Incentivi auto elettrica: vademecum per l’acquisto

Sono previsti incentivi statali, regionali e comunali

Da ormai qualche anno il commercio delle auto elettriche ha subito un boom. Sempre più persone hanno fatto una scelta green orientandosi verso macchine totalmente a batteria e si dice che entro un decennio le automobili a benzina saranno quasi scomparse.

In Italia le coscienze si stanno svegliando: l’elettrico, o almeno l’ibrido, è sempre più conosciuto e amato, anche grazie agli incentivi legati all’acquisto di una macchina completamente green. Si tratta di iniziative governative, statali, regionali e a volte anche comunali.

È sempre più conveniente possedere un’auto elettrica: non è ormai più valida la leggenda che la vuole più costosa di quella a benzina! Dunque vediamo insieme gli incentivi auto elettrica di cui si può usufruire.

Incentivi statali

Iniziamo con gli incentivi statali in vigore, validi dunque per tutto il paese. In totale a inizio anno sono stati stanziati 700 milioni di euro, con l’aggiunta ad aprile di 76 milioni e ad agosto di 350 milioni. In particolare i fondi Ecobonus si rivolgono ai veicoli con emissioni comprese tra 0 e 60 g/km, ovvero totalmente elettrici o ibridi plug-in. Devono costare, a prezzo pieno, massimo 50mila euro.

Per la fascia tra 0 e 20 g/km l’incentivo è di 6000 euro con rottamazione della vecchia auto mentre è di 4000 euro senza rottamazione. Invece per le auto ibride, ovvero nella fascia tra i 21 e i 60 g/km l’incentivo è di 2500 euro con rottamazione, 1500 senza. All’Ecobonus si aggiunga il contributo del decreto rilancio, che aumenta la promozione di 2000 euro con rottamazione e di 1000 senza.

Dunque comprando un’auto completamente elettrica e rottamando la propria, solo grazie agli incentivi statali si arriverebbe a risparmiare fino a 8000 euro. Infatti Ecobonus e decreto rilancio sono cumulabili. Ma le agevolazioni non si fermano qui! Vediamo insieme le altre.

Solo con gli incentivi statali si possono risparmiare 8000 euro!

Incentivi auto elettrica regionali

Anche alcune regioni, per incentivare l’acquisto di auto elettriche e ridurre le emissioni hanno deciso di stanziare dei fondi. Si tratta di Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Lombardia e Lazio, ma per ognuna di esse ci sono regole diverse.

Per il Friuli l’Ecobonus ammonta a 4000 euro per le auto ibride e a 5000 per quelle elettriche. Possono farne richiesta solo le persone fisiche residenti nella regione alla data di presentazione della domanda, il cui reddito complessivo del nucleo familiare sia al di sotto di 85.000 euro l’anno. La Valle d’Aosta aggiunge invece 6000 euro di incentivo per acquisto di auto con emissioni inferiori a 70 g/km a patto che il prezzo sia inferiore a 60mila euro (Iva esclusa).

Il Lazio ha stanziato invece un milione di euro di finanziamento per permettere un incentivo di 3500 euro per l’acquisto di un’auto elettrica e di 2000 euro per l’acquisto di un’ibrida. Infine la Lombardia a marzo prometteva 8000 euro di sconto, ma l’incentivo è stato bruciato in pochi giorni: non resta che aspettare fino all’anno prossimo!

Incentivi comunali

Oltre a incentivi statali e regionali, alcuni grandi comuni hanno deciso di spingere ulteriormente i propri cittadini verso l’elettrico. Esempi virtuosi sono Firenze e Milano. Il capoluogo toscano ha promesso agli acquirenti di veicoli elettrici uno sconto di 5000 euro e a quelli di veicoli ibridi uno sconto di 3750 euro. Ma le auto acquistate devono avere un prezzo inferiore a 50 mila euro e non superare la cilindrata 2.0. Lo sconto massimo è previsto per gli acquirenti con Isee sotto i 48 mila euro.

Il comune di Milano ha invece approvato lo stanziamento di 3 milioni di euro per rifinanziare gli incentivi per l’acquisto di auto a basso impatto ambientale nel 2021. Per potervi accedere i cittadini devono risiedere all’interno del comune, avere almeno 18 anni di età e rottamare il proprio vecchio veicolo a benzina fino a Euro 3 (senza rottamazione lo sconto è ridotto del 20%).

Incentivi auto elettrica: alcune informazioni in più

Per chiedere il bonus l’acquirente può contare sull’aiuto del rivenditore, che nella maggior parte dei casi si occuperà di sbrigare le pratiche. Prima prenotano i contributi relativi al singolo veicolo comunicando il numero di targa e consegnando la documentazione prevista, poi possono procedere con lo sconto del prezzo dei contributi, che gli verrà rimborsato da stato, regione e/o comune.

Prima di decidere se orientarsi verso un veicolo elettrico, ibrido o a benzina, è necessario conoscere non solo gli incentivi, ma anche le tasse. È infatti prevista una “Ecotassa” per l’acquisto di una vettura inquinante: funziona al contrario rispetto all’Ecobonus, penalizzando l’acquirente in base ai g/km emessi dal’auto. All’atto della prima immatricolazione viene addebitato un sovrapprezzo: 1100 euro da 101 a 210 g/km, 1600 euro da 211 a 240 g/km, 2000 euro da 241 a 290 g/km e 2500 euro da 291 g/km in su.

La maggior parte dei concessionari si occupa anche della richiesta degli incentivi
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