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Qualche tempo fa abbiamo parlato di un problema che sta attraversando il mondo delle criptovalute: il mining consuma troppo. Un consumo eccessivo che ormai non è più sostenibile. Perciò o si abbandona definitivamente l’universo delle monete digitali o si trova una soluzione. Ovviamente nessuno vuole abbandonare quel pezzetto di futuro, primo fa tutti chi quel futuro lo ha creato. È così che fa il suo ingresso nel mondo delle criptovalute Chia, una criptovaluta rivoluzionaria, green ed ecosostenibile. Scopiamola insieme.
Non è un mondo green quello delle criptovalute
Chia è stata creata da Bram Cohen, il papà del BitTorrent, quindi parliamo di una persona che ha fatto del “criptaggio” un modello di vita. Il Bitcoin, la criptovaluta per eccellenza, quella che da sola regola il mercato delle monete digitali, da sola consuma tanto quanto l’intero stato dell’Argentina.
Il 2021 ha visto un’impennata del mercato delle criptovalute. Primo fra tutti proprio il Bitcoin, che, ad Aprile, ha superato i 64.000 dollari. Ma anche le altre rivali non sono andate male, come Ethereum, che nel corso dello stesso mese ha superato i 4000 dollari.
Non si contano quasi più le criptovalute esistenti. Si stima che al momento ce ne siano circa 5000 in circolazione. Una cosa hanno in comune: tutte consumano troppo. La loro recente scalata alla vetta rischia di finire con un crollo precipitoso.
Le criptovalute hanno gli occhi puntato addosso perché le pratiche ad esse legate, primo fra tutti il mining, non sono affatto ecosostenibili.
Chia, la criptovaluta green
In questo scenario, dove il futuro per le criptovalute è estremamente incerto, Chia si è fatta notare sin da subito, soprattutto per il fatto di essersi presentata come la “criptovaluta green”.
“Noi crediamo le criptovalute debbano essere più facili da utilizzare della moneta reale, più difficile da perdere, e praticamente impossibile da rubare. Chiunque voglia dovrebbe essere in grado di coltivarla senza l’ausilio di single-use hardware o di bollette dell’elettricità esorbitanti”.
Questa nuova criptomoneta promette di risolvere tutti i problemi creati dalle precedenti. Nonostante Bitcoin assicuri che le proprie “miniere” utilizzano energie rinnovabili, il più spesso possibile, non tutti credono che ciò sia vero. In realtà la maggior parte delle miniere di Bitcoin si trovano, al momento, in Cina, dove il costo dell’elettricità è più basso. Ed è difficile credere che stiano sfruttando energie rinnovabili, giacché le centrali a carbone generano energia elettrica molto più economica.
Tuttavia, questo non sarà più un problema, perché Chia non ha bisogno del mining. Questa criptovaluta non si minerà, ma si coltiverà.
Come si coltiva Chia?
Tutte le criptovalute esistenti al momento si basano sul metodo del mining, utilizzato per la prima volta dal Bitcoin.
Il mining utilizza potenti computer per risolvere complessi puzzle matematici e sbloccare i token per le criptomonete.
Questo sistema è chiamato “Prova di lavoro”, ma non viene utilizzato da Chia, che, invece, utilizza un sistema chiamato “Prova di spazio e tempo” (proof of space-time).
Chia non viene minata, ma coltivata. Per coltivare Chia abbiamo bisogno di diversi dischi rigidi vuoti, dove ospitare un certo numero di blocchi (plot).
L’utente “semina” lo spazio libero sugli hard disk e sulle SSD, andando a memorizzare una serie di numeri crittografati. Ogni collezione di numeri crittografati è un “appezzamento di terreno”. Ad appezzamento completato il “TimeLord”, il server dedicato alla verifica degli appezzamenti, premia l’utente con una catena della blockchain e gli consente di accedere alla catena successiva.
Abbiamo appena coltivato la nostra prima Chia.
Gli utenti possono tornare a competere
Il Bitcoin così come le altre criptovalute hanno trovato spazio inizialmente tra i normali utenti domestici. Nonostante minarli richiedesse un hardware molto potente e un conseguente dispendio non solo di energia elettrica, ma anche di materiali, per molti ne valeva la pena.
Con il passare del tempo, però, gli utenti domestici non sono più stati in grado di competere con le grandi fabbriche di Bitcoin, dove si minava senza sosta. Gli utenti domestici sono diventati sempre di meno e sempre più scettici nel tentare.
Con Chia, però, possono trovare una rivalsa e tornare a competere.
Tutti dovrebbero avere il diritto di minare. Lo dice il sito di Chia, anche se, in questo caso, non si tratta di minare, ma di coltivare. E, a tal proposito, gli utenti non vengono chiamati minatori, ma contadini.
Vantaggi e svantaggi di Chia
Chia è molto più green, perché richiede un consumo di gran lunga inferiore di energia elettrica rispetto al mining. È anche molto più semplice, sicuro e accessibile a chiunque.
Tuttavia, c’è sempre il rovescio della medaglia. Chia è da pochissimo sul mercato delle criptovalute, ma ha già causato molti problemi al mercato degli hard disk e delle SSD. La domanda di questo tipo di prodotto è aumentata di molto (in alcuni paesi asiatici è, addirittura, raddoppiata) e i produttori non riescono a soddisfare la domanda. Inoltre, anche i prezzi stanno aumentando.
Ma c’è un ulteriore problema che i produttori devono risolvere. Non possono più garantire le garanzie sui loro prodotti. La coltivazione di Chia, infatti, ha portato a un crollo della vita dei dischi rigidi fino a pochi mesi, quando, in realtà, potrebbero durare decenni.
Le case produttrici si vedono costrette ad annullare le loro garanzie, ma non solo. Una vita così breve di questo materiale hardware porterà a un aumento vertiginoso dei rifiuti elettronici, che già ora sono un problema.
Questa nuova criptovaluta promette di essere green e rivoluzionaria, ma è ancora tutto da vedere. Mentre si cerca di abbattere il problema del consumo di energia elettrica, nuovi problemi sorgono. Porterà più vantaggi o svantaggi?
Approfondimenti
Se avete il piacere di approfondire il discorso non possiamo che presentarvi il canale YouTube di Amerigo Russo, il suo canale conta già migliaia di iscritti ed è i suoi video sono vere e proprie guide che vi porteranno a conoscere pregi e difetti di questa rivoluzionaria criptomoneta.
– Canale YouTube di Amerigo Russo
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