Come sono cambiati i nostri viaggi. Prima fare il “navigatore” voleva dire destreggiarsi tra acqua, caffè in termos, merendine, giochi per ammazzare il tempo, ma, soprattutto, le vecchie e scomode mappe cartacee. Un breve momento di gloria è stato vissuto dai navigatori satellitari, dispositivi digitali dotati di Gps capaci di guidarci in giro per il mondo. Sono ormai obsoleti anche loro. Oggi basta un click, anzi a volte nemmeno quello, una richiesta vocale all’assistente virtuale, e il nostro stesso smartphone ci porta dove vogliamo. Google Maps è una delle applicazioni, spesso, predefinite, e, probabilmente, uno dei migliori navigatori in circolazione. Luoghi accessibili è, invece, la sua nuova funzione, volta ad aiutare gli utenti con disabilità, ci dice dove si può andare in sedia a rotelle.
La storia di Google Maps
Google Maps debutto nel 2005, ma ne ha fatta di strada il servizio di mappe in quindici anni. Google Maps, accessibile dal sito web o dall’applicazione per mobile, contiene le mappe stradali di quasi il pianeta intero.
Ovviamente, è possibile tracciare il proprio percorso, da un punto all’altro, utilizzando diversi mezzi di trasporto. È possibile cercare i luoghi di interesse nei dintorni (ristoranti, monumenti, negozi).
Le mappe possono essere visualizzate nella versione satellitare, anche se le immagini risalgono quasi tutte alla fine degli anni ’90. Successivamente, Google Maps si sdoppia. Nasce Google Heart, che unendo le immagini satellitari con le fotografie aeree e i dati topografici genera immagini virtuali tridimensionali.
Il servizio Google Street View, invece, ci porta direttamente sulle strade, con immagini a 360° di moltissime zone del mondo, soprattutto nelle principali città e aree metropolitane di Europa e Nord America. Chi non ha mai incontrato una Google Car intenta a riprendere le strade. E chi nel farlo non ha cercato di far parte di Google Street View?
Ma Google Maps varca anche i confini del pianeta Terra. I progetti Google Moon e Google Mars sono nati con l’intento di mappare, rispettivamente, le superfici della Luna e di Marte.
Infine, grazie alle immagini del telescopio spaziale Hubble, nasce anche Google Sky.
Luoghi accessibili
Un successo senza fine e senza precedenti, quindi, quello di Google Maps nel mondo dei navigatori digitali. Ma per rimanere sulla cresta dell’onda bisogna avere un occhio di riguardo per tutti gli utenti.
Con lo scopo di aiutare gli utenti con disabilità nasce la funzione “Luoghi accessibili”, con la quale, Google Maps, ci indica quali sono i luoghi accessibili in sedia a rotelle.
Al momento il servizio è utilizzabili in Usa, Regno Unito, Australia e Giappone, ma sarà ben presto disponibili in molti altri paesi. Nel mondo ci sono circa 130 milioni di persone sulla sedia a rotelle e Google Maps vuole essere un mezzo importante per ognuno di essi.
Come funziona Luoghi Accessibili su Google Maps
Per sfruttare questa funzione è sufficiente andare sulle impostazioni dell’applicazione o del sito web di Google Maps e spuntare la voce “Luoghi Accessibili”.
Ora, che la funzione è attiva, ogni volta che cercheremo un luogo sulle mappe ci verranno indicati tutti i luoghi accessibili in sedia a rotelle: bar, ristoranti, cinema, musei, ecc.
“Oggi Google Maps ha informazioni sull’accessibilità in sedia a rotelle per oltre 15 milioni di luoghi in tutto il mondo. Tale numero è più che raddoppiato dal 2017. Con questa funzione è più facile trovare e fornire informazioni di accessibilità in sedia a rotelle a Google Maps”.
Tutti i luoghi pensati per chi è in sedia a rotelle, le rampe di accesso, i bagni per disabili, le sedute apposite in luoghi come i cinema, sono ora facilmente individuabili su Google Maps e contraddistinti dall’icona della sedia a rotelle.
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