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Cosa c’è all’interno di un buco nero? E’ una domanda che ha sempre affascinato moltissimo gli scienziati ma a cui le nostre conoscenze attuali non permettono di dare risposta. Eppure, non sarà sempre così; nel futuro potremo raggiungere anche oggetti spaziali lontanissimi da noi e perfino viaggiare nel tempo.
Chi lo dice? La Cina, che come sempre si dimostra all’avanguardia nell’ambito dell’astrofisica e delle scienze. E secondo l‘Università di Fudan, a Shanghai, la nuova sfida è già tracciata. Gli scienziati cinesi vogliono arrivare a scoprire con i propri occhi cosa si cela all’interno di un buco nero.
E non solo; come vedremo, la concezione dell’astrofisica in Cina sembra fuoriuscita da un film di fantascienza.
All’interno di un buco nero, il parere di Cosimo Bambi
A parlarne, in un recente libro uscito per i tipi de Il Saggiatore, è il professor Cosimo Bambi dell’Università di Fudan. “Sono quasi sessant’anni che ci occupiamo di buchi neri e test di relatività“, ha spiegato il professore. “Il nostro obiettivo è capire se ci siano deviazioni e anomalie dalla teoria.”
A Shanghai, l’opinione della scienza è intrisa di positivismo. Le sfide non scoraggiano gli scienziati, anzi li spingono ancora di più a osare tutto. A osare perfino quello che oggi si ritiene impossibile. Ma che domani, chissà, potrebbe diventare parte del quotidiano.
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“Potrebbe essere l’inizio di un nuovo filone di ricerca”, continua il professor Bambi. “E’ solo questione di tempo; prima o poi qualcuno riuscirà a scoprire l’anomalia, aprendo nuove porte alla scoperta scientifica all’interno di un buco nero.”
Da qui il titolo del libro, “Niente è impossibile”. Che sembra essere un’autentica dichiarazione di intenti per gli scienziati di Shangai.
I viaggi nel tempo diventeranno realtà?
Oltre a scoprire cosa si cela all’interno di un buco nero, un altro obiettivo della fisica relativistica cinese riguarda i viaggi nel tempo.
Questi ultimi sono ormai un autentico tropo della narrativa di fantascienza; basti pensare alla fortunata saga di “Ritorno al futuro”. Ma per viaggiare nel tempo non ci servirà una Delorean o un emule di Marty McFly; il segreto, secondo il professor Cosimo Bambi, sta nel multiverso.
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“Detto così sembra folle, oggi certo non è possibile viaggiare nel tempo”, ha precisato lo studioso. “Ma dal punto di vista della relatività generale, si può. Il multiverso presuppone l’esistenza di universi paralleli; grazie a essi si potrebbe viaggiare nel tempo senza incorrere nel rischio di violare il principio di causalità.”
“Spesso”, continua il professore, “serve una bilancia per discernere la fisica dalla fantascienza fine a sé stessa. Ma tanti aspetti non cadono né sotto un’egida né sotto l’altra, perché sono realtà che ancora non conosciamo.” E l’inconoscibile, sostiene, non è sempre, necessariamente, impossibile.
C’è vita nello spazio?
Oltre all’esplorazione all’interno di un buco nero, un altro argomento su cui il professore rivolge la sua attenzione è quello della vita nello Spazio. Gli extraterrestri esistono? Quante possibilità ci sono di imbattersi in altre forme di vita intelligenti?
“Non è impossibile che nell’universo si siano sviluppate altre forme di vita intelligente”, spiega lo studioso. “Il vero problema è rappresentato dalla distanza.”
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Fra la Terra e i pianeti natali di eventuali, fantomatici alieni infatti esistono distanze abissali. Che forse un domani potranno essere colmate da nuove tecnologie, perché no; “Io personalmente ritengo che questi stratagemmi siano difficili da realizzare, ma non si può mai sapere.”
“L’universo non brulica di vita intelligente; potrebbero esserci altre società evolute, ma così sparpagliate e lontane da noi che avremmo enormi difficoltà a comunicare, proprio come accadeva ai tempi del Medioevo. Potremmo rimanere per sempre disconnessi? Solo la fisica saprà svelarcelo.”
Una fisica che è sempre più vicina a scenari concepiti nei grandi miti della fantascienza cult; Star Wars, Star Trek, il cinema e la narrativa Hollywoodiana.