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Journey to the Savage Planet è un gioco allegro e divertente, perfetto per chi è appassionato di fantascienza: leggeva i libri Urania e ha amato cartoni come Futurama.
Un titolo leggero, in grado di farti svagare e sorridere grazie al viaggio su un pianeta sconosciuto. Edito da 505 Games è il videogioco di debutto dei Typhoon Studios.
La storia di Journey to the Savage Planet
Sei un’astronauta del programma Pioneer mandato nello spazio e devi esplorare un pianeta ARY-26 ancora sconosciuto, il tuo obiettivo è scoprire se è adatto ad ospitare la vita umana. Dovrai scoprire e catalogare la flora e la fauna che incontrerai, cercando di non morire.
Infatti oltre a risolvere enigmi ambientali dovrai anche combattere contro gli strani animali che popolano il pianeta: uccelli palla, tacchini stellari e molto altro.
In verità non sei un esperto in materia e non sei neanche un moderno MacGyver purtroppo. Infatti una volta arrivati l’astronave si rompe e la tua missione diventerà anche quella di riuscire a ripararla per tornare sano e salvo a casa.
In Journey to the Savage Planet sei tra l’altro stato mandato sul pianeta ARY-26 senza equipaggiamento, che però potrà essere fabbricato sul luogo grazie ad una fantomatica stampante 3D e dei rifiuti trovati per strada. Inoltre sull’astronave è presente un sistema di clonazione, affidabile al 99% nel senso che potreste tornare in vita, ma non proprio uguali a prima (così dicono le istruzioni almeno).
Ma non pensate che la ricerca dei pezzi di ricambio sia noiosa. Mentre passeggerete in questi luoghi a voi sconosciuti, tentando di riparare l’astronave, è estremamente consigliato continuare nella catalogazione di flora e fauna, effettuando anche degli esperimenti. Così, mentre proverete a far esplodere uccelli palla in volo, vi ritroverete a respirare polline allucinogeno o ancora finirete per saltare su della strana melma gommosa.
Non è tutto, in Journey to the Savage Planet verrete anche aiutati da esilaranti messaggi motivazionali, inviati direttamente dal ceo della multinazionale che ha organizzato la missione. E non pensare di sfuggire alle pubblicità vagamente anni cinquanta che promuovono il Grob. Una sbobba viola che ricorda un po’ il soylent green del film 2022: i Sopravvissuti, anche se sei lontano da casa sarai costretto a vederle lo stesso.
Molti sono i mini obiettivi da superare per portare a termine il progetto finale di ritornare sani e salvi a casa. Sulla mappa sono anche presenti numerosissime zone segrete che aprono altrettante aree di gioco.
Commenti
Forse il limite di Journey to the Savage Planet è proprio quello di voler far ridere per forza. Sviluppando un po’ meno il gameplay, risulta un gioco poco profondo.
Infatti il titolo corre veloce e non stupisce particolarmente, sopratutto a lungo andare. Sta di fatto però che riesce a strappare qualche risata e far passare dei momenti di relax. La tendenza ad un certo punto è quella di ricercare la prossima gag più che di andare avanti nella narrazione del gioco.
Con la modalità cooperativa di Journey to the Savage Planet l’esperienza per fortuna diventa più variegata. Si potrà quindi ospitare un amico o farsi ospitare nella sua missione. Il livello della modalità coop è dipeso dalla progressione del gioco del personaggio ospitante.
Anche se è un videogioco modesto, Journey to the Savage Planet è riuscito a conquistare Google che lo ha infatti acquistato per aggiungerlo ai numerosi titoli di Stadia.
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