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Più potenza e controllo a supporto delle aziende? Ecco che arrivano i robot a creare un ecosistema intelligente, sostenibile ed efficiente.
Sfida verso la convergenza IT e OT
Fino a pochi anni fa, la tecnologia dell’informazione (IT) e la tecnologia operativa (OT/operations) funzionavano in modo prevalentemente indipendente.
In generale, per IT si intende l’informatica aziendale, tradizionalmente impiegata per gestire i processi amministrativi e manageriali.
Si tratta di computer, software, reti e comunicazioni, che costituiscono le basi dati e la sicurezza informatica, oltre ovviamente alla conoscenza delle problematiche gestionali.
Il mondo OT è più complesso e variegato in quanto comprende la gestione e il controllo di tutta la tecnologia impiegata per la produzione, la movimentazione aziendale e la distribuzione.
Le occasioni di interazione erano rare e limitate per lo più ad alcune occasioni di manutenzione o di fermo guasti.
Oggi, lo sviluppo rapido dei sistemi informatici e delle comunicazioni sta creando sui sistemi di produzione un effetto analogo a quello realizzato dall’introduzione dello smartphone sul mercato del consumo.
Stiamo arrivando alla convergenza di diversi canali di consumo in un unico strumento.
L’applicazione di sistemi di information technology alla operation technology porterà un’aumento dell’efficienza, un abbassamento dei costi e un aumento della competitività generale.
Insomma, l’azienda si trasforma in un vero e proprio ecosistema intelligente lasciando che si crei un rapporto fisiologico e continuo tra le varie risorse umane.
L’azienda come ecosistema intelligente
Questa inevitabile convergenza tra IT e OT è partita già negli anni ’80. L’idea era quella di ottenere prestazioni real-time impiegando tecnologie rese disponibili dall’automazione industriale.
Per questo nella produzione sono stati inseriti man mano sistemi informatici distribuiti per la gestione e il controllo di sistemi fisici e per l’acquisizione di dati.
La parola chiave è diventata connettività. Questi sistemi gestiscono il monitoraggio e il controllo di molti processi e operazioni, dalla distribuzione del gas ed dell’elettricità, al controllo del sistema di trasporti.
In particolare è bene parlare dei sistemi SCADA, che permettono un controllo remoto grazie alla tecnologia di rete, ma non assicurano la acquisizione e trasmissione in real-time dei dati dai vari punti sensibili nel processo di produzione.
Per questo motivo questi sistemi sono stati affiancati con il tempo da sistemi robotici. Ed ecco che mano mano che l’azienda si trasforma in un ecosistema intelligente, i robot iniziano ad essere gli attori del processo produttivo.
Introduzione della robotica in azienda
L’introduzione della robotica avanzata e lo sviluppo di sensori intelligenti in connessione con reti wireless a banda larga stanno permettendo la nascita di “fabbriche intelligenti” capaci ridurre la fault-detection media.
Non solo. Queste “fabbriche di robot” riducono gli sprechi di materiali e componenti, modificando rapidamente le linee di produzione a seconda dell’andamento dei mercati e riducendo i tempi di consegna.
Inoltre le differenze tra le varie risorse umane che lavorano in azienda come OT ed IT si stanno appianando proprio grazie all’utilizzo della tecnologia robotica e delle piattaforme di condivisione dati utilizzate.
La fabbrica diventa un unico ecosistema intelligente, sostenibile ed efficiente. Unica problematica da tenere sotto controllo è la vulnerabilità gli attacchi esterni.
Come funziona questo ecosistema intelligente?
Uno dei principali fattori che spingono verso la convergenza è la sempre maggior informatizzazione e automazione di tutti i processi fisici.
Si stanno ottimizzando tutte le singole funzioni con grande flessibilità, raggiungendo elevati livelli di efficienza. Al contempo produce anche una enorme mole di dati che bisogna gestire. Ecco perché risulta essere un sistema per certi versi vulnerabile.
Come fare quindi a far funzionare questo ecosistema intelligente fino in fondo? Innanzitutto, occorre immagazzinare questi dati in sistemi di storage sicuri.
L’idea è quella di far sì che siano facilmente recuperabili e analizzabili. A questo punto, sorge il problema che questi dati provengono da molte sorgenti eterogenee e sono quindi caratterizzati da formati e standard spesso incompatibili.
I robot analizzeranno i dati aziendali
Serve sviluppare sistemi in grado di integrare e comprendere questa crescente massa di dati al fine di estrarne significati utili a indirizzare i processi decisionali e progettuali.
Occorrono programmi in grado di analizzare tutti i vari input relativi ai processi produttivi rispondendo a richieste specifiche mediante report e dashboard al fine di ottimizzare la supply chain e il magazzino.
Nulla di particolarmente nuovo, ma reso sempre più difficile dalla complessità tecnologica dei prodotti. I mercati moderni sono volubili e la prima necessità per le aziende è reagire con la massima rapidità alle sfide dei competitor.
I robot in questo senso saranno la svolta. Aggiorneranno in tempo reale le informazioni relative all’interazione col mondo esterno, portando marketing, finanza, fornitori e logistica a cooperare attivamente.
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