I robot del futuro avranno sulle loro spalle cibernetiche un carico di responsabilità enorme. Gli automi infatti potranno svolgere con rapidità ed efficienza anche mansioni normalmente pensate per gli esseri umani.
La rivoluzione tecnologica è iniziata da tempo e sta facendo passi da gigante. Sia l’ingegneria robotica che lo sviluppo di intelligenze artificiali sempre più avanzate hanno permesso alla tecnologia di fare passi da gigante.
Ma come saranno i robot del futuro? Quali saranno i ruoli in cui le macchine prenderanno il posto dell’uomo? E in quanti e quali ambiti della vita quotidiana alzeremo gli occhi non su un altro essere umano in carne e ossa, ma su un automa?
Il menu e le ordinazioni te le porta il robot
Uno dei primi ambiti in cui troveranno uso i robot del futuro è, banalmente, il catering. Preparatevi a essere serviti al McDonald’s, o al sushi bar, non da un cameriere umano ma da un robot. Oggi è ancora una bizzarria, domani potrebbe diventare la normalità.
In questo articolo vi abbiamo parlato dei robot giapponesi Xiao Ai che hanno fatto scalpore in Liguria, dove un ristoratore li usa come camerieri al banco. Nonostante la crescente paura per il Coronavirus, che ha portato il locale a svuotarsi nelle ultime settimane. Ma i due robot continuano a lavorare, incessanti e inaffondabili.
Questo modello di robot è arrivato anche a Venezia, dove è stato ribattezzato “Emiglia”. E dove, a quanto sembra, sta riscuotendo un’enorme popolarità. In Nepal invece è Ginger, robottina-cameriera dallo chassis verde, a portare le ordinazioni ai tavoli.
Insomma, sembra garantito che la gestione della clientela diventerà appannaggio esclusivo dei robot. Dotati, oltretutto, di un’intelligenza artificiale che consente loro di dialogare con i clienti. Raccogliendo eventuali feedback e rispondendo a quesiti e richieste.
I robot del futuro alla reception degli alberghi
Un altro campo delle pubbliche relazioni in cui i robot del futuro sostituiranno gli umani è quello dell’accettazione clienti. Ebbene, sì; fra qualche decina d’anni, il nostro receptionist in hotel potrebbe essere un automa.
Del resto le mansioni amministrative sono molto congegnali ai robot. Che possono gestire, con estrema facilità, ordini e prenotazioni digitali, database di clienti e stanze, perfino tabulati di arrivi e partenze.
A San Vito al Tagliamento, dal 10 Febbraio, arriverà proprio un robot receptionist. Leffy sarà incaricato di interfacciarsi con il personale della fabbrica Lean Express Factory 4.0. Dai primi test è risultato che il robot si muove con estrema agilità fra i macchinari ed è perfettamente a suo agio.
Anche Leffy, come i due Xiao Ai, arriva dalla Cina. Il robot dovrà interagire principalmente con gli operatori della fabbrica e svolgerà anche mansioni di formazione, oltre alla prima accoglienza. Questo tipo di robot è già ampiamente utilizzato in Cina (dove sono receptionist di banca) e perfino a Dubai (dove svolgono le mansioni di poliziotti).
Dottor robot, quando il medico è un automa
Fra le specializzazioni che i robot del futuro avranno non può mancare la medicina. Già al giorno d’oggi la robotica riveste un ruolo importantissimo sia in fase di diagnosi che di chirurgia; ne abbiamo parlato in questo articolo.
In Cina in queste ore proprio dei robot sono schierati negli ospedali di Wuhan. Connessi a una velocissima rete 5G, gli automi svolgono le funzioni di assistenza ai pazienti e ai visitatori. E si occupano anche della pulizia. Aiutando a mantenere gli ambienti il più possibile sterili, evitando così possibili propagazioni di altri virus e batteri.
I robot possono interagire anche con pazienti contagiosi, limitando così il rischio di un’epidemia e ottimizzando tempi e risorse della medicina. Addirittura alcuni ricercatori sarebbero al lavoro su un robot in grado di effettuare i test orofanginei ai pazienti, identificando così l’eventuale presenza dell’infezione.
Il Coronavirus sta facendo tremare noi umani. Saranno i robot del futuro a sconfiggerlo?
Artisti, vigili e musicisti; sono i robot del futuro
Le applicazioni dei robot in futuro potrebbero essere davvero innumerevoli.
Del resto, i robot già si occupano della nostra sicurezza. Come abbiamo visto a Dubai i poliziotti-robot sono una realtà affermata, che potrebbe estendersi anche ad altre città in tutto il mondo.
A Remedello, in Italia, si sta già pensando a un robot vigile del traffico, come ipotizzato da alcuni studenti del Liceo e della scuola media. Che hanno perfino realizzato un modellino dell’automa. Perché la situazione del traffico nelle strade italiane continua a peggiorare e spesso l’intervento umano non basta più.
I robot, inoltre, possono perfino rivelare inaspettate doti artistiche. Ricordate Amico, il robot in grado di riprodurre le fattezze della Gioconda di Leonardo? A lui si è aggiunta Ai-da, robot dalle sembianze umanoidi che assomiglia a una ragazza. Presentata al CES di Las Vegas, Ai-da cattura le immagini con una fotocamera inserita nel suo occhio robotico e le riproduce su tela, senza margine di errore. E ancora, Scribit, che realizza opere d’arte sui muri, potrebbe diventare il Banksy robotico.
Per non parlare di Alter3, il primo robot direttore d’orchestra. Nonostante l’inquietante apparenza umanoide, Alter3 è perfettamente in grado di leggere gli spartiti musicali e tradurli nel linguaggio comune ai musicisti. L’androide si è esibito per la prima volta nell’Emirato di Sharjah, lasciando il pubblico a bocca aperta.
Ma non tutte le reazioni sono positive. I robot del futuro spaventano ancora molta gente, convinta che gli automi possano diventare troppo intelligenti. I lavoratori si sentono minacciati dall’insorgenza della robotica nelle aziende. E i milioni di film sull’intelligenza artificiale, in cui i robot finiscono per ribellarsi agli umani, fanno ancora tanta, troppa paura a molti di noi.