La popolazione mondiale è in continua crescita. Una crescita esponenziale vertiginosa. Abbiamo superato la soglia dei due miliardi di persone meno di un secolo fa, nel 1927. Alla fine del secolo scorso eravamo 6 miliardi. Ed oggi la popolazione mondiale è di circa 7 miliardi e 800 milioni di persone. La temutissima soglia delle 10 miliardi di persone si stima verrà raggiunta per gli anni ’50 del ventunesimo secolo. La crescita è inarrestabile. Sin dai tempi della peste nera, nel quattordicesimo secolo, è sempre salita, senza mai una battuta d’arresto o un segno di decrescita. Eppure gli esperti dicono che potremo presto vedere una battuta d’arresto.
La crescita della popolazione mondiale da qui al 2100 – Prospetto numero uno
Oggi siamo 7 miliardi e 800 milioni di persone. Con una crescita esponenziale difficile da immaginare. Vederla nero su bianco fa di sicuro un certo effetto. È possibile seguire l’andamento demografico, e non solo, sul worldometers.
Gli esperti affermano che, salvo imprevisti (il Covid-19 non ha assolutamente arrestato la crescita demografica), nel 2050 saremo circa 9.7 miliardi. Un incremento di ben due miliardi di persone in appena 30 anni. Se pensiamo che la popolazione umana ha impiegato diversi millenni, sin dagli albori della civiltà umana fino a ventesimo secolo inoltrato, per raggiungere i primi due miliardi, ciò è davvero incredibile.
Ci vorranno, poi, forse appena un paio di anni per aggiungere quelle 300 milioni di persone che ci porteranno alla famigerata soglia dei 10 miliardi. Per raggiungere, infine, a fine secolo, l’inverosimile cifra di 11 miliardi di persone. Da qui in poi, secondo gli esperti, la popolazione mondiale dovrebbe avere una battuta d’arresto e poi iniziare a decrescere.
La crescita della popolazione mondiale da qui al 2100 – Prospetto numero due
Recentemente, tuttavia, tale prospetto è stato rivisto e le scadenze leggermente aumentate. Sembra, infatti, che la tanto attesa battuta d’arresto arriverà prima.
Le date riviste fissano al 2064, e non più al 2050, il raggiungimento dei 9.7 miliardi di persone. Impiegheremo, quindi, non più 30 anni, ma più di 40 anni, per incrementare la popolazione mondiale di due miliardi. E sarà a questo punto, sempre secondo il nuovo prospetto, che si avrà la battuta d’arresto e la popolazione mondiale inizierà a decrescere, e non più nel 2100.
A fine secolo, quindi, non saremo più 11 miliardi, ma “appena” 8.8.
Secondo questo nuovo prospetto non arriveremo mai a contare 10 miliardi di esseri umani sul pianeta Terra. Ma quale dei due prospetti si rivelerà essere quello veritiero?
Perché la soglia dei 10 miliardi fa paura
Secondo il prospetto numero due non raggiungeremo mai la soglia dei 10 miliardi. E questo forse ci fa un po’ tristezza, non potremo mai dire “Ci sono 10 miliardi di esseri umani sul pianeta Terra”. Ma in realtà ciò ci dovrebbe far tirare un sospiro di sollievo.
Secondo gli esperti 10 miliardi, con i consumi odierni, è il numero massimo di esseri umani che la Terra può sostenere. Oltre i quali inizieranno a sorgere una serie di problemi decisamente gravi.
Certo 10 miliardi è un numero significativo, si raggiunge una cifra pari, si aggiunge uno zero, ma questo non vuol dire che a 9 miliardi e mezzo i problemi non ci saranno.
Innanzitutto mancherà il cibo. Per dar da mangiare a 10 miliardi di persone occorrerebbe terreno per l’equivalente di due interi continenti, da coltivare e per allevare (questo se le risorse fossero divise equamente, ovviamente). Ma a peggiorare la situazione saranno, ovviamente, l’inquinamento e il cambiamento climatico, che allargheranno le zone aride del mondo riducendo ulteriormente quelle coltivabili.
Perché la battuta d’arresto sarà anticipata di quasi 40 anni
Secondo lo scenario numero due la battuta d’arresto si avrà nel 2064 e non raggiungeremo mai la soglia dei 10 miliardi di persone. Ma a cosa è dovuto questo cambiamento?
Le nascite stanno calando drasticamente. Pensare che nel 2016 si è registrato per la prima volta nella storia un maggior numero di over 65 rispetto ai bambini al di sotto dei cinque anni.
Il tasso di fertilità globale, inoltre, cala anch’esso drasticamente, negli anni ’50 era di 4,7 figli, nel 1990 esso si attestava a 3,2 nascite per donna, mentre nel 2019 esso era a 2,5 e si prevede che, nel 2050, calerà ancora, arrivando a 2,2 nascite per donna.
Quando questo tasso arriverà a 2,1 la popolazione inizierà a decrescere.
Il tasso di fertilità vede, ovviamente, numeri molto diversi a seconda della zona del mondo che andiamo ad esaminare. Nel 2019 in Italia tale tasso era di 1,29, mentre nell’Africa Subsahariana, ancora oggi, il tasso è di 4,7.
Con una politica volta a riequilibrare questi squilibri si potrebbe cercare di avvicinare il tasso e risolvere il problema della sovrappopolazione dei paesi più poveri, che già oggi affligge diverse aree del mondo, come l’India, che conta più di 1 miliardo e 300 milioni di persone, il più in assoluta povertà. O la Cina che al momento detiene lo scettro di paese più popoloso al mondo, con ben 1 miliardo e mezzo di persone.
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