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In questi ultimi anni il digitale sta coinvolgendo numerosi ambiti e attività, inclusa la lettura. Se infatti solo fino al 2014 sembrava improbabile che si affermasse un modo di leggere “tecnologico”, che si differenziasse dal libro cartaceo, ora tale remota possibilità sta diventando reale.
A distinguere la lettura digitale da quella cartacea sono principalmente due formati, che stanno sempre più prendendo piede: l’audiolibro e l’ebook. Il primo è una sorta di podcast, in cui attori e doppiatori famosi leggono le storie. Il secondo è invece la trascrizione su un supporto tecnologico di un volume fisico, con molte più funzionalità.
Ormai sappiamo tutti in cosa consistano grazie alla loro larga diffusione. Dunque è il momento di analizzare qualche dato: veramente la lettura digitale sta rimpiazzando quella fisica? Chi ne usufruisce di più? Quali sono i generi che meglio si prestano all’ascolto anziché alla lettura? Per trovare risposte continuate a leggere: ecco alcuni dati che vi schiariranno le idee.
Lettura digitale: gli audiolibri
Il formato ascoltabile è sempre più amato in tutto il mondo. Così come i podcast, anche gli audiolibri sono seguitissimi ogni giorno. È bene però distinguere tra ascoltatori “occasionali” e “forti”. Secondo i dati Nielsen i primi rappresentano quasi la metà dei lettori, coloro che sporadicamente decidono di sostituire il cartaceo con l’audiolibro. I secondi invece sono già lettori forti, che ascoltano audiobook quasi tutti i giorni e, parimenti, consumato libri cartacei e ebook con grande frequenza.
Tale tendenza è positiva: l’audiolibro infatti è meno impegnativo di quello tradizionale e per questo può portare più persone a conoscere e appassionarsi grazie a fonti di intrattenimento e informazione insieme. E la pandemia non ha fatto altro che aiutare, complice il troppo tempo trascorso in casa. Le ragioni per cui provare questa esperienza sono molteplici: rilassarsi, scoprire nuove modi di fruire la letteratura, leggere mentre si fa altro, approfondire alcune tematiche.
A confermare l’aumento di fruizione di questo formato sono le stesse case editrici: osservando le nuove abitudini dei consumatori decidono di collaborare con piattaforme come Audible o Storytel per far uscire l’audiolibro lo stesso giorno della pubblicazione del libro cartaceo.
I dati specifici
A fruire di audiolibri sono più di 4 milioni di italiani, molti in lingua straniera. Per ascoltare si usa soprattutto lo smartphone. Seguono tablet e PC, poi mp3 e assistenti vocali (sempre più presenti nelle case degli italiani). Le applicazioni più usate sono Audible e Storytel, nonostante moltissimi preferiscano scaricare i file audio gratis da altre piattaforme. Pochi utilizzano il prestito bibliotecario digitale, forse ancora poco conosciuto.
Gli audiolibri sono ascoltati soprattutto in solitaria per una durata media di circa mezz’ora. I più amati sono i libri di narrativa, soprattutto classici e thriller, seguiti dai fantasy. In particolare, la classifica dei titoli più scaricati vede ai primi posti Harry Potter e la pietra filosofale (J.K. Rowling), L’amica geniale (Elena Ferrante), I leoni di Sicilia (Stefania Auci), Il Colibrì (Sandro Veronesi) e Il nome della rosa (Umberto Eco).
Dunque abbiamo una crescita costante grazie a nuove abitudini di consumo culturale, legate alla libertà e alla varietà di contenuto. Con la diffusione degli smartphone e dello streaming e al rinnovato interesse per la produzione audio di qualità gli audiolibri sono sempre più interessanti. Rispetto al 2014, in cui si ascoltava principalmente radio con poco interesse per podcast e audiolibri, ora la percentuale di persone interessate a queste ultime due forme di ascolto sono raddoppiate. La crescita è graduale e prevede un aumento futuro.
Lettura digitale: gli e-book
Anche l’utilizzo di e-book sta aumentando esponenzialmente. Solo nel 2017 si pensava che il mercato digitale, pur crescendo, avrebbe continuato a essere marginale, con bassissime percentuali di pubblicazioni. Certo, si tratta di prodotti nuovi, che devono introdursi tra un pubblico abituato alla carta e forse non troppo tecnologicamente alfabetizzato, ma in questi ultimi anni il trend è stato molto positivo.
Coloro che più amano il digitale sono sicuramente i lettori forti: la percentuale di chi ha letto libri online o ebook negli ultimi 3 mesi aumenta in proporzione al numero di libri presenti in casa. Ciò sembra confermare il fatto che l’ebook non faccia concorrenza al libro cartaceo, ma semplicemente permetta agli appassionati di leggere di più spendendo di meno.
Nonostante tutto, il libro cartaceo, tradizionale, per ora continua ad essere il preferito dei lettori. Eppure la percentuale di italiani che leggono dal display è in lenta ma costante crescita. Si concentrano soprattutto nelle grandi città, in particolare nel nord Italia, e la maggioranza dei lettori, di questo formato (64%), è compresa fra i 15 e i 24 anni.
Differenze tra cartaceo e digitale
La sfida è dura: per scegliere tra editoria digitale e tradizionale bisogna conoscerne pregi e difetti. Il libro di carta non si scarica e non necessita di energia. Inoltre non si rompe e non si rischiano di perdere i dati. Infine, la sensazione tattile che la carta dà al lettore è impagabile e insostituibile da qualsiasi apparecchiatura.
D’altra parte però, anche gli eReader hanno alcuni pregi. Sono molto comodi e pratici, poco ingombranti, soprattutto se devono essere portati con sé durante la giornata o in vacanza. Inoltre possiedono tante funzionalità in più: si possono ingrandire i caratteri e cambiare i font, ricercare il significato di una parola, sottolineare e raccogliere le frasi più importanti.
Infine, il fattore economico non è da trascurare. Nonostante l’acquisto di un eReader rappresenti una spesa molto alta (il prezzo medio si aggira intorno ai 140 euro), i soldi sono presto recuperati grazie al minor prezzo dei libri (circa la metà dei cartacei). Le marche più diffuse di dispositivi sono Kobo e Kindle, ma non dimentichiamo che si possono utilizzare anche smartphone e PC!