Il Sole vibra, si scuote. La sua superficie di plasma liquido è increspata dalle onde e dai vortici. Non smettiamo mai di imparare. Di scoprire cose nuove. La nostra stella splendente ci regala sempre qualche nuova sorpresa, se continuiamo ad osservarla. Le vibrazioni del Sole sono solo una delle ultimissime scoperte sulla nostra Stella. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
L’osservazione del Sole
Il sole è la nostra stella. Da sempre ammirata e venerata da tutti i popoli. Anche i popoli più antichi avevano capito il suo ruolo cruciale nella nostra esistenza. Il sole è vita.
Pensiamo di conoscerlo. È lì alto e ardente nel cielo. Tutti i giorni sorge e tutte le sere tramonta. Sonde, satelliti e strumentazioni di ogni tipo lo osservano senza sosta da decenni. Eppure non smettiamo mai di scoprire cose nuove.
Tra i tanti scienziati e astrofisici che ogni giorno “osservano” incessantemente e instancabilmente il Sole, ci sono i ricercatori del Max Planck Institute for Solar System Research. Proprio un gruppo di fisici solari del Max Planck Institute, guidati da Laurent Gizon, sono gli autori della scoperta pubblicata su Astronomy and Astrophysics: il sole vibra!
Le vibrazioni del Sole osservate dai fisici solari
Il sole compie numerosi movimenti: suona, vibra, si scuote, si agita, si increspa. Molti movimenti li avevamo già osservati in passato e li abbiamo già accuratamente studiati.
Tuttavia il tipo di vibrazioni scoperte dal team del Max Planck sono completamente nuove e non erano mai state osservate prima d’ora.
Queste vibrazioni hanno periodi molto lunghi, paragonabili al ciclo completo di rotazione della stella. Inoltre, sembra che esse coinvolgono la superficie solare nella sua interezza.
Le vibrazioni osservate appaiono come dei grandi vortici solari che ruotano ad una velocità di circa cinque chilometri all’ora.
Tale vibrazioni creano onde gigantesche che muovono e spostano il materiale liquido sulla superficie del Sole. Esse producono anche un particolare suono.
Tali osservazioni sono state rese possibili grazie alla sonda della NASA Solar Dynamics Observatory. Inoltre, la mole di dati raccolta per essere poi studiata dai ricercatori è enorme e comprende un periodo di tempo di circa dieci anni.
Perché il Sole vibra
Dopo aver studiato attentamente i dati raccolti ed essersi aiutati con simulazioni grafiche, i fisici solari sono giunti alla conclusione che, tali vibrazioni, sono il risultato di una rotazione disomogenea del Sole.
Il Sole non è un corpo solido e uniforme come la Terra, ma è un corpo gassoso e, perciò, si muove con velocità diverse all’Equatore rispetto che ai Poli.
Un tipo diverso di vibrazione del Sole è noto già dagli anni ’60. Sono della durata di circa cinque minuti ed emettono un suono simile a una campana che vibra. A produrle sono le correnti di plasma che si muovono sulla superficie.
Grazie all’osservazione delle correnti di plasma e delle vibrazioni del Sole è stato possibile mappare la rotazione del Sole. Tuttavia, non erano ancora mai state viste vibrazioni così lunghe come quelle in questione. Anche se erano state da tempo teorizzate.
Le vibrazioni di lungo periodo del Sole
Era stato predetto che il Sole dovesse avere periodi di vibrazioni molto più lunghi di quelli fino ad ora osservati, perciò la scoperta del Max Planck Institute è stata un successo nel mondo dell’astrofisica.
“Le vibrazioni di lungo periodo dipendono dalla rotazione del Sole. Ma per identificarle è stato necessario misurare i movimenti orizzontali sulla superficie della nostra stella per molti anni”, spiega Gizon.
“I modelli computazionali ci hanno consentito di vedere all’interno del Sole e di formulare ipotesi consistenti sulla struttura tridimensionale delle vibrazioni.
Scoprire e studiare un nuovo tipo di vibrazione solare è di grandissimo interesse, perché ci consente di formulare deduzioni su proprietà complesse e poco note della nostra stella”, conclude Kiran Jain, del National Solar Observatory.
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