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Il risaldamento globale, le allergie, le intolleranze, molte cose ci stanno suggerendo di cambiare stile di vita. Ma è difficile. Cambiare abitudini è dura, per questo Impossible Foods, azienda USA famosa per il suo cibo tech, sta sperimentando una linea di prodotti vegetali che assomigliano moltissimo a quelli a cui si ispirano, però più green e senza gli effetti collaterali tipici dei prodotti animali. Gli ultimi prodotti di Impossible Foods sono stati annunciati all’ultimo CES di Las Vegas.
Cibo tech e sostenibile
Ormai è risaputo, nel mondo siamo sempre di più e consumiamo più risorse di quelle che il pianeta può offrire. Parte del riscaldamento globale poi è dato dagli allevamenti di animali da macello. Quale può essere la soluzione? Consumare meno e consumare meglio, ovviamente. In questi ultimi anni sugli scaffali è possibile trovare tantissimi prodotti vegetali alternativi a quelli animali: latte vegetale, seitan, tofu, muscolo di grano. Ma, nonostante molti capiscano il problema, non tutti riescono a rinunciare al gusto ricco del latte di mucca, alla consistenza tenera di una fettina di manzo o alla cremosità di un formaggio, che fare allora?
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Impossible Foods, l’azienda fondata nel 2011 con sede in California, prova a risolvere il problema producendo prodotti a base vegetale di forma e consistenza uguale a quelli di origine animale. Unisce alla sua produzione un doppio obiettivo: da un lato la riduzione degli aspetti ambientali negativi degli allevamenti per carne e prodotti caseari, dall’altra valori nutrizionali più bilanciati mantenendo il sapore a cui siamo abituati.
Il suo prodotto più famoso è l’hamburger. Un perfetto medaglione di carne dall’aspetto succoso, con gusto e profumo identico all’originale. L’Impossible burger sanguina anche come un hamburger vero. Per realizzarlo utilizzano il 95% in meno di terreno, il 74% in meno di acqua ed emettono l’87% in meno di gas serra.
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Alla base c’è principalmente una proteina derivata dalla soia la leghemoglobina (proteina geneticamente modificata che non convince ancora tutti sulla sua sicurezza), molti aromi naturali, vitamine, minerali . Per quanto riguarda i valori nutrizionali invece niente da dire: 113 grammi di Impossible burger apportano 220 kcal, la mentre un burger vero circa 350 kcal.
Nello specifico Impossible burger ha 13 grammi di grassi di cui 7 saturi contro 32 g e 11 g di quello vero. Non ha colesterolo (contro gli 86 mg dell’altro) ma ha molto più sodio, 420 mg contro 80 mg.
Il futuro è già qui?
Ma per fare questo Impossible Foods sta investendo molti soldi e risorse. 700 milioni di dollari nel 2020 per assumere 100 scienziati internazionali per creare nuovi alimenti.
Forse per questo sembra siano già a buon punto per realizzare l’Impossible MIlk: stesso colore, stesso sapore, ma sopratutto stessa capacità di mescolarsi al caffè e di fare schiuma. La ricetta di questo nuovo cibo tech è segreta, come quelle di tutti i prodotti Impossible Foods.
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L’azienda punta a sostituire tutti i prodotti a base animale entro il 2035, che ad oggi, secondo la Fao, producono il 14,5% delle emissioni di gas serra nel mondo. Un progetto ambizioso, ma Pat Brown (l’amministratore delegato della Impossible Foods) sostiene che molto dipenda dalla qualità del succedaneo. I prossimi passi dell’azienda puntano a realizzare sostituti del pesce e delle uova.
Ma nel frattempo il cibo tech di Impossible Foods, come anche quello della rivale Beyond Meat, sta per conquistare l’Europa. L’interno mercato dei sostituti della carne è in crescita: le previsioni sono che da i 4,6 miliardi di dollari di oggi, si arrivi a 6 miliardi nel 2024, di cui quasi la metà proprio in Europa.
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