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Parliamo ancora di Smartglasses, speciali occhiali che ci consentono di scattare foto, fare video, parlare al telefono, e quant’altro. Quello di cui vogliamo parlare oggi è stato forse uno dei lanci più interessanti e curiosi dell’ultimo periodo. Stiamo parlando dei Ray-Ban Stories. Il nome parla da solo. Sono i smartglasses made by Facebook. Scopriamoli insieme.
Facebook e Luxottica
Questi nuovi smartglasses sono nati dalla collaborazione tra Facebook e Luxottica (proprietaria di Ray-Ban). I Ray-Ban, quelli classici, li conoscono tutti. Ed è così che si presentano anche nella loro versione “smart”. Non molto diversi dal modello classico i Ray-Ban Stories hanno la stessa forma e anche le stesse lenti.
La collaborazione tra Facebook e Luxottica risale a due anni fa. Fu proprio il CEO di quest’ultima, azienda italiana leader nel settore, a scrivere a Zuckerberg proponendogli una collaborazione.
L’idea di trasformare gli occhiali più famosi al mondo in smartglasses è arrivata subito dopo le dichiarazioni del CEO di Facebook, secondo il quale ben presto gli occhiali, saranno il centro focale della nostra vita digitale.
Fu così che Mark Zuckerberg e Leonardo del Vecchio si incontrarono nel 2019 per definire i dettagli del nuovo prodotto. Facebook avrebbe dovuto pensare al settore tecnologico. Mentre Luxottica si sarebbe occupata del design e della commercializzazione.
La presentazione dei Ray-Ban Stories
Ed è così che arriviamo ad oggi. Da quell’accordo sono nati i Ray-Ban Stories, presentati ufficialmente da pochissimo e già disponibili sul mercato Americano ed Europeo.
Le due compagnie sono molto entusiaste dal progetto, nonostante siano già arrivate diverse critiche in merito al loro prodotto.
Comunque, fanno sapere che questo è solo l’inizio. A questo modello di Ray-Ban Stories ne seguiranno altri, con molte più funzionalità.
Cosa possiamo fare con i Ray-Ban Stories?
Con i Ray-Ban Stories possiamo scattare foto e realizzare video, possiamo ascoltare la musica e fare telefonate. Inoltre, a nostra disposizione abbiamo anche un’assistente vocale.
I Ray-Ban Stories possono essere utilizzati come delle cuffie bluetooth, ciò vuol dire che abbiamo la possibilità di ascoltare tutto l’audio, di qualsiasi tipo, dal nostro smartphone.
Ciò li rende perfetti per ascoltare la musica, ma anche i messaggi vocali o per effettuare chiamate. L’audio viene diffuso attraverso le due aste. Sempre da esse, da quella destra per essere precisi, è possibile regolare il volume e utilizzare le funzioni di play e stop.
Ci sono anche tre microfoni direzionali che ci consentono di parlare al telefono.
Foto e video
La funzione che più interessa tutti gli utenti di smartglasses è il comparto fotografico. Con i Ray-Ban Stories abbiamo a disposizione due videocamere da cinque megapixel. Certo, non sono il massimo della risoluzione in commercio, ma l’idea è quella di “cogliere il momento” e utilizzare gli occhiali per scattare foto o video occasionali. Non di certo realizzare fotografie professionali.
Sull’asta destra degli occhiali c’è un tasto che possiamo premere per scattare fotografie o tenere premuto per registrare video fino a 30 secondi. Le immagini vengono poi, automaticamente inviate a Facebook View, un’applicazione utilizzata per modificare foto e video prima di condividerle sul social network.
Assistente vocale
Infine, abbiamo menzionato l’assistente vocale, come Siri o Alexa. Per attivarlo basterà toccare una porzione dell’asta destra e dire “Hey Facebook”.
In realtà questo nuovo assistente è ancora molto limitato e può recepire solo semplici e brevi comandi, come “Hey Facebook scatta una foto” o “Hey Facebook registra un video”, ma, come dicevamo, questo è solo l’inizio.
Per il momento la filosofia del progetto è “capture-listen-share”, “cattura-ascolta-condividi”, e i Ray-Ban Stories sono perfetti per questo, per ora.
Ad un primo sguardo sembrano molto simili agli Spectacles presentati da Snapchat e, d’altronde, anch’essi ruotano intorno a un social network. Ma Zuckerberg ha promesso che con i prossimi modelli ci stupirà. Staremo a vedere.