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Da ormai qualche mese sta spopolando in Italia un’applicazione “green”. La svolta verso la sostenibilità è sempre più evidente nelle scelte delle persone, e soprattutto dei giovani. Ormai abbiamo deciso convertire alcuni dettagli della nostra vita per la riduzione dell’impatto ambientale. E qui entra in gioco proprio questa app.
Si tratta di un sito specializzato nell’acquisto a distanza di piante. E fin qui niente di strano. Se non fosse che gli alberi non vengono comprati per farne uso personale. Questo semplice gesto si colloca in un ampio progetto con il fine di ridurre le emissioni di CO2 e dare lavoro a migliaia di persone. Scopriamo dunque meglio cos’è Treedom e perché ha così tanto successo.
Come funziona l’applicazione
Si utilizza Treedom per piantare un albero in Kenya, Camerun, Madagascar, Ecuador o Tanzania. I prezzi vanno dai 20 ai 200 euro ed è possibile scegliere il tipo di pianta, il suo uso (medicina, cosmesi, consumo…), il paese di provenienza e il significato. Che lo si compri per sé o come regalo per amici e parenti, i motivi per cui farlo sono molti, soprattutto etici, spiegati nel manifesto riassunto nel paragrafo successivo.
Ma cosa succede alla pianta acquistata? Essa viene prodotta in un vivaio e assegnata a un contadino, che se ne prende cura per tutto il tempo necessario, grazie alla formazione ricevuta riguardo alle migliori pratiche agro-forestali. A questo punto si registrano le coordinate GPS dell’albero, che viene frequentemente fotografato per consentire un monitoraggio costante da parte del proprietario. A ogni piantina è infatti dedicato un diario, su cui vengono segnati aggiornamenti periodici.
Cos’è Treedom: il manifesto
Sul sito dell’azienda è presente una sezione in cui i creatori del progetto esternano ciò in cui credono. Tra le altre, troviamo queste frasi: “Crediamo che le comunità di persone che vivono in un luogo siano i migliori custodi degli alberi, per questo le sosteniamo finanziariamente e le aiutiamo a piantare e far crescere alberi nei loro terreni. Gli alberi daranno benefici a loro, al luogo in cui vivono e a tutto il pianeta. Crediamo che ciascuno di noi debba impegnarsi per ridurre le proprie emissioni di CO2 e che nel farlo possa contribuire anche ad assorbirne piantando alberi. Crediamo che si possa rendere questo pianeta più verde. E vogliamo farlo nel modo giusto.”
Dunque l’obiettivo del progetto è far piantare alberi agli autoctoni, che hanno le conoscenze e le risorse adatte per farlo. Essi li accompagnano nella crescita prendendosene cura per molto tempo. I benefici sono soprattutto ambientali. Infatti a livello locale la piantagione contrasta l’erosione del suolo, arricchisce la biodiversità e crea ecosistemi sostenibili mentre a livello globale assorbe CO2 dall’atmosfera. Infine i benefici sono anche sociali: le comunità locali traggono vantaggi alimentari ed economici.
Chi aderisce?
Sono moltissime le persone che hanno deciso di utilizzare anche questo modo per dare il proprio contributo alla salvaguardia del pianeta. Sul sito sono presenti tutti i numeri: della community fanno parte quasi 900mila utenti, che hanno piantato un totale di quasi due milioni e mezzo di alberi. A beneficiarne sono più di 100mila contadini, che lavorano per sostentarsi a livello economico e alimentare.
Infine, un’ultima funzionalità: anche le società possono creare una “foresta aziendale”. L’obiettivo è comunicare ai clienti il proprio impegno green sia acquistando alberi dall’applicazione, sia cambiando alcuni dettagli della propria vendita. In questo modo si crea un legame più stretto ed emozionale con i consumatori. Finora hanno scoperto cos’è Treedom grandi brand come Samsung, Timberland, Toyota, Fendi, Enel, ma la rete si sta espandendo a dismisura.