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L’idrogeno è l’energia green rinnovabile del futuro. Lo pensa l’Unione Europea che ha iniziato a sperimentare il suo utilizzo su larga scala. Lo pensa l’Agenzia Internazionale per le energie rinnovabile, che ne parla nell’Outlook dal titolo “Hydrogen from Renewable Power”. In molti pensano che sia questa la strada da seguire per un futuro più pulito. Scopriamo insieme l’idrogeno, l’energia rinnovabile del futuro.
Che cos’è l’idrogeno?
Partiamo dalle basi: che cos’è l’idrogeno? Esso è un elemento chimico della tavola periodica, il più leggero e il più diffuso nell’universo. Ad esempio, il sole è composto per il 90% di idrogeno, mentre giganti gassosi come Giove e Saturno all’80%. Esso forma circa il 75% della materia dell’universo.
Sulla Terra, tuttavia, non è così diffuso come nel resto dell’universo e per questo deve essere prodotto per essere utilizzato.
Attualmente viene utilizzato nell’ammoniaca, nell’idrogenazione degli oli vegetali. Viene usato in aeronautica, in passato molto di più, in realtà, per far volare i dirigibili. Viene utilizzato come combustibile alternativo e può essere trovato addirittura nelle pile a combustione.
In natura, invece, il posto migliore dove trovarlo è l’acqua. L’H2O è, infatti, composta da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno. Lo troviamo all’interno della materia organica (ovvero in tutte le forme di vita conosciute), nei combustibili fossili e come gas naturale. Il metano, CH4, è composto da quattro atomi di idrogeno e attualmente sembra esserne la maggiore fonte.
L’Outlook dell’Irena
Hydrogen from Renewable Power è il titolo dell’Outlook redatto dall’Irena, l’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili.
Il mondo sta cercando di diventare più green, per lo più, e nello sforzo di produrre meno gas serra possibile si cerca di produrre energia elettrica da fonti di energia rinnovabili. Questa sembra essere senza dubbio la scelta migliore.
La vendita dei veicoli elettrici cresce a dismisura. Secondo l’Irena entro il 2050 ci saranno un miliardo di vetture elettriche per strada.
Arriviamo quindi all’Outlook lanciato dall’Irena, “Idrogeno da fonti rinnovabili”. Secondo l’Irena l’idrogeno potrebbe essere fondamentale nell’industria e nei trasporti. Prodotto da energie rinnovabili potrebbe essere la soluzione laddove l’elettrico sia ancora impossibile, come l’aviazione o la raffinazione, o diverse pratiche industriali.
Inoltre, l’idrogeno è più facilmente trasportabile di molte altre energie prodotte da fonti rinnovabili. Può essere prodotto e facilmente trasportato sulla terra ferma.
Esso è decisamente vantaggioso anche dal punto di vista delle infrastrutture. Esso, infatti, può sfruttare quelle già esistenti!
Secondo l’Irena non ci sono dubbi, questa sarà l’energia del futuro.
La sfida green dell’Unione Europea passa anche attraverso l’idrogeno
L’Unione Europea punta ad azzerare le emissioni di C02 entro il 2050 e l’idrogeno è al centro di questo progetto.
Uno dei problemi principali che l’Unione Europea sta cercando di risolvere, in materia di energie rinnovabili, è lo stoccaggio dell’energia rinnovabile (eolica, solare). Non ci sono problemi se l’energia deve rimanere per tempi molto brevi, come dal giorno alla notte (per l’energia solare ad esempio). Per questo si utilizzano batterie di ultima generazione.
Il problema sorge per lo stoccaggio a lungo termine, ad esempio da una stagione all’altra. In questo caso le batterie non possono essere d’aiuto.
La soluzione più pulita a cui si è pensato è di trasformare l’energia in eccesso in idrogeno. Questo può, infatti, essere stoccato facilmente in comodi serbatoi, per poi essere ritrasformato in energia elettrica al momento più opportuno.
Idrogeno verde e grigio
Attualmente la maggior parte dell’idrogeno utilizzato è il cosiddetto idrogeno “grigio”, ovvero quello proveniente non da fonti rinnovabili. I costi sono decisamente più bassi di quello green, a discapito ovviamente del pianeta.
Ma l’Unione Europea ha annunciato un progetto proprio per produrre idrogeno verde, da fonti rinnovabili!
In Francia, a Cappelle La Grande, un centinaio di famiglie sono rifornite di energia grazie all’idrogeno. Un elettrolizzatore, appena fuori dalla città, scompone l’acqua, dividendo l’ossigeno dall’idrogeno, grazie all’energia verde fornita da un vicino parco eolico.
Grazie a questo sistema a Cappelle La Grande si è ridotto del 7% le emissioni prodotte da caldaie e fornelli. Ma quello della piccola comunità francese è sola la prima di una serie di sperimentazioni volute e promosse dall’Unione Europea.
Introdurre l’idrogeno nelle reti locali di gas potrebbe accelerare il passaggio dall’energia fossile a quella pulita delle rinnovabili. Sarà davvero questo l’anello mancante tra un passato “grey” e un futuro “green”?
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