Il suo nome è Wahu, sembra quasi un’affermazione e invece è una sneaker hi tech, che debutterà a fine anno e l’ha progettata una ragazza di Milano.
Wahu
L’idea è di Patrizia Casali, di 27 anni laureata al Politecnico di Milano in Bioingegneria e in Ingegneria Biomedica. L’idea è nata circa un anno fa, la società a fine luglio. Con a Patrizia ci sono un designer, un ingegnere meccanico e uno elettronico.
Patrizia e il suo team sono all’interno di e-Novia società che li finanzia e li supporta. Hanno così realizzato una calzatura tecnologia unica nel suo genere, infatti è dotata di una suola digitalizzata.
La prima collezione di Wahu sarà prodotta in collaborazione con un brand di lusso tutto italiano.erranno commercializzati 150 pezzi, una capsule collection per capire come reagiscono le persone a questa novità. Il primo prodotto che andrà sul mercato sarà legato all’ambito urbano, anticipa Patrizia Casali. Sarà una calzatura ideata per essere indossata tutti i giorni e per tutte le occasioni, non solo di stile ma anche meteo: infatti potrà adattarsi anche in condizioni di neve o ghiaccio.
Ovviamente un’ambito che è stato largamente studiato è quello sportivo, in particolare il focus è puntato sul running. Un’altro studio importante è stato quello del settore dell’healthcare e della sicurezza sul lavoro.
Ma il suo uso immediato sarà quello urban frost, infatti in zone come l’estremo Sud e l’estremo Nord del mondo avvertono, in una giornata, variazioni molto forti di temperatura e condizioni climatiche. Attualmente in queste latitudini le persone sono costrette a cambiare scarpe anche quattro volte al giorno per fronteggiare alle intemperie. Questa suola potrebbe essere la soluzione grazie alle sue capacità adattive per essere sempre pronti ad ogni evenienza.
Come funziona la suola adattiva
La suola incorpora una scheda elettronica collegata a dei sensori. Inoltre grazie alle informazioni ricevute questa può modificare la propria forma e adattarsi così al cambiamento delle condizioni esterne: sia per quanto riguarda la temperatura esterna, sia del terreno incontrato, ma anche rispetto alla morfologia del piede di chi la sta indossando.
I dati raccolti sono elaborati da un algoritmo proprietario, capace di analizzare il micro slittamento che si crea tra suola e terreno. Quando questo supera un certo limite, la suola si attiva per modificarsi. Cambiano così aderenza e ammortizzazione, in modo da rispondere nel migliore dei modi agli input esterni.
Ma non è tutto, grazie ai sensori di cui è dotata questa speciale suola è possibile valutare l’andatura e la pressione esercitata dal piede (se è uniforme oppure no). Questi dati possono essere d’aiuto a medici e terapisti per migliorare condizioni croniche dolorose.
La funzione anti caduta
Questa suola è strutturata da cavità interconnesse e microcompressori che possono essere gestite anche tramite un’app, in modo da avere sempre confort e prestazioni sotto-controllo.
Si rende ideale quindi al trail, al trekking ma anche al normale contesto urbano. La suola ha delle zone che si orientano in modo differente grazie ai microcompressori per modificare e per dare il massimo grip possibile in ogni condizione.
Due sono le modalità della suola attualmente disponibili: la flat mode e la pumpet mode, per una differenza di altezza fino a 8 mm e a 2.5 bar nella versione pumped.
La batteria al momento dura 24h ma si tratta ancora di un prototipo, quindi una volta sul mercato ci aspettiamo qualche miglioramento per quanto riguarda la durata.
Wahu è stata presentata al CES di Las Vegas ed ha già ottenuto il premo per l’Innovation Award Honorees nella sezione “tecnologie indossabili”.
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