Space X è l’agenzia spaziale privata di Elon Musk. All’avanguardia, futuristica e con ambiziosi sogni nel cassetto, ha dato prova di essere il meglio che ci possa essere, al giorno d’oggi, in fatto di viaggi spaziali e di ingegneristica spaziale. Ha conquistato numerose vittorie e primati e adesso ha finalmente riportato l’America a conquistare lo spazio.
Space X
Space X nasce quasi per scherzo nel 2001. Il suo fondatore, Elon Musk, sognava di portare l’umanità più lontano di quanto non fosse mai stata, voleva portarla su Marte. Ma nel momento in cui iniziò a pensare di far diventare realtà il suo sogno si accorse che il settore spaziale verteva in uno stato non proprio dei più rosei. I problemi principali erano due: la tecnologia dei razzi era ferma a diversi decenni prima e costava troppo.
Chi altri poteva risollevare la soluzione se non lui stesso? Decise così di fondare la sua agenzia spaziale, per rendere il settore spaziale più tecnologicamente all’avanguardia e meno costoso.
L’anno successivo nacque Space X, il cui obiettivo principale divenne subito quello di realizzare un razzo riutilizzabile, cosa, fino a quel momento, impensabile.
Eppure Elon Musk non la riteneva irrealizzabile, come invece molte altre agenzie spaziali. Iniziarono i successi e i primati. Nonostante il fallimento dei primi lanci, il Falcon 1 divenne il primo razzo interamente realizzato da un privato a raggiungere l’orbita terrestre. Il successore, il Falcon 9 divenne il primo razzo a poter essere riutilizzato.
La navicella Dragon, invece, divenne il primo veicolo spaziale americano da quando venne dismesso lo Space Shuttle, nonché la prima navicella spaziale ad attraccare alla Iss.
Andare nello spazio non è mai costato così poco e non è mai stato così semplice, in appena una manciata d’anni Space X è stata in grado di rivoluzionare completamente i viaggi spaziali.
Le prime volte della Crew Dragon – 2
Arriviamo a tempi più recenti. Chi non ha saputo del grande successo della Crew Dragon – 2? La Crew Dragon -2 ha portato due astronauti americani a bordo della ISS, sono Doug Hurley e Bob Behnken.
È la prima volta che gli Stati Uniti tornano a lanciare i propri astronauti dal proprio territorio dalla dismissione dello Space Shuttle. È la prima volta che lo fa con un proprio lanciatore. Ed è la prima volta che un’agenzia spaziale privata manda degli uomini nello spazio. E il tutto con delle tute spaziali nuove e fantastiche.
Dall’ultimo volo dello Space Shuttle tutti gli astronauti americani partivano alla volta dello spazio a bordo delle russe Soyuz, per un costo di 80 milioni di dollari ad astronauta.
Ma oggi sono finiti quei tempi, dopo un concorso durato 10 anni, nel quale si chiedeva di realizzare delle navicelle in grado di riportare gli astronauti americani nello spazio. Da oggi in poi saranno due le navicelle che faranno da spola tra il suolo americano e la stazione spaziale internazionale: la crew dragon di Space X e Straliner di Boeing.
Il lancio storico Space X – NASA
Lo storico lancio che vede cooperare la NASA con Space X doveva avvenire lo scorso 27 maggio, ma è stata rimandata per le condizioni meteo avverse. La Crew Dragon – 2, lanciata, ovviamente, da un Falcon 9, è partita alla volta della ISS il 30 maggio.
Dopo nove minuti il primo stadio del Falcon è riatterrato con successo sulla piattaforma Of Course I Still Love You. Dopo dodici minuti la Crew Dragon ha raggiunto l’orbita terrestre. Dopo diversi giri della terra e diverse riaccensioni dei motori, la navicella ha raggiunto la stazione spaziale internazionale il 31 maggio. Il tutto è stato un incredibile successo.
È iniziata una nuova era dei viaggi spaziali.
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