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Forse non lo usi molto. Sai della sua esistenza per sentito dire ma non ti sei mai affacciato su una bacheca Pinterest. Beh, ultimamente il social dell’Inspiration board è cambiato e ci sono novità interessanti se sei alla ricerca di spunti creativi. Scopriamole insieme.
Pinterest, la sua storia
San Francisco, California, patria della Silicon Valley. Era il dicembre del 2009 quando per la prima volta fa capolino tra le app scaricabili nell’etere Pinterest. Come Instagram, è un social network basato sulla condivisione di foto, video e immagini in genere. Il suo nome deriva dall’inglese Pin (spillo) con Interest (interesse). In sostanza, quando sei sulla tua home e vedi una foto che ti ispira, puoi “pinnarla” e salvarla in una bacheca.
I contenuti salvati possono essere collegati a link con spiegazioni più approfondite, come nel caso di una ricetta o di un outfit, ma non solo. Il punto focale di questo social è la condivisione su altri social come Facebook, Instagram o Twitter.
I suoi primi 10 anni
Durante questi primi 10 anni di vita, Pinterest è riuscito ad affermarsi come il social per eccellenza in cui poter trovare ispirazione per creare eventi, per come vestirsi, per imparare a creare cose fatte a mano.
La cosa bella ed interessante è che le immagini postate su questo social possono essere salvate. Infatti, si trovano tantissimi contenuti interessanti per creare sfondi per laptop o cellulari, o ancora immagini esplicative per imparare nuove lingue.
Tutti possono condividere qualcosa e legare all’immagine un link specifico. In questo senso è utilizzato principalmente dai travel blogger, dai fashion blogger e dai food blogger. Questa funzione di condivisione li aiuta ad aumentare le view e le interazioni sui loro siti.
L’algoritmo di Pinterest è cambiato
Come già molti di voi sapranno, i social network basano la loro funzionalità su algoritmi specifici che li guidano nel capire quali siano i profili più amati e su quali argomenti d’interesse creare ritorno d’immagine in base agli interessi dell’utente.
L’algoritmo di Pinterest non è diverso, ma proprio nel giugno di questo 2020 è cambiato e con lui anche qualche funzione base per l’utilizzo di questo social, soprattutto per coloro che lo usano come vetrina per ricondivisioni attive o vendita di prodotti.
Se usi Pinterest per il tuo business infatti, questo social funziona proprio come un motore di ricerca, basato sulle immagini. Per questo motivo, dal giugno scorso è importante l’ordine della frequenza con cui pubblichi contenuti simili o inerenti allo stesso argomento.
Prima ti bastava pubblicare una foto proveniente ad esempio da un articolo del tuo blog in cui parli di cucina. Un giorno pubblichi la ricetta della pasta con le sarde, il giorno dopo quella della torta della nonna. Adesso, l’algoritmo ti premia se parli principalmente solo di pasta, piuttosto che solo di dolci.
L’algoritmo mette a confronto gli utenti
Adesso, su Pinterest, i contenuti vengono organizzati dal nuovo algoritmo che calcola in automatico quali sono i creatori di contenuti più appetibili ed organizzati e che quindi meritano più visibilità.
In sostanza se usi questo social solo per prendere ispirazione il tuo profilo non verrà visitato quasi da nessuno, ma se pubblichi e segui una linea editoriale precisa, l’algoritmo ti metterà in cima alla lista di coloro da che meritano essere visti, vistati e “pinnati”.
L’algoritmo di Pinterest ha come scopo quello di rendere l’esperienza piacevole per gli utenti in cerca di informazioni. Se ritiene che i tuoi contenuti non siano di qualità o non portino a nulla, ovvero a nessun link reale, li oscura in automatico. Non importa quanto pubblicherai, per gli altri utenti sarà come se tu non esistessi.
Questo aiuta molto anche in termini di link pirata o vuoti, che magari possono portare virus nei pc e nei telefoni. Allo stesso tempo penalizza molto chi non ha le possibilità per realizzare foto di qualità da allegare ai propri articoli o chi vende articoli di nicchia.
Come funziona l’algoritmo?
I motivi per cui l’algoritmo potrebbe ritenere i tuoi contenuti poco validi sono diversi. Uno tra tutti, le tue foto hanno una bassa risoluzione o ancora sono immagini non tue libere da copyright.
Altra faccenda è quella delle parole chiave. Come su Facebook, Instagram e Twitter ci sono gli hashtag, qui su Pinterest è importante collegare all’immagine un buon testo scritto per parole chiave, ovvero seguendo le basi della SEO. Questo è un’impostazione sbagliata del profilo stesso portano ad essere penalizzati.
Ma non solo. Come accennavamo sopra, pubblicare troppo o non pubblicare per nulla sono altri due fattori che l’algoritmo riconosce come negativi.
Con il cambiamento radicale svolto a giugno, l’algoritmo di Pinterest ha visto anche un’ulteriore cambiamento fondamentale. Infatti, se fino all’anno scorso era suggerito creare almeno due pin diversi per ogni articolo e condividere ognuno di essi su tutte le bacheche dedicate all’argomento, adesso questa strategia porterebbe l’algoritmo a pensare che stai facendo spam, per tanto ti penalizza il profilo e i contenuti inerenti, ritenuti non validi.
Lo stesso pin pubblicato più volte verrà penalizzato dall’algoritmo, perciò ricorda di aggiornarti sull’utilizzo di questo social e di seguire le regole per far si che sia funzionale alle tue condivisioni.
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