C’è ancora tanto da scoprire là fuori. La sola Via Lattea conta circa 200 miliardi di stelle, ma noi non ne conosciamo nemmeno il 2%. Un nuovo interessantissimo sguardo sulla nostra Galassia, arriva dai dati raccolti dal satellite Gaia, su circa 1,8 miliardi di stelle (100 milioni in più rispetto alle rilevazioni precedenti). Ecco la nuova e più dettagliata mappa 3D del cielo.
Gaia, il satellite che svela la Via Lattea
Gaia (Global Astrometric Interferometer for Astrphysics) è il satellite astrometrico il cui compito è quello di posizionare le stelle con una precisione mai vista prima.
Il satellite appartiene all’ESA (Agenzia Spaziale Europea) e alla missione partecipano l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e l’INAF (l’Istituto Nazionale di Astrofisica).
Grazie al lavoro di Gaia è possibile realizzare le mappe 3D della Via Lattea più dettagliate e precise in assoluto.
Le mappe di Gaia sono state le prime in 3D, con, in primo piano, la Via Lattea, ma lanciando uno sguardo anche ad altre galassie. Nelle mappe, ad esempio, sono apparse la Grande e la Piccola Nube di Magellano.
Gaia è all’opera dal 19 dicembre del 2013 e, all’inizio si pensava di misurare circa un miliardo di stelle (ad oggi siamo arrivati quasi a due miliardi). Il satellite è in grado di misurare il moto delle stelle osservate, di calcolarne la distanza e di effettuare misure fotometriche di esse.
Il tutto con lo scopo di creare una mappa dettagliatissima della Via Lattea (per lo meno della porzione di essa più vicina a noi).
La nuova mappa del cielo
Gaia sta scandagliando, ancora oggi, il cielo, ed è proprio di pochi giorni fa la notizia della nuova e più dettagliata mappa del cielo. Realizzata grazie al pacchetto dati numero tre, GAIA EDR3 (Gaia Early Data Release 3).
Sono circa 100 milioni le nuove stelle, rispetto a quelle contenute nel GAIA EDR2, per un totale di 1.811.709.771 stelle. Il nuovo catalogo è stato presentato lo scorso 4 dicembre.
I dati sulla nuova mappa del cielo custoditi in Italia
Sono sei i centri europei dove sono contenuti i dati raccolti da Gaia sulla nuova dettagliatissima mappa del cielo. Ma quello italiano di Torino è l’unico con tutti i dati (1,5 milioni di gigabyte).
“L’obiettivo della missione Gaia di realizzare la più accurata mappa tridimensionale della nostra galassia è pienamente sostenuto dall’Italia, che partecipa attivamente al Data Processing and Analysis Consortium presso l’Altec (Aerospace Logistic Technology Engineering Company)”, spiega Barbara Negri, responsabile Volo Umano e Strumentazione Scientifica all’ASI.
Inoltre, nei nuovi dati sono raccolti anche i movimenti delle stelle nelle frange più esterne della Via Lattea, la rotazione delle Stelle facenti parti della Grande e della Piccola Nube di Magellano. Nonché 1,6 milioni di quasar (galassie remote la cui luminosità è data dall’attività dei buchi neri al loro centro).
L’anticentro della Via Lattea
Gaia ha puntato lo sguardo verso i confini esterni della Via Lattea, riuscendo ad osservare i resti di 10 miliardi di anni fa della galassia, determinandone, anche l’estensione.
Guardando verso l’anticentro (ovvero verso l’esterno della galassia) e non verso il centro (che sarebbe stato molto più ricco di stelle), gli astronomi sono stati in grado di scrivere un pezzo di storia della Via Lattea. Lo studio dell’anticentro della Via Lattea ha portato alla luce anche qualcosa che non era mai stato previsto.
Si è osservato un gruppo di stelle (nelle regioni più esterne della galassia) che si muove lentamente verso il basso, mentre un altro gruppo si muove rapidamente verso l’alto. Secondo la prima ipotesi formulata ciò potrebbe essere la conseguenza di un’antica collisione tra la Via Lattea e la galassia del Sagittario.
Per la prima volta, poi, è stato analizzando il movimento delle stelle della Grande e della Piccola Nube di Magellano.
Il sistema solare
Infine, uno studio ha permesso di calcolare l’accelerazione del Sistema Solare rispetto all’Universo. Tale studio ha portato alla luce un’accelerazione piccola ma sufficiente a deviare la traiettoria del Sistema Solare di 115 chilometri l’anno.
Nel catalogo EDR3 di Gaia, inoltre, c’è una mappa del cielo dettagliata e quasi perfetta entro i 100 parsec (326 anni luce) dal Sistema Solare. Tale mappa, infatti, contiene 331.312 oggetti, che si stima siano il 92% del totale.
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