Abbiamo già detto: “Questo è il primo volo turistico spaziale”, ma poi c’è sempre stato qualche piccolo cavillo e la domanda che ci si pone è sempre la stessa, si può davvero parlare di turismo spaziale? Ancora una volta a battere i record dei record è Space X. Questa volta lo fa con Inspiration 4, la missione che promette di essere il vero primo volo turistico spaziale. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Perché i precedenti non possono considerarsi veri?
Recentemente ha fatto molto parlare di sé Blue Origin, la capsula spaziale di Jeff Bezos. Si poteva leggere ovunque a carattere cubitali del volo turistico spaziale di Bezos.
Blue Origin è partita il 20 luglio 2021, ha raggiunto e superato i 100 km di altitudine (considerati i limiti dello spazio) ed è riatterrata senza nessun problema. Un viaggio che ha fatto molto parlare di sé, perché tra i quattro passeggeri c’erano l’uomo più ricco del mondo, l’astronauta più giovane di sempre e quella più anziana di sempre.
A tal proposito ci sono stati alcuni dibattiti in merito alla parola “astronauta”. In molti, infatti, ritengono che non possa essere utilizzata riferendosi ai turisti spaziali.
Tutto sembra essere andando secondo i piani, quindi. Eppure Space X ritiene che quello non possa essere considerato un viaggio turistico, data la sua brevità.
Prima ancora di Blue Origin, a raggiungere lo spazio era stata la Virgin Galactic, di Richard Branson. Tuttavia non sembra aver avuto lo stesso successo del collega. Nonostante anche la sua navicella ha brillantemente raggiunto il limite dello spazio.
Come sarà il volo turistico di Space X Inspiration 4
Quelli di Blue Origin e Virgin Galactic, quindi, sono solo un piccolissimo, breve assaggio di spazio. Si decolla, si supera il limite dello spazio, si prova l’esperienza unica della microgravità e si ritorna a casa.
Tutto qui? Secondo Space X il turismo spaziale ha molto molto di più da offrire. Quella proposta da Inspiration 4 sembra essere una vera e propria crociera spaziale.
Altri turisti hanno “soggiornato” nello spazio in precedenza. Ma lo hanno fatto a bordo della ISS, assieme al personale qualificato. Space X Inspiration 4 è qualcosa di ancora diverso.
Il volo raggiungerà l’orbita terrestre e rimarrà lì, a galleggiare nello spazio, per quattro giorni.
Il volo turistico di Space X Inspiration 4 è previsto per il prossimo 25 settembre. I turisti spaziali partiranno dalla rampa di lancio 23 del Kennedy Space Center, a bordo di una Crew Dragon Resilience e verranno lanciati dal Falcon 9.
La Crew Dragon Resilience, la navicella del volo Space X Inspiration 4
La Crew Dragon Resilience è una navicella unica nel suo genere. Innanzitutto è equipaggiata con il più grande oblò mai lanciato nello spazio, per permettere di godere al massimo del panorama.
Si tratta della stessa navicella che ha portato gli astronauti della Space X Crew 1 sulla ISS, ma modificata. Dalla navicella è stato rimosso il sistema di attracco alla ISS (non è previsto, infatti, che i turisti raggiungano la stazione spaziale) e al suo posto è stata messa una cupola incredibile che fornisce una visione del pianeta Terra a 360°.
L’equipaggio e i passeggeri del volo Space X Inspiration 4
Tutto l’equipaggio è composto da privati civili. Il comandante sarà Jared Isaacman, fondatore e CEO di Shift4Payment e pilota commerciale e militare. Lui rappresenta la leadership.
Ci sarà, poi, Hayley Arceneaux, 29 anni, che rappresenta la speranza. Dopo aver sconfitto il cancro all’età di 10 anni è diventata essa stessa un medico. A bordo sarà l’ufficiale medico.
Sian Proctor, geo scienziata, esploratrice e specialista in comunicazione esplorativa, rappresenta la prosperità. Christopher Sembroski, sarà lo specialista della missione. È un ingegnere, veterano dell’aeronautica militare e consulente di Space X, rappresenta la generosità.
L’equipaggio ha seguito un corso di preparazione al volo. Ha indossato le tute di Space X, ha familiarizzato con la navicella e ha imparato a gestirla, hanno anche provato la microgravità. Ora è tutto pronto per il volo.
Ma non finisce qui. La missione, infatti, nasconde anche un nobile scopo: i ricavati saranno devoluti al per i programmi di ricerca e trattamento dei tumori pediatrici, del St. Jude Children Research Hospital di Memphis, Tennessee, USA.