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Forse alcuni si sono chiesti se fosse uno spin-off di Big Bang Theory, invece no è la nuova serie Netflix: Hollywood, anche se uno degli attori è il famoso Jim Parsons, la trama è completamente diversa.
Netflix va ad Hollywood
Molti infatti alla sua vista sono rimasti un po’ confusi, perché Parsons deve la sua popolarità alla longeva serie Big Bang Theory, sitcom dalle battute nerd non proprio per tutti, a cui l’attore è molto legato.
Parsons quindi cerca di staccarsi dal suo personaggio chiave dopo 279 episodi, per un lasso di tempo che va dal 2007 al 2019.
E lo fa con l’autore di American Horror Story, Pose, Glee, e tanto altro ancora, Ray Murphy. Quest’ultimo insieme a Ian Brennan dipingono una fiaba su una tela del passato: cosa sarebbe accaduto se negli anni Quaranta ad Hollywood ci fossero state più donne, la comunità LGBTQIA+ non fosse ancora tenuta a nascondersi e le etnie diverse da quella caucasica non fossero un problema?
Certo potrebbe risultare un’utopia talmente lontana dalla realtà che, al pari di certi film di Tarantino tipo Bastardi Senza Gloria o C’era una Volta a Hollywood, alla fine può lasciare l’amaro in bocca.
Ma la serie Netflix Hollywood non è solo questo. Bisogna infatti considerarla come una meta-serie che delinea i tratti dell’industria cinematografica nel suo periodo d’oro.
La trama
Siamo a Los Angeles alla fine della Seconda Guerra mondiale. I protagonisti sono un gruppo di attori ancora sconosciuti ai più e insieme a qualche regista cercano di trovare una strada per il successo a Hollywood. Siamo in quella che oggi viene chiamata la Golden Age, che però nasconde parecchie insidie.
Il sistema è ingiusto, c’è molta discriminazione di genere e di razza, inoltre molti sono i problemi a cui si va incontro se si viene scoperti ad avere un orientamento sessuale non standard.
Ma i nostri eroi non si fanno schiacciare da tutto questo, e ribaltano le carte in tavola descrivendo un mondo che ancor oggi non ci è possibile vedere del tutto.
Curiosità sulla serie
La serie viaggia tra fantasia e realtà, infatti, quando possibile, utilizza fatti realmente accaduti.
Come la tragica storia di Peg Entwistle che si suicidò nel 1932 buttandosi giù all’H della scritta Hollywoodland sul monde Lee a Los Angeles.
Altro true fact è che il famoso Rock Hudson si chiamava in realtà Roy Fitzgerald (nella serie interpretato da Jacke Picking) e che ha visto il successo grazie all’incontro fortuito con l’agente Henry Willson. Ma qui la trama si colora di finzione, niente coming out per Rock nella realtà. Anzi Willson gli consigliò proprio il contrario, così Rock si sposò la sua segretaria per far tacere una volta per tutte le dicerie sul suo conto.
Anna May Wong fu davvero la prima attrice asiatica arrivata al successo. Stanca dei soliti ruoli finì in Europa dove riuscì ad ottenere una parte in Shanghai Express di Josef von Sternberg, insieme a Marlene Dietrich.
Chi non ha amato Mami di Via col vento? Hattie McDaniel vinse l’Oscar come migliore attrice non protagonista proprio per quel ruolo. Nella serie è invece interpretata da Queen Latifah.
Un’attenzione particolare è stata data anche alla scelta del cast, da notare infatti la somiglianza tra i volti famosi dell’epoca con i loro interpreti contemporanei.
Torniamo quindi al nostro Sheldon alias Jim Parsons che paragonato all’originale Henry Willson risulta perfettamente nella parte.
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