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Molti sono i fan in attesa di una seconda stagione di Little Fires Everywhere anche se la prima è appena uscita, la miniserie tratta dal bestseller di Celeste Ng prodotta da Pime Video è già un successo. Il cast di attori è capitanato da Reese Witherspoon (già vista in un ruolo simile in Big little lies) e Kerry Washington, seguiti poi da Joshua Jackson.
Little Fires Everywhere: di cosa parla
Sono gli anni novanta, in una cittadina perfetta dove l’erba è taglia tutta alla stessa altezza, pena il pagamento di una multa. Una grande casa in muratura su una collinetta erbosa sta prendendo fuoco: ci sono i vigili del fuoco, tre ragazzini spaventati che sperano non incolpino la sorella e un poliziotto che, davanti ai due genitori, incolpa proprio la quarta figlia che in quel momento è scomparsa.
Reese Witherspoon è Elena Richardson, la moglie di un avvocato importante (Joshua Jeckson), madre di quattro figli. Lexie e Trip sono i più popolari della scuola, lei è reginetta del ballo e sta diventando sempre più simile alla madre, lui è un mago nello sport. Poi ci sono Moody, dolce e riservato e Izzy che va in direzione ostinata e contraria ai dettami della madre.
A stravolgere le loro vite arriva Mia Warren (interpretata da Kerry Washington) con la figlia Pearl, due nomadi che non si fermano mai in uno stesso luogo, la prima è un’artista che sbarca il lunario grazie a vari lavoretti, la seconda è sveglia e caparbia. Le due andranno a vivere proprio nella seconda casa di Elena e si insinueranno nella loro routine stravolgendo così la vita di tutti.
I temi trattati dalla serie
Nella rassicurante cornice dei placidi anni ’90 Little Fires Everywhere affronta temi spinosi. A partire dalla maternità surrogata di Mia, che inizialmente accetta, ma poi ci ripensa, in un tempo in cui questa non era ancora una “moda” ma qualcosa di inconsueto e celato. Il personaggio di Izzy parlerà invece di omosessualità e bullismo. A farle da mentore Mia con la sua bisessualità di cui però non fa parola con la figlia Pearl.
Poi si affronterà il tema delle classi sociali, del razzismo, dell’aborto e della paura di non essere abbastanza, la paura di non essere all’altezza. Si parla anche di essere madre, di madri ce ne sono parecchie in Little Fires Everywhere. Ci sono le madri che per colpa di una loro scelta stanno scappando, ci sono madri pentite che vogliono riprendere la propria figlia data in adozione, ci sono madri che vorrebbero essere perfette e incolpano i figli di ciò che non va nella loro vita e ancora madri che vogliono esserlo a tutti i costi.
Lo stile
Le puntate non sono costruite con in un modo omogeneo: un primo flashback, dopo la scena della casa incendiata, ci porta ai quattro mesi precedenti e ci fanno conoscere le protagoniste e vedere il loro incontro. Poi si andrà avanti e indietro nel tempo secondo necessità, fino ad arrivare ad una puntata che è quasi un unico flashback nel passato più remoto delle due protagoniste, tanto che in questa occasione sono interpretate da due attrici più giovani.
Little Fires Everywhere sembra girata proprio nella fine degli anni ’90, atmosfere, luci e inquadrature hanno qualcosa di familiare per chi l’ha vissuta. Durante tutti gli otto episodi poi si possono ascoltare molte delle canzoni che hanno fatto da colonna sonora a quegli anni. Una serie da guardare tutta in un fiato, che scorre bene, con una trama intricata e ricca di colpi di scena.
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