Purtroppo tutti abbiamo sentito degli spiacevoli fatti di cronaca nera che hanno visto coinvolto il social network dei giovanissimi: TikTok. E il problema che è subentrato è proprio quello: è giusto dare un’arma così potente, come un social network, in mano a dei bambini? TikTok ha subito mostrato la sua vicinanza alle famiglie e ha deciso prontamente di adottare delle nuove misure. Scopriamo insieme di che si tratta.
TikTok e i giovanissimi
Forse proprio a causa dei recenti fatti di cronaca, c’è stata un’esplosione di storie e racconti di eventi spiacevoli che hanno visto come protagonista proprio TikTok. Tra questi c’è la storia di una mamma che si è finta la figlia novenne per smascherare un presunto pedofilo.
Da qui è partito il processo del popolo, che non incolpa tanto il presunto pedofilo, quanto la mamma stessa. Sì, perché lei era cosciente e consapevole del fatto che sua figlia, di nove anni, stesse usando un social network.
Moltissimi hanno commentando con frasi del tipo “Mio figlio a nove anni TikTok? Mai e poi mai”, ma anche “Un social network? Ma a nove anni non dovrebbe avere nemmeno un cellulare!”. Tutti bravi a puntare il dito, ma siamo davvero in grado di tenere i nostri figli lontani dai pericoli del web?
Tutti sanno, e lo abbiamo sempre saputo, che TikTok è il social network dei giovanissimi. E per giovanissimi si intende davvero bambini! Sono moltissimi gli utenti che hanno dodici, tredici anni. Ma anche appena nove o dieci.
Tutti sanno ma nessuno fa niente, non prima che succeda qualcosa di eclatante. E allora tutti a dire: lo si poteva fare prima, ma davvero, non è così semplice.
Il social sta chiedendo l’età
Se avete un account TikTok avrete notato che il social sta chiedendo l’età. Dopo gli spiacevoli fatti di cronaca nera, il social network ha deciso di prendere provvedimenti. Ma dal momento che l’iniziativa migliore, per il momento, sembra essere stata quella di riporre la propria fiducia nella buona fede degli utenti, ci viene da chiederci se possa bastare.
Una semplice domanda: quando sei nato? È ovvio che un bambino o un pre-adolescente che non vuole perdere il proprio account dichiara il falso, affermando di essere maggiorenne. E allora che cosa fare?
TikTok e il garante della privacy
Inizialmente, dopo la morte della bambina di dieci anni di Palermo, il Garante della Privacy aveva minacciato di far chiudere TikTok Italia.
Ad oggi, purtroppo, i casi sono diventati due. Un altro bambino, un’altra morte senza apparente spiegazione. I casi sono ancora aperti e il collegamento con il social network non è stato ancora confermato.
TikTok ha comunque seguito il suggerimento del Garante della Privacy e lo scorso 9 febbraio ha chiesto a tutti gli utenti di inserire, nuovamente, la loro data di nascita. A chiunque abbia dichiarato di avere meno di tredici anni è stato bloccato l’account. E ora?
Le altre misure adottate dal social network
TikTok sa benissimo che ciò non è sufficiente. E anche il Garante della Privacy lo sa. Per questa ragione hanno entrambi dichiarato che continueranno a monitorare la situazione.
Per quanto riguarda il Garante della Privacy, esso ha dichiarato che continuerà a tenere d’occhio il social network, accertandosi che le misure prese siano sufficienti.
TikTok, dal canto suo, sa benissimo che ci sono ancora moltissimi bambini che navigano sul social network, fingendosi più grandi. Per questa ragione ha dichiarato che farà tutto il possibile per controllare che non vi siano contenuti inadeguati.
Il social si avvarrà di un software di intelligenza artificiale per stanare contenuti potenzialmente pericolosi, ma anche per individuare quelli che sembrano essere pubblicati da utenti con un’età inferiore ai tredici anni.
Infine, è stata avviata una campagna di sensibilizzazione, rivolta, principalmente, ai genitori, affinché ci sia un maggiore controllo e un corretto utilizzo del social network.
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