La caccia al selfie perfetto è ormai una vera e propria moda. Ormai tutti desiderano immortalarsi in autoscatti degni di ammirazione o, quantomeno, di un “like” dei propri followers.
E pensare che, fino a pochi anni fa, il termine “selfie” non era nemmeno contemplato nel linguaggio comune. Esso compare per la prima volta nel 2002, in un notiziario australiano online. Ma dobbiamo attendere fino al 2012 per assistere al boom del suo utilizzo, grazie anche al parallelo sviluppo delle fotocamere integrate negli smartphone. Tanto che, nel 2013, è stato introdotto nell’Oxford English Dictionary, che lo scelse come “parola dell’anno”.
Da allora, il selfie ne ha fatta di strada. Avere foto accattivanti non è più solo questione di vanità o divertimento. Il selfie giusto può infatti aiutarci ad avere successo all’interno dei canali social, a seconda dell’utilizzo che vogliamo farne.
Per esempio, su Facebook possiamo permetterci foto più casual e naturali, visto che il canale è pensato per contatti informali tra amici.
Per Instagram, se si usano le proprie foto a fini commerciali come influencer, sarà necessario studiare immagini in linea con il target di riferimento a cui ci si rivolge.
Linkedin, invece, è una vetrina sul mondo del lavoro e richiede quindi foto più professionali.
Gli attrezzi del mestiere
Inizialmente, sarà necessario procurarci tutto l’occorrente per immortalare il selfie perfetto.
Avere uno smartphone di ultima generazione naturalmente agevola il compito, in quanto i modelli più recenti possiedono caratteristiche molto avanzate per la gestione delle foto. Per esempio, il telefono Leitz Phone 1 ha un obiettivo di risoluzione di 20 MP e ben sette lenti, un apertura del focale di f/1.9 e fotocamera frontale con risoluzione di 12,6 MP.
È utile anche avere la funzione di autofocus ed esposizione automatica per immagini più nitide.
Infine, se amiamo i ritocchini ed i filtri, è possibile procurarsi delle applicazioni per il fotoritocco, come Adobe Photoshop.
Questione di luce
Ora che è tutto pronto, possiamo cominciare ad occuparci dell’ambientazione della nostra foto.
Senza ombra di dubbio la luce è un fattore fondamentale per garantirne la buona riuscita. La migliore è quella naturale, perché fa meglio risaltare i colori della pelle e degli occhi. Potremmo così posizionarci lateralmente ad una finestra o all’aperto, con il sole alle spalle (magari coperto dalla nostra sagoma, per evitare bagliori). La golden hour, ovvero il momento del tramonto, è l’ideale per un autoscatto caldo e morbido.
Se invece non abbiamo la possibilità di sfruttare una fonte di luce naturale, sarebbe meglio optare per un’illuminazione non troppo forte. Può andare bene una lampada con la luce che arriva di lato, in modo da mettere in risalto una parte del viso. Il flash andrebbe comunque evitato, in quanto satura i colori e crea una effetto innaturale. Meglio una luce tenue ma diffusa e uniforme.
Occhio alla postura
Un altro aspetto da valutare è la nostra figura. È importante non apparire eccessivamente rigidi, ma piacevolmente rilassati. Lo sguardo deve puntare alla fotocamera e il viso va posizionato in modo da essere interamente illuminato.
Pieghiamo di poco la testa e allunghiamo un po’ il collo, sporgendo in fuori fronte e mento. Questo ci permetterà di mostrare al meglio i nostri lineamenti, rendendo il volto più affusolato. Un trucchetto è quello di schiudere leggermente le labbra, soffiando appena.
La distanza giusta a cui tenere la fotocamera è quella di un braccio, all’altezza degli occhi (dall’alto verso il basso), leggermente in obliquo.
Pronti allo scatto per un selfie perfetto
Per finire, non ci resta che scegliere la location ideale. Meglio evitare gli sfondi troppo confusi e prediligere colori tenui e pastello, per far risaltare il soggetto.
Ottimi gli sfondi naturali: il verde della natura o il blu del mare contribuiscono senz’altro a rendere più suggestiva la foto.
A questo punto, non ci resta che scattare. Sfoderiamo un bel sorriso o, perlomeno, proviamo a “sorridere con gli occhi”. Et voilà! Il selfie perfetto è servito.