Enkey Magazine
Sito di informazione tecnologica

Che cosa sono le Super App

We Chat e altri progetti di applicazioni onnicomprensive

Super App

Tutti conosciamo le applicazioni dello smartphone, o di qualsiasi altro device in generale. Forse sappiamo anche che ci sono vari modi di catalogarle. Ma sapete, invece, cosa sono le Super App? Si tratta di un nuovo modo di concepire le applicazioni e tutti i servizi web in generale. Scopriamole insieme.

Che cos’è una Super app

In poche parole, una Super app è un’applicazione grazie alla quale si può fare di tutto. Pensate ad un’applicazione dove chattare, scambiarsi denaro, vendere e comprare beni e servizi. O ancora, un’applicazione dove vedere film in streaming, dove pagare il conto del ristorante e chiamare il taxi.

La Super App è un’applicazione onnicomprensiva. Pensate di non dover scorrere tra decine di icone e dover aprirle e chiuderle ogni volta che ci occorrono. Con le Super App potremmo muoverci liberamente all’interno della stessa applicazione per fare tutto ciò che ci serve.

La prima vera Super App

Qualche accenno di applicazione onnicomprensiva si inizia ad intravedere anche qui, in Occidente, ma non sono davvero onnicomprensive. I cinesi, invece, sanno bene cosa vuol dire non dover aprire mille applicazioni, ma avere tutto ciò che ci occorre in un solo posto.

We Chat
We Chat, l’applicazione onnicomprensiva che per i cinesi è quasi come internet stesso

Stiamo parlando di We Chat, la prima vera Super App. We Chat, di proprietà del colosso Tencent, è diffusa solamente in Cina e conta 1,2 milioni di utenti. Come si può capire dal nome We Chat è nata come una semplice app di messagistica istantanea, ma è in realtà molto di più. Per i cinesi l’applicazione è diventata un po’ come internet stesso.

All’interno di essa ci sono i corrispettivi cinesi di Glovo, Tripadvisor, ApplePay, Google Maps, Uber. Con We Chat gli utenti cinesi possono inviare denaro agli amici, pagare il ristorante, prenotare un posto al cinema, fare shopping online, chiamare un taxi e addirittura inviare agli altri utenti un biglietto da visita digitale.

Provate a prendere lo smartphone di utente cinese. Lo troverete pulito con pochissime applicazioni. D’altronde su We Chat c’è tutto quello di cui hanno bisogno.

I primi tentativi occidentali di applicazioni onnicomprensive

In occidente siamo arrivati dopo in fatto di applicazioni onnicomprensive, ma si iniziano ad intravedere i primi tentativi di applicazioni onnicomprensive. Provate ad immaginare chi ci sta provando? Zuckerberg, ovviamente!

Facebook
Zuckerberg e l’idea di Facebook come applicazione onnicomprensiva

Ormai sono passati due anni da quando aveva annunciato l’intenzione di unire tutte le sue piattaforme sotto un’unica applicazione, una Super App, appunto.

Facebook, Instagram, Whatsapp e Messenger insieme in un unico grande social. Certo si tratta solo di applicazione social e di messagistica. Molto lontano dal concetto cinese di Super App, che spazia dal messaggiare al chiamare il taxi.

Eppure poco dopo ecco aggiungersi Facebook Pay, strumento per effettuare pagamenti disponibile, per ora, solo in alcuni paesi. Ecco, quindi, il secondo passo di Zuckerberg verso la Super App. Secondo indiscrezioni, inoltre, proprio il re dei social sta studiando We Chat, per “rubarne” i segreti. Staremo a vedere che direzione prenderà la grande famiglia Facebook, che sta muovendo i primi passi verso il mondo delle Super app.

Il progetto di PayPal

Facebook non è l’unico a voler tentare nell’impresa. Insieme a lui si affaccia su questo mondo delle Super App anche Paypal. Il progetto di PayPal è davvero ambizioso. Attualmente PayPal è una delle più famose piattaforme per effettuare pagamenti, ma l’applicazione onnicomprensiva immaginata permetterà anche di fare shopping online, di gestire il budget, di fare investimenti, di acquistare criptovalute e molto altro ancora.

Paypal Super App
L’ambizioso progetto di PayPal

Come spiega Schulman, il Ceo di PayPal: “L’obiettivo di una Super App è di prendere tutte queste applicazioni separate e connetterle all’interno di un unico ecosistema, dove sia possibile controllare e ottimizzare tutti i dati e le informazioni che circolano al suo interno.

In questo modo, si avrà una piattaforma comune e dei dati comuni che consentiranno gli strumenti di machine learning di fornire raccomandazioni personalizzate agli utenti”.

This post is also available in: English

Potrebbe piacerti anche