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Immaginate di dovervi scattare una fotografia con il vostro smartphone e di vedere uscire da esso un piccolissimo drone che si alza e vi regala una bellissima foto panoramica. È l’idea di Vivo e del suo smartphone con drone incorporato. Al momento si tratta solo di un brevetto depositato dall’azienda cinese, ma è unico nel suo genere.
Il brevetto del primo smartphone con drone incorporato
Il brevetto risale allo scorso Dicembre 2020, ma solo nelle ultime due settimane la notizia sta facendo il giro del mondo, dopo che qualche indiscrezione a riguardo è riuscita a trapelare.
Vivo è una compagnia cinese di smartphone che ha deciso di fare dell’innovazione il suo punto forte. I droni con fotocamere incorporate non sono una novità, così come non è una novità che, oramai, quasi tutti imprimono i propri ricordi grazie allo smartphone, anziché optare per una fotocamera tradizionale.
Ma se unissimo queste due cose, che di per sé non hanno nulla di nuovo e sorprendente? Probabilmente sarà questo quello che avranno pensato.
Come dicevamo, al momento si tratta solo di un brevetto, ma se si riuscisse a realizzare sarebbe senza dubbio una novità sorprendente ed il primo smartphone con drone incorporato in assoluto.
Il brevetto è stato depositato, come dicevamo, lo scorso dicembre, al WIPO, l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale, con il nome di “Smartphone with Flying Camera”, letteralmente Smartphone con fotocamera volante.
Come dovrebbe apparire lo smartphone Vivo
Da quello che siamo riusciti ad apprendere, sul documento depositato al WIPO, è descritto quello che a prima vista sembrerebbe un normalissimo smartphone di ultima generazione.
La “fotocamera volante”, invece, altro non sarebbe che un mini quadricottero con due fotocamere incorporate. Questa si potrebbe estrarre da uno dei lati dello smartphone.
In realtà esistono già innumerevoli droni facilmente comandabili con lo smartphone, tramite una semplice applicazione. La vera particolarità di questo smartphone con drone incorporato, però, è la grandezza di quest’ultimo. Il drone deve essere talmente piccolo e fino da poter essere infilato all’interno dello smartphone. Se Vivo è davvero in grado di realizzarlo sarebbe sorprendente.
Il quadricottero dello smartphone con drone incorporato
Il quadricottero di questo smartphone con drone incorporato, o come lo chiamano in casa Vivo la “Fotocamera volante”, viene descritto nel documento depositato al WIPO.
Si tratterebbe di un mini drone con quattro eliche e due fotocamere incorporate: una che guarda verso l’alto, posizionata nello stesso senso delle eliche, mentre l’altra verrebbe posizionata su uno dei bordi laterali.
Come è riportato nel brevetto, inoltre, Vivo vorrebbe introdurre almeno un’altra, se non due, fotocamere. Ma dalle indiscrezioni non è emerso dove Vivo stia pensando di posizionarle.
Sul drone sarebbero posizionati, inoltre, tre sensori ad infrarossi per la prossimità. Non è, invece, emerso come Vivo voglia garantire la stabilità del drone in volo e la connessione con lo smartphone. Ma è molto probabile che, sul mini quadricottero, vengano montati anche un giroscopio e un accelerometro e una connessione tramite Bluetooth o WiFi.
Ovviamente, a concludere il tutto, questo microscopico drone dovrebbe ospitare anche una batteria, per garantirne una minima autonomia.
Quello che, invece, non è riportato sul brevetto depositato è come si comanderà il mini drone. Ma, indubbiamente, Vivo penserà ad un’apposita app per controllarlo dallo smartphone.
Possibili problemi nella realizzazione dello smartphone con drone incorporato
Ora, come abbiamo detto, pur essendo al livello teorico il primo smartphone con drone incorporato mai brevettato, questo non è stato realmente realizzato. Ma davvero Vivo sarebbe in grado di realizzarlo?
Questo tipo di device potrebbe avere diversi problemi, sui quali, d’altronde, gli acquirenti potrebbero chiudere un occhio, visto che avranno tra le mani un pezzo unico nel suo genere.
Il primo problema è, ovviamente, la realizzazione di un drone tanto piccolo da essere inserito all’interno di uno smartphone. Non è impossibile da realizzare, ma, forse, i costi di un device di questo tipo sarebbero troppo elevati per il grande pubblico.
Il secondo problema è la batteria dello smartphone stesso. Ipotizzando che il drone, spesso appena un paio di millimetri venga inserito all’interno dello smartphone attraverso un’apposita apertura laterale, occupando, così, circa metà dello spazio del telefono. Con la restante metà potremo avere uno smartphone abbastanza performante e con una batteria decente?
Se Vivo riuscisse a risolvere questi problemi, quello del prezzo, alla fine, passerebbe in secondo piano, perché sarebbero in molti ad agognare un gioiellino unico nel suo genere. Ma riuscirà a far diventare realtà il brevetto del primo smartphone con drone incorporato?
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