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“Inception” (2010), diretto da Christopher Nolan, è stato un film che ha fatto molto discutere. Alcuni spettatori hanno applaudito l’interpretazione di Leonardo Di Caprio, nei panni di Dom Cobb. Altri hanno espresso qualche perplessità sulla trama decisamente contorta e a un finale tutt’altro che consolatorio. Ma adesso le premesse dei film, con un protagonista in grado di influenzare i sogni altrui, potrebbero “sbarcare” nel mondo reale. Nel futuro diventeremo tutti emuli di Dom Cobb e “controlleremo” i sogni su comando?
E’ quanto afferma il MIT (Massachussets Institute of Technology), un baluardo delle nuove tecnologie. Dove alcuni ricercatori avrebbero messo a punto un dispositivo decisamente all’avanguardia. Il Dormio si indossa come un bracciale e permette di manipolare i sogni interfacciandosi direttamente con il cervello di chi lo porta.
Fantascienza? Solo fino a ieri. E se gli esperimenti continueranno a dare buoni risultati, non è escluso che il Dormio rivoluzioni la nostra concezione di studio e apprendimento.
Come in Inception, un dispositivo controlla i sogni
Il nome scelto dal Mit per il nuovo dispositivo è Dormio.
Questo piccolo device wearable infatti interagisce con il cervello di chi lo indossa durante la fase del sonno. E sarebbe in grado di controllare i sogni, orchestrandone i contenuti e perfino le atmosfere. Proprio come nel film “Inception”.
Sembra fantascienza, invece è successo davvero. E nel prossimo futuro il Dormio potrebbe uscire sul mercato, diventando un oggetto d’uso comune.
Al pari di uno smartwatch o dei Google Glass, che oggi sono accessori indispensabili per chi vuole vivere iperconnesso.
L’aspetto del Dormio è simile a quello di un guanto a cui sono applicati dei sensori. Il principio su cui si basa questo dispositivo non è molto lontano da quello dell’abbigliamento per la realtà virtuale.
La novità sta nel fatto che il Dormio agisce sull’ipnagogia, ovvero il momento in cui si passa gradualmente dal sogno alla veglia.
La straordinaria scoperta del MIT
La creazione di un dispositivo rivoluzionario come il Dormio si deve al professor Adam Haar Horowitz, neuroscienziato del MIT. A capo del pool di ricercatori che hanno condotto le ricerche, Horowitz ha ottenuto dei risultati che vanno ben oltre le aspettative iniziali.
Nel corso dei primi test del Dormio, 49 volontari hanno indossato il dispositivo prima di dormire. L’obiettivo della ricerca era capire se si potesse “indurre” il contenuto di un sogno semplicemente usufruendo di stimoli esterni.
Secondo quanto riportato dal professor Horowitz in un excursus sulla rivista Consciousness and Cognition, l’esperimento al MIT sarebbe stato un autentico successo. Dei 49 partecipanti che avrebbero dovuto sognare un albero, ben il 67% ha sperimentato proprio sogni incentrati sugli alberi.
Quando si paragona il dispositivo creato dai laboratori del MIT al film “Inception”, il professor Horowitz sorride con indulgenza. La realtà è ovviamente molto diversa dalla fiction, ma non ci sono dubbi che il Dormio rappresenti un punto di svolta nella nostra comprensione di un ambito ancora così sfuggente come il subconscio umano.
Come funziona il Dormio?
Ma come funziona questo rivoluzionario “guanto sensoriale” che permette di controllare i sogni, proprio come avveniva nel film “Inception”?
Una volta indossato, il Dormio attiva un’app collegata che attiva delle riproduzioni vocali. Queste ultime, nella fase ipnagogica del sonno, ripetono a chi indossa il Dormio di pensare a un oggetto o argomento specifico. Successivamente dei rilevatori di attività cerebrale segnalano quando la persona entra effettivamente nella fase REM del sonno.
A questo punto gli scienziati del MIT hanno svegliato i partecipanti e chiesto loro che cosa stessero effettivamente sognando. E la stragrande maggioranza ha confermato che i sogni si erano modellati proprio sulla sequenza di parole attivate dal Dormio.
Gli scienziati hanno ripetuto più volte la procedura, sempre con risultati analoghi. Se gli esperimenti continueranno a riscuotere un tale successo, non è escluso che in un prossimo futuro il Dormio approdi al grande pubblico, diventando un oggetto di consumo.
L’utilizzo di questo tipo di dispositivi potrebbe essere infatti un’autentica rivoluzione nel campo dei ricordi e dell’apprendimento. Come in “Inception”, basterà impostare le parole chiave necessarie a stimolare sogni che ci “aiutino” a memorizzare i concetti appresi durante il giorno.
Uno scenario da film di fantascienza che oggi, forse, è più vicino che mai alla nostra realtà.
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