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Sapete quali sono le app gratuite di messaggistica più scaricate del momento? Signal e Telegram, che dopo l’aggiornamento della privacy di Whatapp sono diventate le preferite dagli utenti App Store e Play Store. Vediamo insieme perché.
Signal: la fuga da WhatsApp
Whats app aggiorna le sue impostazioni privacy ed ecco che gli utenti migrano su altre app più sicure.
Un severo autogol da parte della casa madre Facebook causato da un errore di comunicazione, che secondo molto viola anche le norme sulla privacy per mancata trasparenza.
Ecco che la notizia gira e milioni di utenti passano ad utilizzare Signal o Telegram, spaventati da un ulteriore invasione della privacy. Perché proprio queste due app in primis? Perché garantiscono agli utenti di scambiarsi messaggi, file e molto altro senza doversi preoccupare di essere registrati.
Qual è la migliore app per privacy e sicurezza?
Tra queste due qual è l’app migliore per privacy e sicurezza? In comune hanno la forma, ovvero sono app di chat che offrono crittografia end-to-end (da sempre non come Whats app che ha inserito questa opzione solo da qualche anno).
La crittografia end-to-end è più sicura perché garantisce che le comunicazioni rimangano circoscritte ai soli utenti della chat. Inoltre, una volta effettuato il backup della chat sul proprio cloud o drive si potrà mantenere il contenuto segreto li e cancellare la conversazione.
C’è di più. Signal e Telegram permetto la trasmissione di file di grandi dimensioni, anche non in formato pdf, e danno la possibilità agli utenti di scambiarsi somme di denaro.
Signal, crittografia open source
Partiamo con il definire i pro di questa applicazione. Signal è ampiamente considerata l’app più rispettosa della privacy.
Principalmente perché la sua crittografia è end-to-end per ogni chat, ogni messaggio, ogni chiamata. Ciò significa – come abbiamo spiegato prima – che possono essere lette o ascoltate solo dai destinatari previsti.
Non a caso lo slogan dell’app è “La privacy non è una modalità opzionale — è solo il modo in cui Signal funziona”.
Inoltre, questa applicazione permette di confermare che il server funziona correttamente e che stai comunicando con la persona giusta usando dei numeri di sicurezza.
Un tipo di crittografia end-to-end open source, considerata una best practice tra i professionisti della sicurezza informatica. Questo vuol dire che il codice può essere esaminato qui su GitHub per individuare eventuali difetti, backdoor e che è verificato dai ricercatori.
Signal ha app per Android, iPhone, iPad, Mac, Windows e Linux e funzionalità attente alla privacy come i messaggi che si autodistruggono, se impostato il timer.
Non solo, l’app ha aggiunto una serie di funzionalità user-friendly, inclusa la chat video di gruppo per un massimo di 8 partecipanti.
Ha anche qualche contro. Anche se sta avendo un boom di iscrizioni, non è così ampiamente adottato come WhatsApp e iMessage. Per scaricarlo è necessario il passaparola di tutti per farlo usare anche ad amici, parenti e colleghi.
Ad ogni modo forse è ora che si inizino a spostare le conversazioni, soprattutto quelle di lavoro, su Signal o su Telegram (di cui parleremo nel prossimo paragrafo) perché offrono maggiori possibilità e sono più sicuri.
Telegram: pro e contro come Signal
Come Signal anche Telegram sta spopolando tra i servizi di messaggistica alternativi a Whats app. Anche questa app ha i suoi i pro e i suoi contro che vale la pena di analizzare.
Telegram supporta fino al 200.000 membri in gruppo. Questo è il motivo per cui è stata l’app di riferimento per i manifestanti a Hong Kong, Iran e Bielorussia.
Tra i suoi pro ha il fatto di avere caratteristiche uniche, come l’ordinamento dei contatti in base a quando sono stati visti l’ultima volta.
Purtroppo è spesso criticato per aver pubblicato solo parti selezionate del suo codice per la revisione pubblica. In sostanza ha una crittografia end-to-end più debole di Signal. Nonostante ciò il portavoce di Telegram – Mike Ravdonikas – ha affermato che la crittografia e l’API dell’applicazione sono completamente documentate e aperte alla revisione da parte degli esperti di sicurezza.
Tuttavia, il codice per il server back-end dell’app non è pubblico. Una pagina di supporto afferma che tutto il codice “verrà rilasciato alla fine”. Quindi anche su Telegram, come su Facebook Messenger, la crittografia end to end non è di default, ma deve essere attivata trasformando le chat in chat segrete.
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