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Bisogna puntare tutto sulle nuove generazioni, affinché ci sia un futuro per l’umanità. Per cambiare ci vuole consapevolezza. Ma come si accresce la consapevolezza nelle nuove generazioni? L’Onu ha deciso di farlo con un videogioco. Si chiama Reset Earth e serve per far conoscere ai ragazzi i problemi ambientali del pianeta.
Un solo ozono. Un solo pianeta. Una sola chance.
Corre l’anno 2084. Knox, Sagan e Terran sono i tre protagonisti del videogioco.
“Segui i tre teenagers nella loro corso contro il tempo e viaggia attraverso di esso per trovare una soluzione per GROW, una malattia che si sta diffondendo sul pianeta e che ha ridotto l’aspettativa di vita al di sotto dei trent’anni.
Il loro viaggio li riporta indietro nel tempo, alla ricerca della causa della malattia, impara l’importanza dello strato d’ozono e l’impatto che ha un’azione collaborativa per una causa comune”.
Questo è l’incipit del videogioco e di tutto il progetto, che si basa su una campagna di sensibilizzazione sulle problematiche relative al buco dell’ozono. Una campagna di sensibilizzazione indirizzata ai più giovani. E per arrivare a loro si utilizza il loro linguaggio, in questo caso i videogiochi.
Quello che abbiamo è “un solo ozono. Un solo pianeta. Una sola chance” di cambiare le cose.
Reset Earth: il progetto
Reset Earth non è solo il nome del videogioco, ma dell’intero progetto promosso dall’Organizzazione delle Nazioni Uniti, per avvicinare ai giovani a un problema sensibile come quello del buco dell’ozono.
Il progetto è stato ufficialmente lanciato lo scorso 24 gennaio, in occasione della terza edizione della giornata internazionale dell’Istruzione.
Reset Earth è un progetto articolato e destinato a durare nel tempo. Al momento del lancio è stato rilasciato un cortometraggio, dal titolo “Reset Earth: One Zone, One Planet, One Chance”. Il cortometraggio è disponibile su YouTube.
Dal 10 febbraio è disponibile anche il videogioco mobile omonimo, scaricabile su Android e iOS.
“Reset Earth porta speranza alla generazione Z mostrando loro quanto è stato realizzato dopo che il mondo si è unito insieme nel 1985, alla Convenzione di Vienna, per affrontare la crisi dell’ozono”.
Reset Earth: il videogioco
Reset Earth è un videogioco dalla grafica fumettistica, in single player, pensato per un pubblico di videogiocatori dai 10 ai 15 anni. È disponibile per il download sugli store Android e iOS.
Come dicevamo prima il videogioco è ambientato nel 2084 e i protagonisti sono tre ragazzi che cercano una soluzione per GROW, la malattia che sta dilagando sul pianeta.
Il protagonista del videogioco si fa così carico del peso di tutto il mondo. E il viaggio che affronterà il videogioco non sarà solo ludico ma anche emotivo. Portando, così, i ragazzi a riflettere su problematiche più attuali che mai.
“La protezione dello strato di ozono non può essere considerato un problema del passato. Deve essere uno sforzo continuo da parte nostra e delle generazioni future”, spiega Megumi Seki, ingegnera a capo del Segretariato sull’ozono dell’Unep, la divisione dell’Onu sui programmi ambientali.
“Se i nostri figli vengono a conoscenza delle tristi conseguenze di uno strato di ozono rovinato attraverso un videogioco, saranno consapevoli della sua importanza e lo proteggeranno”.
I tre protagonisti fuori dal videogioco
Come dicevamo Reset Earth non è solo un videogioco. I tre protagonisti li possiamo incontrare anche al di fuori di esso. Sono sempre i tre teenagers, infatti, della web serie omonima e dell’intero programma di comunicazione e sensibilizzazione, promosso sulla piattaforma online.
Con il programma Reset Earth, promosso dall’Onu, si vuole accrescere la consapevolezza nei giovani che il mondo necessita di un cambiamento. E anche per far accrescere in loro la consapevolezza che la differenza la si può fare solo uniti con un unico obiettivo comune.
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