Olli è il nome del primo autobus a guida autonoma che transiterà per le strade italiane. Più propriamente per le strade torinesi. Dove svolgerà le mansioni di shuttle per gli studenti del campus ITCILO.
Le auto a guida autonoma sono la novità più eclatante nel mondo dei motori. E stanno rapidamente conquistando popolarità. Questa, però, è la prima volta che un progetto simile viene utilizzato nell’ambito della mobilità pubblica.
Ma Olli, come vedremo, ha anche altre particolarità. Infatti è il primo autobus a essere stampato interamente in 3D. Insomma una meraviglia della tecnologia tout court, che sta già diventando virale su Internet.
Il successo travolgente delle auto a guida autonoma
Le vetture a guida autonoma fino a qualche anno fa potevano sembrare solo un parto della migliore fantascienza.
Oggi invece esistono e la ricerca tecnologica mira a perfezionarle sempre più. Perché l’auto senza autista è la vettura del futuro, e si stima che nei prossimi decenni la distribuzione di questi veicoli diventerà capillare.
Per il momento, però, sono ancora poche le auto autonome in circolazione. In Italia, ad esempio, il via libera ai primi test risale soltanto allo scorso anno; ne abbiamo parlato qui.
Non sorprende però che i servizi di trasporto pubblico stiano già guardando con interesse a questa nuova tecnologia. È il caso di Uber, che aveva già annunciato di volersi servire di taxi a guida autonoma. Adesso, poi, è arrivato Olli.
E l’innovazione non si fermerà certo qui.
Olli, l’autobus stampato in 3D
Abbiamo visto che un’altra particolarità di Olli è quella della sua realizzazione. Infatti questo autobus a guida totalmente autonoma è stato stampato in 3D.
Tutti i suoi componenti interni sono stati realizzati con l’ausilio delle stampanti 3D di nuova generazione. Ciò ha permesso di dimezzare i tempi di costruzione e assemblaggio del veicolo. Senza, d’altra parte, compromettere la qualità.
Ovviamente questa procedura ha portato il bus ad avere un costo complessivo abbastanza alto. Si parla di 300.000 euro, che comunque non sono tantissimi se consideriamo Olli come un veicolo artigianale.,
La maggior diffusione delle stampanti 3D e delle auto driverless nel futuro prossimo renderà i prezzi degli emuli di Olli sicuramente più competitivi, ma per il momento il primo autobus stampato in 3D è un traguardo tutto Italiano.
Dalla Francia all’Italia il bus a guida autonoma
Olli non è il primo autobus a transitare per le strade senza un autista a guidarlo. Anche la Francia aveva condotto un esperimento analogo, con il veicolo della Navya che aveva debuttato lo scorso anno a Merano.
L’Italia però non resta a guardare. Soprattutto, non nel campo della tecnologia. Ecco così che il “nostro” prototipo si prepara al test su strada. Che durerà non solo qualche settimana, ma addirittura quattro mesi.
Sarà così possibile valutare l’efficienza e l’effettiva praticità di Olli, così come riscontrare eventuali problematiche che dovessero verificarsi sulla lunga distanza.
Un’avventura a cui la città di Torino guarda con entusiasmo, e che ha rapidamente fatto il giro dei principali siti di informazione sul Web.
Cosa dobbiamo aspettarci da Olli?
Olli è un piccolo autobus dalle dimensioni molto compatte e un design futuristico, che ricorda una navetta della metropolitana.
Al suo interno possono trovare posto fino a otto persone in contemporanea. Naturalmente anche l’abitacolo, come tutti i componenti interni, è stato disegnato e stampato in 3D.
In generale Olli può raggiungere la velocità di 40 chilometri orari ed è, ovviamente, una vettura elettrica. La distanza che può percorrere, al momento, è limitata; 60 km, che si riducono a 40 sotto carico.
Ma la vera forza di Olli sta nel suo avanzatissimo sistema di guida autonoma. I controlli del veicolo dispongono di ben 360 sensori, che garantiscono il massimo controllo su strada.
In più, grazie a degli avanzatissimi software di calcolo, Olli può stabilire quale sia la scorciatoia più indicata per arrivare a destinazione. E, ovviamente, rapportarsi con gli ostacoli imprevisti che fanno parte della circolazione stradale; pedoni, lavori in corso e quant’altro.
In qualunque momento, la sicurezza è garantita da un sistema di monitoraggio che opera da remoto e può interfacciarsi sia con il software che con l’hardware del veicolo.
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