Un nuovo titolo per la saga Call of Duty, ma questa volta è un free-to-play. Si tratta del titolo Warzone, che tenta anche di fare lo sgambetto al re dei free-to-play: Fortnite.
Bobby Kotick aveva visto lungo. In tempi non sospetti il numero uno di Activision affermò infatti che i giochi free-to-play e quelli dedicati agli smartphone sarebbero stati una buona strada per ampliare il proprio pubblico.
Cod: Warzone, la risposta ad un problema
Infatti visto che il mercato dei videogiochi è molto competitivo già stavano pensando ad un modo per rimanere a galla più tranquillamente. Ed è così che il salvagente potrebbe essere proprio la via del free-to-play, sopratutto dopo un periodo duro come il lockdown che ha messo in crisi moltissime persone.
Chi non ha potuto continuare a lavorare, neanche da casa, è rimasto letteralmente senza lavoro per mesi. E ora, dove in molti paesi il lockdown è finito, molti restano ancora, comunque, senza un lavoro.
Cosa fare quindi quando la domanda si è indebolita e molti dei possibili clienti non possono più permettersi di spendere settanta euro per un videogioco? Si passa ad un nuovo mercato! E prende forma Call of Duty: Warzone, un videogioco free-to-play nel solito stile Call of Duty, ma con un gameplay da Battle Royale che ricorda Fortnite.
Così il 10 marzo Warzone viene lanciato sul mercato. Nelle prime 24 ore ha collezionato 6 milioni di giocatori, dopo soli quattro giorni è arrivato a 15 milioni, poi ha raddoppiato arrivando a 30 milioni di giocatori il 10° giorno. Durante il picco del Covid-19, il nuovo Cod è arrivato a toccare i 50 milioni di giocatori, ne ha conquistati ancora 10 milioni a maggio.
Un’ascesa incredibile, in pochissimo tempo. Ma non è un addio allo stile classico di Call of Duty, infatti è già stato annunciato l’arrivo della quarta stagione. Questo annuncio ha risvegliato anche le vendite del precedente titolo: Modern Warfare, uscito lo scorso ottobre, titolo che ha già il primato delle vendite rispetto a quelli precedenti.
La sfida continua
E se Call of Duty: Modern Warfare ha tentato di spodestare dal trono Fortnite, Warzone riparte all’attacco, ancora più agguerrito. Infatti se Fortnite ha tenuto alta l’attenzione per molto tempo con la modalità Battle Royale, Warzone riesce ad aggiungere qualcosa di più.
Fortnite alla fine è un gioco che viene spesso aggiornato con nuovi gadget o piccoli cambiamenti di gameplay per cercare di non annoiare il suo pubblico (composto principalmente di adolescenti). Lo schema però rimane sempre lo stesso: si viene paracadutati sull’isola, bisogna raccogliere le armi e il necessario per sopravvivere e poi ci si butta nella mischia.
Warzone a questo stile aggiunge l’estetica tipica di Call of Duty e una comunità di giocatori ricca e longeva. E lo sa bene, infatti il claim del gioco è propri “fai squadra con i tuoi amici e lanciati in un campo di battaglia che può schierare fino a 150 giocatori”.
Si inizia catapultati nella lobby, poi si passa al campo di guerra, simile a quello presente nell’ultimo Call of Duty, e a quel punto bisogna solo riuscire a sopravvivere. Insomma un modello che ricorda Fortnite, ma più adulto. Infatti, per esempio, il sistema di micro-transizioni permette di acquistare solo miglioramenti estetici per il proprio personaggio, a differenza di Fortnite.
Warzone forse non convincerà del tutto i giocatori storici, tuttavia i più giovani invece stanno arrivando attratti dalla novità, e chissà se così non scopriranno tutta la serie originale di un classico come Call of Duty.
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