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Allerta terremoti; due parole che, ancora oggi, fanno venire la pelle d’oca a chi le legge. L’Italia è notoriamente zona sismica e ha dovuto spesso fare i conti con terremoti anche di grande intensità. Soprattutto nell’ultimo ventennio; basti pensare al disastro di Amatrice e Norcia nel 2016, o dei terremoti che hanno sconfitto l’Abruzzo e l’Emilia Romagna.
In tutto il mondo sono moltissimi gli eventi di natura sismica. Spesso, purtroppo, le conseguenze vanno ben oltre un semplice spavento, con danni alle infrastrutture, ferimenti e, nei casi peggiori, perdite di vite umane. Ecco perché diventa fondamentale disporre di strumenti di allerta terremoti rapidi e tempestivi.
In questo senso, Google l’anno prossimo lancerà un’app davvero rivoluzionaria. Chi dispone di uno smartphone Android potrà monitorare in tempo reale l’attività sismica dell’area in cui si trova. Ma cos’è e come funziona e cosa possiamo aspettarci da questa app di allerta terremoti? Scopriamo insieme le sue caratteristiche.
Android Earthquake Alerts, così lo smartphone diventa un sismografo
Il nome dell’applicazione è Android Earthquake Alerts. E infatti, almeno nelle intenzioni del colosso di Mountain View, le sue funzionalità dovrebbero essere limitate ai soli dispositivi Android.
Non si tratta di un bacino di pubblico così irrilevante. Secondo le ultime stime, infatti, gli smartphone Android attualmente in funzione sono oltre tre miliardi. L’app, che è in fase di sviluppo nei Google Labs, analizzerà i dati raccolti da ciascuno di essi per avere un tracciato il più ampio possibile delle attività sismiche in ogni parte del mondo.
Naturalmente, Android Earthquake Alerts non è certo la prima app concepita per l’allerta terremoti. A tutt’oggi esistono diverse soluzioni che gli utenti possono scaricare per essere sempre aggiornati in tempo reale. L’app di Google, però, ha un obiettivo ancora più ambizioso.
Come vedremo, Android Earthquake Alerts utilizza l’accelerometro dei telefonini (lo stesso usato ad esempio dalle app contapassi) per monitorare in modo costante eventuali movimenti sismici. L’insieme dei telefoni di tutti gli utenti diventa così un sismografo in grado di rilevare anche piccoli disturbi alle falde terrestri. E diramare prontamente un’allerta terremoti.
Da qui la particolarità di questa app, che fa del lavoro di squadra il suo asso nella manica. La rete di dispositivi Android, trasformata in un osservatorio sismico internazionale, permetterà di intercettare eventuali scosse e battere sul tempo i terremoti.
Come funziona l’app di allerta terremoti di Google
Earthquake Alerts arriverà ufficialmente con un aggiornamento Android solo l’anno prossimo, nel 2022. Tuttavia, la versione beta dell’app è già in fase di test in diverse aree del mondo; Stati Uniti, Filippine, Nuova Zelanda, Turchia e Grecia solo per citarne alcune.
L’aspetto più interessante è che Earthquake Alerts attiverà le notifiche già alle prime onde primarie. In questo modo sarà possibile prendere i provvedimenti necessari a garantire la messa in sicurezza prima che le scosse aumentino di intensità. L’obiettivo è quello di evitare il maggior numero di rischi connessi alle onde sismiche di categoria S, o trasversali. Queste ultime sono le più devastanti e pericolose, in quanto la loro forza distruttiva è immensamente superiore alle onde P.
Come abbiamo visto, per dare l’allerta terremoti la nuova app utilizzerà le notifiche del cellulare. Queste notifiche comprendono, oltre al livello di criticità, anche tutta una serie di suggerimenti per la sicurezza. Ad esempio indicheranno vie di fuga con l’ausilio delle mappe, ma anche esempi visivi su come cercare rifugio.
Chi teme di vedere compromessa la propria privacy, poi, potrà dormire sonni tranquilli. L’app di allerta terremoti di Google raccoglie infatti i dati in forma assolutamente anonima. Inoltre le notifiche possono essere disattivate semplicemente accedendo alle impostazioni del telefono.
E’ inoltre molto probabile che l’app, al momento del suo lancio ufficiale, sarà collegata a filo diretto con gli organi di sicurezza e primo soccorso (Protezione Civile, numeri di emergenza ecc). Insomma, la tecnologia ci consentirà di contribuire a una vera e propria task force antisismica collettiva, di cui il mondo non ha mai avuto tanto bisogno.
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