Se ormai lavorate principalmente da casa non potete sottovalutare l’illuminazione della stanza in cui lavorate. Vediamo quale sia la migliore per migliorare anche l’ambiente e gli standard del vostro smart working.
Illuminazione a LED
Incominciamo col dire che un’illuminazione a LED stimola la produttività. Tra le altre cose positive del LED c’è il risparmio energetico, sia in bolletta, sia da un punto di vista ecologico.
Più o meno con le lampadine a LED si può risparmiare fino ad un 70% sull’energia elettrica. Inoltre, potrai concentrarti maggiormente sul lavoro perché non affatica gli occhi di fronte al pc e ti permetterà di lavorare più a lungo.
Illuminazione ai tempi dello smart working
Abbiamo detto quanto sia importante scegliere anzitutto un’illuminazione LED per migliorare prestazioni e consumi.
Tornando allo smart working, dovrete trovare un buon equilibrio tra luce artificiale e luce naturale. Questo equilibrio è un aspetto fondamentale per affaticarsi di meno e stimolare la creatività.
Un esempio? Potreste mettere la scrivania vicino ad una finestra ed utilizzare una lampada da tavolo a LED per creare un ambiente ottimale che permetta ai vostri occhi di guardare più a lungo lo schermo e che possa anche di tanto in tanto estraniarvi dal lavoro per far riposare le meningi.
Altra cosa potrebbe essere quella di utilizzare dei faretti a LED, o ancora delle lampade a sospensione o delle applique, in modo da andare ad intervenire sulla luce naturale che penetra dalla finestra in maniera controllata e rilassante.
Caratteristiche dell’Illuminazione per lo smart working
Prima di tutto la luminosità. L’ambiente di lavoro deve essere ben illuminato. Ecco perché si consiglia di utilizzare in combo luce naturale e luce artificiale a LED.
Se lavorate da casa le lampadine dovranno avere un valore di circa 500 lux. Non siamo noi a dirlo, bensì la normativa europea DIN EN 12464-1 dedicata all’illuminazione interna dei luoghi di lavoro.
Altre caratteristiche sono la temperatura di colore e la resa cromatica. Per quanto riguarda il primo aspetto, la temperatura di colore dovrebbe essere di almeno 4000 Kelvin. Una luce bianca fredda, possibilmente con un’alta percentuale di blu favorirebbe infatti la produttività lavorativa e la concentrazione.
Controllate infine che la vostra illuminazione non sfarfalli. L’efficienza energetica deve essere mantenuta sempre alta e costante.
L’importanza dell’angolo luminoso
Un altro aspetto importante è l’angolo luminoso, ovvero l’apertura del fascio di luce che esce dalla lampadina.
In genere, per avere un’illuminazione adatta allo smart working l’angolazione della luce dovrebbe essere di 90°. La cosa migliore sarebbe che il fascio di luce andasse a colpire il punto focale del lavoro – in genere il pc o comunque la scrivania in generale – dal lato opposto al fascio di luce naturale proveniente da porte o finestre.
Perché la luce è importante?
Affrontiamo infine anche l’aspetto psicologico dello smart working. La luce è importante per chi lavora da casa perché permette non solo di concentrarsi meglio ed essere più produttivi, ma anche di annoiarsi di meno e di non distrarsi dal lavoro.
Purtroppo, quando si lavora da casa, la distrazione è dietro l’angolo. Soprattutto se non si ha una vera e propria stanza-studio in cui potersi dedicare solo ed esclusivamente al lavoro.
Per questo motivo è bene creare un ambiente domestico che sia anche adatto alle ore di lavoro. Il LED in questo aiuta molto perché ha una qualità d’illuminazione che ti permetterà di concentrarti focalizzando ciò che devi fare.
Un esempio sono coloro che devono lavorare da casa, magari in salotto o in cucina, e devono ritagliarsi lo spazio di lavoro sul tavolo dove mangiano o bevono il caffè. Di solito in questi ambienti sono presenti molti elementi di disturbo (la tv, il frigorifero, o ancora libri e giornali da leggere). L’illuminazione a LED rilassa gli occhi e focalizza l’attenzione sul pc – quando si lavora – e sulle attività quotidiane – quando è il momento di mettere via il lavoro.