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Se siete amanti delle chat, avrete sicuramente già scaricato dal vostro app store Telegram in alternativa a WhatsApp. Ma in cosa si differenzia questa applicazione di messaggistica istantanea? E soprattutto perché sono utili i canali Telegram? Scopriamolo.
Storia di Telegram
Telegram nasce nel 2013 in Russia. L’idea dell’ideatore era quella di creare un servizio di messaggistica che permettesse agli utenti di essere utilizzato gratuitamente per inviare messaggi che non potevano essere letti dal altri.
Infatti, i messaggi inviati sono salvati sul cloud di Telegram e non in un cloud locale sul dispositivo. In questo modo si garantisce maggior sicurezza, poiché il backup che viene automaticamente creato sulla piattaforma viene criptato e salvato sul cloud Telegram a sua volta criptato senza dover utilizzare altri cloud come quello di Google.
Questa funzione di base garantisce un risparmio di tempo per i backup, gli upload e i download sul dispositivo che utilizza Telegram. Ma c’è di più: dal 2019 è stata introdotta una nuova funzionalità che permette di eliminare i messaggi inviati e ricevuti senza limiti di tempo e senza lasciare traccia per entrambi i membri della chat.
Canali Telegram
Nati nel 2015, i canali Telegram sono chat in cui chiunque sia amministratore del canale può inviare messaggi e contenuti. Se associato ad un gruppo, i membri del canale possono commentare le tematiche di cui si discute.
Il bello e l’utilità di questi canali Telegram è che si possono trovare tanti contenuti gratuiti da poter scaricare. Stiamo parlando di libri, musica, diapositive e molto altro.
Un canale può contenere un numero illimitato di iscritti e può essere pubblico o privato. La differenza? Al canale pubblico si può associare un indirizzo link e un username, ricercabile dalla funzione di ricerca dell’app stessa. Il canale privato invece viene generato con un link fatto di 22 caratteri alfanumerici casuali.
Anche sui canali, come nelle chat, si può modificare e cancellare i messaggi inviati e ricevuti e si possono aggiungere utenti e amministratori in qualsiasi momento, al di là della richiesta esterna dell’utente stesso.
Quali canali Telegram scaricare?
Arrivati a questo punto vi starete chiedendo quali canali Telegram siano i migliori da poter scaricare per usufruire dei contenuti gratuiti di cui vi parlavamo prima.
Non ce ne sono alcuni in particolare, ma soprattutto risulta difficile sceglierne uno perché giornalmente nascono nuovi canali dedicati alla più disparate esigenze.
Quello che potete fare è utilizzare la striscia di ricerca in alto a sinistra della schermata principale dell’app. Li potrete inserire il vostro argomento d’interesse e scoprire quali sono i canali più in voga del momento e cosa propongono.
Una volta trovato il canale che fa per voi schiacciate su “Join channel” e sarete parte della community. Questo vuol dire che ogni volta che arriverà una notifica o un nuovo contenuto sarete avvisati con un messaggio.
Ovviamente potrete anche silenziare il canale come fate per le chat che non avete voglia di leggere costantemente, ma la cosa più interessante è che una volta che sarete parte di uno dei canali Telegram, avrete modo di consultare tutte le conversazioni precedenti alla vostra iscrizione e scaricare contenuti anche vecchi di settimane o mesi.
Canali Telegram: paradiso di contenuti o pirateria?
La domanda ve la sarete fatta anche voi ed è pure lecita. È legale condividere contenuti gratis in maniera anonima? Alcuni hanno detto che i canali Telegram sarebbero il nuovo paradiso dei contenuti pirata. Altri trovano che possa essere un ottimo modo per scambiarsi informazioni, appunti, libri o film.
Una cosa è certa, con il lento e costante declino di Torrent e di altre piattaforme su cui poter scaricare illegalmente film e musica, Telegram è attualmente l’unico posto sul web su cui poter trovare qualcosa da poter guardare o consultare senza dover pagare una licenza.
L’aspetto legato alla privacy e la mancanza di pubblicità per poter usufruire di un contenuto rende Telegram un potente mezzo di condivisione 2.0 spesso in contrasto con la legge sui diritti d’autore. Come andrà a finire? Lo scopriremo.
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