Il 2020 è stato un anno molto particolare per tutti noi. Tra quarantene, restrizioni, mascherine, indice di trasmissione, ecc, forse ti sei perso cosa altro è successo nel mondo nei dodici mesi appena conclusi. Il 2020 non è stato solamente Covid-19, ma è stato un anno ricco di scoperte scientifiche, passate in secondo piano, silenziose e invisibile. Scopriamo insieme le 10 scoperte scientifiche del 2020, raccolte insieme dal National Geographic per chi se le fosse perse.
La materia più vecchia della terra
Nel 1969 un meteorite cadde sulla Terra, fu chiamato Murchison. A gennaio del 2020 uno studio pubblicato su Proceedings of the National Accademy of Science, ha rivelato che una parte di quel meteorite è la materia più vecchia mai trovata sul pianeta Terra (tra i 4,6 e i 7 miliardi di anni).
Ma non solo, la materia è addirittura più vecchia del sole e, quindi, dell’intero sistema solare.
Scoperte scientifiche del 2020: Embrioni di tirannosauro!
Nel 1983 dei resti di tirannosauro sono stati trovati in un sito in Montana. Solamente nel corso dell’ultimo anno, però, è stato possibile stabilire che alcuni di quei resti appartenevano ad embrioni di tirannosauro, non ancora usciti dall’uovo.
È stata una scoperta sorprendente perché nessuno si aspettava che fossero così piccoli. Gli embrioni ricostruiti con le ossa trovate nel sito, infatti, sono grandi più o meno quanto un chihuahua.
Il rumore dei terremoti marziani
Nel 2019 fummo in grado di rilevare il primo terremoto marziano. Ma quello che è successo dopo non ce lo aspettavamo di certo. Un ronzio aleggia sulla superficie di Marte. Una frequenza più alta rispetto a quelle solitamente rilevate. Un rumore simile a quelle creato dagli oceani terrestri.
Il ronzio è stato esaminato per tutto il 2020, ma ancora non ne sappiamo molto di più.
Betelgeuse è meno luminosa
Rientra tra le scoperte scientifiche del 2020 uno strano fenomeno che ha interessato la stella Betelgeuse, una delle più luminose nel cielo terrestre. Da ottobre 2019 ad aprile 2020 la stella è stata molto meno luminosa e nessuno si spiegava il perché.
Fino a quando uno studio pubblicato ad agosto sull’Astrophysical Journal ha spiegato che la stella appariva meno luminosa a causa di una nuvola di polvere, generata dalla stella stessa.
Scoperte scientifiche del 2020: cosa ha mangiato il nodosauride?
Nel 2011 sono stati trovati i resti di un nodosauride (un dinosauro corazzato). La cosa sorprendente del ritrovamento è che al suo interno erano ancora conservati i resti del suo ultimo pasto. Abbiamo potuto così apprendere molto sul dinosauro.
Uno studio pubblicato lo scorso anno (2020) ha rivelato che il nodosauride ha mangiato felci e ramoscelli legnosi come ultimo pasto.
La seconda epidemia di Ebola è finita
Mentre tutti pensavamo al Covid-19 c’era chi ancora combatteva con l’epidemia di Ebola. A partire dall’agosto del 2018 nella Repubblica Democratica del Congo si è sviluppata la seconda più grande epidemia di ebola, che ha infettato 3480 persone, uccidendone quasi 2300.
Il 25 giugno del 2020 l’OMS ha dichiarato l’epidemia ufficialmente terminata.
Scoperte scientifiche del 2020: un cranio di Homo Erectus
Nel 2015 due studenti (Jesse Martin e Angelina Leece) trovarono i resti di un cranio in una miniera vicino Johannesburg, in Sud Africa. Inizialmente pensavano si trattasse di un cranio di babbuino.
Solo più avanti si scoprì essere, in realtà, il più antico cranio di homo erectus mai ritrovato (circa 2 milioni di anni fa).
DNA di dinosauro
Se siete appassionati di Jurassic Park probabilmente sapete che non è una buona idea giocare con il DNA di un dinosauro. Eppure tra le scoperte scientifiche del 2020 c’è proprio il DNA di dinosauro!
Il DNA in questione è stato trovato all’interno di resti datati 70 milioni di anni. Gli scienziati non sono stati, però, in grado di estrarlo dai resti.
Scoperte scientifiche del 2020: quand’è che siamo davvero arrivati nelle Americhe?
Quel che sappiamo per certo è che le prime popolazioni umane si sono insediate nel nuovo continente circa 13 milioni e mezzo di anni fa. Non sappiamo come ci siano arrivati.
Tuttavia un sito in Messico apre nuove frontiere. Sono, infatti, state trovate punte di lance e rocce scheggiate datate ben 30 mila anni fa.
Scoperte scientifiche del 2020: una nuova barriera corallina!
Infine, parliamo della barriera corallina, il più grande essere vivente del pianeta e, purtroppo anche il più minacciato.
Fortunatamente quelle che arrivano dalla spedizione Schmidt Ocean Institute sono solo buone notizie. A nord est dell’Australia è stata trovata una formazione corallina simile a una torre alta 500 metri.
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