Il passaggio dallo shopping nei negozi allo shopping digitale è inevitabile. In molti, soprattutto tra i giovani e i giovanissimi, scelgono già l’opzione più comoda. Bastano pochi click, ovunque ti trovi, dalla tranquillità delle mura domestiche, durante un viaggio in treno, nella pausa del lavoro, e puoi comprare tutto quello che vuoi. Qualsiasi cosa, davvero. Le possibilità online sono infinite e per tutte le tasche!
Lo shopping digitale e il lockdown
Eppure in molti vedono lo shopping digitale come un grande nemico da abbattere. Comprare online distruggerà le piccole realtà o ci sarà solamente bisogno di re-inventarsi, per scoprire che le possibilità dello shopping digitale sono infinte, per entrambe le parti.
Qualunque sia il nostro pensiero questo passaggio ci sarà è inevitabile. Ma il recente lockdown ha dato una spinta incredibile allo shopping digitale. Le previsioni che erano state fatte sono state completamente sconvolte. In pochi mesi si è avuto un salto che le previsioni calcolavano non ci sarebbe stato prima di cinque anni!
Le abitudini sono cambiate molto in questo difficile periodo. Il distanziamento sociale, le mascherine, lo smartworking, le videochiamate. Alcune abitudini finiranno di esistere con la fine dell’emergenza. Ma altre sono arrivate per restare. E forse non è un male.
Il passaggio allo shopping digitale è arrivato, nolente o dolente, prima del previsto, “grazie” alla quarantena ma non solo. Infatti, anche dopo le riaperture le persone hanno continuato ad acquistare online e sarà difficile tornare indietro. Ecco alcuni numeri.
Un salto di cinque anni
Secondo quanto riportato dall’IBM US Retail Index sul sito del World Economic Forum, in solo due mesi di lockdown generalizzato lo shopping digitale ha fatto un salto di cinque anni.
I colossi delle vendite online hanno visto un incremento senza precedenti. Il re dell’e-commerce, Amazon, ad esempio, ha registrato guadagni da capogiro e un incremento delle vendite del 40%, nel primo quadrimestre dell’anno.
Ma in questo scenario i piccoli commercianti potrebbero essere completamente affossati, se non riusciranno a stare al passo. Nulla vieta loro di adeguarsi, ovviamente. Infatti, non sono stati solamente i colossi dell’e-commerce a saltare a capofitto nel futuro, ma anche moltissimi supermercati e piccole imprese.
Diversi negozi, anche i più piccoli, si sono adeguati all’emergenza economico – sanitaria, offrendo servizi di shopping online e consegna a domicilio. Anche molti negozi di paese hanno provato questa nuova strada, utilizzando i canali più semplici, come i social network.
Certo è che il passaggio avrebbe dovuto essere più lento e graduale e i commercianti avrebbero avuto un po’ più di tempo per adeguarsi. Ora, devono rimboccarsi le maniche e riuscire a stare al passo con i tempi.
I numeri dello shopping digitale nel 2020
Come dicevamo la pandemia ha fatto impennare lo shopping online. Ecco i numeri riportati dall’IBM Us Retail Index:
- Numeri negativi: lo shopping fisico ha subito un duro colpo. I negozi “non essenziali” hanno subito un calo del 25% nel primo trimestre dell’anno, che è arrivato a toccare il 75% nel secondo trimestre.
- Lo shopping online: d’altro canto lo shopping online è cresciuto del 31,8% nel secondo trimestre del 2020, per un totale annuo del 44,5%. È stato stimato, inoltre, che la spesa al dettaglio online, che nel primo trimestre era dell’11,8%, è arrivata, nel secondo trimestre, al 16,1%. Ma questi numeri non sono nulla se si pensa che il solo Amazon ha registrato un incremento del 40%.
Cosa hanno acquistato le persone online nel 2020
Inoltre, lo stesso report, ha anche riportato quali sarebbero stati i beni più acquistati online in questo 2020. Se fino allo scorso anno l’abbigliamento era tra i primi posti tra gli articoli maggiormente acquistati online, quest’anno questo settore ha avuto un drastico calo. Complice, ovviamente, la mancanza di interazione sociale, l’abbigliamento finisce tra le ultimissime posizioni dello shopping online.
A registrate l’incremento maggiore sono stati i generi alimentari, gli alcolici e gli articoli per la casa, che hanno registrato un incremento del 12, 16 e 14%.
Il post lockdown ha mantenuto lo stesso trend. E se anche in molti hanno ricominciato a fare compere nei negozi, questi hanno visto un incremento dei pagamenti con carta del 70%.
Incredibilmente questo periodo ha avvicinato allo shopping digitale e ai pagamenti elettronici anche gli over 65 che hanno visto un incremento dei pagamenti con carte del 19%.
La quarantena ha bruciato le tappe del passaggio digitale e non possiamo più farci trovare impreparati.
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