprire l’arto residuo e sovrapporre una protesi robotica. Quest’ultima potrà inviare i segnali relativi all’oggetto toccato alla pelle sintetica e la persona così riuscirà a percepire la forma e altre informazioni tattili sull’oggetto.
Il prototipo realizzato di questa speciale pelle è un fazzoletto di 15×15 cm, dotato di 32 minuscoli attuatori capaci di vibrare per 200 cicli al secondo, ognuno di essi è avvolto da un materiale polimerico soffice ed elastico che può aderire al corpo senza bisogno di colle. La comunicazione della pelle sintetica con i dispositivi tipo tablet e smartphone avviene tramite NFC (near-field communication).
Le applicazioni nei videogiochi e nei social media
A breve quindi potrà essere realtà una tuta come quella indossata dai protagonisti del film di Spielberg Ready Player One, che, una volta indossata, rimanda al giocatore tutte le sensazioni di quello che sta accadendo nel gioco. Che siano esse pressioni, il soffio del vento, calore, potranno essere percepiti per creare un’esperienza completamente immersiva, ricreando perfettamente le percezioni tattili dei personaggi del videogioco.
Altre possibili applicazioni oltre ai videogiochi sono i social media. Tra due persone collegate a distanza grazie ad un PC, munite di questi dispositivi e di uno schermo touch, ci si potrà scambiare carezze semplicemente toccando l’immagine dell’altra persona sullo schermo.
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