Sembra incredibile pensarlo oggi, ma solamente trentasei anni fa Internet non esisteva. Trentacinque anni fa ci fu il primo Ping nel bel paese. Trentacinque anni fa l’Italia si collegò ad Internet. Quanta strada abbiamo fatto in questi anni. Scopriamo insieme la storia che portò all’avvento di Internet in Italia.
Il primo Ping Italiano
Siamo al Cnuce, il Centro Nazionale Universitario per il Calcolo Elettronico, del Cnr di Pisa. Siamo nel 1986, esattamente il 30 aprile. C’è un gran trambusto al centro universitario perché quella di oggi sarà una giornata che farà la storia.
Il primo Ping italiano partì da lì quel giorno e raggiunse la Pennsylvania, a 7000 chilometri di distanza, in un istante. Oggi è normale raggiungere l’altra parte del mondo in un’istante, ma all’epoca era un evento straordinario.
“Sulle grandi storie c’è sempre voglia di conoscere il primo passo. È un po’ come con il mito di Prometeo”. – Stefano Trumpy, l’allora direttore del Cnuce.
Dall’altra parte in Pennsylvania c’era un gruppo di scienziati, il cui obiettivo era quello di mettersi in contatto con i colleghi italiani attraverso il servizio di posta elettronica. Esattamente lo stesso obiettivo dei colleghi italiani.
L’America aveva, però, già festeggiato il suo primo Ping parecchi anni prima. Nel 1969 c’era stato il primo collegamento tra due calcolatori. Ma qui si parlava di attraversare l’oceano intero, fino al vecchio continente.
L’avvento di Internet
Quelli erano gli anni dell’avvento di Internet, che però, all’epoca, non si chiamava Internet.
Il suo nome, negli anni ’80 era Arpanet (Advanced Research Project Agency NETwork). La rete fu realizzata dall’allora DARPA (l’agenzia del dipartimento di difesa degli Stati Uniti). Il suo scopo era quello di creare una tecnologia per la difesa militare.
Internet nacque come strumento di comunicazione militare e di difesa degli Stati Uniti in piena Guerra Fredda. Probabilmente all’epoca nessuno pensava che sarebbe diventata una rete che collega il mondo intero.
Arpanet divenne Internet solamente nei primissimi anni ’90, dopo che un tale Tim Berners Lee inventò il World Wide Web.
Internet in Italia
Ma torniamo in Italia, a Pisa, nel 1986. A quel tempo all’università c’erano Stefano Trumpy, direttore del Cnuce, Luciano Lenzini, scienziato e “architetto” del progetto per connettere l’Italia ad internet, Antonio Blasco Bonito e Marco Sommani.
Sono questi i nomi di coloro che hanno portato la rete internet in Italia. Allora collegarsi era complicato, perché non esisteva ancora una vera “rete”.
Per il progetto gli scienziati si sono appoggiati alla rete satellitare atlantica Satnet.
Il successo Europeo e la nascita del dominio .it
Quello fu un successo non solo italiano, ma europeo. In pochi, pochissimi, erano già riusciti a connettersi alla primordiale rete globale. Prima di noi solamente l’Inghilterra, la Norvegia e la Germania.
L’anno successivo al primo Ping italiano fu registrato il primo dominio .it. La richiesta fu fatta il 23 dicembre del 1987 e il dominio divenne attivo il 1° gennaio del 1988. Il nome registrato era cnuce.cnr.it.
Fu il primo nome del registro dei nomi internet italiani, registro tutt’oggi gestito dal Cnr di Pisa. Oggi, trentacinque anni dopo l’avvento di Intenet in Italia, il registro conta 3 milioni e 400 mila domini .it.
Nessuno, o quasi, seppe dell’evento
Nonostante quel giorno di trentacinque anni fa fu scritta la storia, nessuno venne a sapere dell’evento. O quasi nessuno. Nel mondo scientifico e tecnologico la notizia fece esultare molti, ma la notizia non uscì dall’ambiente.
E non fu perché nessuno sapeva che cosa fosse Internet, che già era una buona motivazione.
Il motivo principale è che la notizia fu oscurata da un evento di risonanza globale, altrettanto importante, ma in negativo.
Il 26 aprile del 1986, appena 4 giorni prima del primo Ping italiano, ci fu un incidente al reattore della centrale nucleare di Chernobyl. Tutta l’Europa era in tensione per quello che fu il più grave incidente nucleare della storia dell’umanità, e gli scienziati riuscirono a raccontare il loro successo solo molto tempo dopo.
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