Sono iniziati i test della Starship, l’astronave di SpaceX, voluta da Elon Musk, per portare l’uomo su Marte. L’astronave ha superato tre test su quattro, ma l’ultimo è finito con il botto.
La starship di Space X
“La Starship è un veicolo di lancio completamente riutilizzabile, in corso di sviluppo e finanziato da SpaceX”.
I due stadi del veicolo sono il booster (Super Heavy) e la navicella stessa (Starship). Il progetto comprende tutto: sia il lanciatore che la navicella, insieme ad una tecnologia per il trasferimento del carburante a gravità zero. La navicella verrà utilizzata da sola (senza booster) per trasporto merci e passeggeri.
Elon Musk vuole utilizzarla per riportare l’uomo sulla Luna (per restarci questa volta) e per portarlo su Marte. Non a caso il primissimo nome del prototipo era Mars Colonial Transporter.
Nel marzo del 2019 sono iniziati i primi test su un prototipo in formato ridotto della Starship, denominato Starhopper.
Al momento la Starship è uno tra i tre sistemi di atterraggio selezionati per il programma spaziale della NASA Artemis.
Il lancio dello scorso 9 dicembre
Lo scorso 9 dicembre 2020, alle ore 23:45 (ora italiana), la Starship di SpaceX è decollata dalla rampa di lancio Boca Chica. Il lancio è avvenuto dopo numerosi rinvii causa meteo e per problemi tecnici.
La Starship è la nave spaziale con la quale Elon Musk vuole portare l’uomo sulla Luna e su Marte.
Quattro test in uno per Starship
Con il lancio dello scorso 9 dicembre si dovevano testare quattro diversi elementi della Starship di Space X. Il primo era l’uso dei motori Raptor. Il secondo test riguardava le quattro ali laterali, utilizzate per far planare l’astronave al suo rientro in atmosfera.
C’erano poi i serbatoi da testare. In particolar modo i due piccoli header tank, i quali alimentano i motori durante la fase di discesa. Infine, il test prevedeva l’atterraggio, in sicurezza, della Starship, utilizzando i motori Raptor, appunto.
I motori Raptor di Starship
Prima di vedere come è andato il test cerchiamo di chiarire meglio un punto fondamentale del lancio: cosa sono i motori Raptor di Starship?
I motori Raptor funzionano a metano e ossigeno. La cosa grandiosa di questo carburante è che può essere prodotto direttamente su Marte, attraverso l’anidride carbonica atmosferica e all’acqua estratta dai ghiacciai ai poli.
Come è andato il test?
Tornando a noi, come è andato il test del lancio dello scorso 9 dicembre? Elon Musk e il team di Space X si ritiene soddisfatto, dopo tutto tre test su quattro è un bel risultato. Considerando anche che, lo stesso Musk aveva affermato, solo pochi giorni prima, che le possibilità di riuscita del test erano solamente del 30%.
“Al secondo tentativo la SN8 Starship di Space X ce l’ha fatta! Il prototipo dell’astronave che “dovrebbe portare l’uomo su Marte” si è portata fino alla quota fissata per il test, 12 km, successivamente è rientrata alla base, dando anche spettacolo… Ecco le immagini di quello che Elon Musk (il numero uno di Space X) ha già definito un test “perfettamente riuscito””.
Un test perfettamente riuscito… il test è stato un successo. Sembrerebbe tutto ok, eppure ad un occhio meno esperto il test non sembrerebbe così perfetto, perché lo spettacolo al rientro altro non è che l’esplosione della Starship stessa.
Ma capiamo bene cosa è successo. I motori Raptor sono stati testati e hanno funzionato alla perfezione! E le quattro ali laterali? Stando a quanto si legge su un tweet di Elon Musk hanno funzionato alla perfezione.
La Starship è partita e come da manuale ha spento tre motori in successione, a diverse altezze. Dopodiché ha raggiunto la massima quota di ascesa ed ha cominciato la discesa. Ha riacceso i motori, si è riposizionata in verticale ed è atterrata.
Ed è proprio al momento dell’atterraggio che la Starship è esplosa. Ma cosa è successo?
L’esplosione della Starship
La Starship SN8 di Space X è esplosa appena toccata terra. Musk ha dichiarato che l’esplosione è da attribuire all’arrivo troppo veloce e alla mancata potenza dei motori. Forse ciò è dovuto al fatto che i due header tank siano posizionati troppo distanti dai motori.
Ed è proprio questo il motivo per il quale durante l’atterraggio i motori hanno mancato di potenza.
Ma secondo Elon Musk il test è stato comunque un successo. E il prototipo successivo, la Starship SN9 è già pronta, mentre le SN10, SN11 e SN12 sono in fase di assemblaggio.
Elon Musk è deciso a portare l’uomo sulla Luna entro il 2023 e su Marte entro il 2026. Non si può perdere tempo quindi.
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