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Sapevate che ogni tonnellata di generi in plastica riciclata dà la possibilità di risparmiare sulle emissioni di inquinamento in ambiente, portando anche ad una crescita economica di circa l’1,5%? Questo è solo un esempio di quanto l’economia circolare sia importante per i cambiamenti climatici. Vediamo come potrebbe salvare il nostro Pianeta.
Economia circolare: cos’è e come contribuisce alla lotta all’inquinamento
Per economia circolare s’intende un sistema economico ideato per poter rigenerare utili da solo, garantendo al tempo stesso anche la sua ecosostenibilità.
Va da sè che l’economia circolare, per definizione abbatte le emissioni di CO2. Un sistema che viste le sue possibilità aiuta a guadagnare terreno sul raggiungimento dell’obiettivo di mantenere l’aumento medio della temperatura della Terra sotto i 2 gradi.
Cambiamenti climatici e ambiente
Le possibilità di una catastrofe climatica sono sempre più vicine. I cambiamenti climatici sono ormai noti a chiunque, vi basterà seguire un telegiornale per scoprire cosa sta succedendo all’ambiente.
Non solo, l’economia sta vedendo abbattersi su di sè un periodo nero, complice il cambiamento sociale e del mercato.
In questo contesto di crisi l’ambiente ci rimette forse più degli altri e l’economia circolare potrebbe essere l’unica strada percorribile per arrivare ad una transizione ecologica che aiuti l’ambiente e al tempo stesso porti al rilancio dell’economia in generale.
Come possiamo raggiungere l’obiettivo? Raddoppiando il tasso di circolarità e quindi riciclando.
Per il nostro Paese si tratta di una sfida continua. Non a caso da diversi anni l’Italia è in prima linea nel settore del riciclo e si classifica tra le prime cinque nazioni a lavorare con economia circolare. Per il terzo anno di fila, il nostro bel Paese si trova a fianco di Germania, Francia, Spagna e Polonia nella lotta all’inquinamento globale grazie all’utilizzo di sistemi di economia circolare.
I Paesi dell’economia circolare
Questi 5 Paesi puntano molto sul produrre e consumare per poi riutilizzare fin quando è possibile prodotti creati da scarti e materiali di riutilizzo.
Parola d’ordine quindi riutilizzare, o riparare, anziché creare ex novo andando a consumare materie prime che possono invece essere lasciate in disparte pronte per essere usate solo in caso di reale necessità e mancanza.
Questo sistema economico, combinato con stili di vita anche diversi tra loro, potrebbe essere la chiave di volta utile ad ammortizzare le perdite dovute alla crisi economica globale, dovuta, tra le altre cose, anche dal Covid-19.
C’è un dato in più: a quanto pare i processi attivati seguendo i canoni dell’economia circolare anche al di fuori del settore delle energie rinnovabili, porterebbero ad una riduzione dei gas serra, aiutando l’ambiente a sopravvivere al processo industriale in continua evoluzione.
Economia circolare e cambiamenti climatici
Eccoci al dunque. Come ogni anno, anche nel 2021 è stato redatto il Rapporto nazionale sull’economia circolare. Questo rapporto, realizzato dal CEN (Circular Economy Network), ovvero dalla rete promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, dimostra come questo sistema economico sia vitale per i cambiamenti climatici.
In sostanza, come si evince anche dal rapporto sopra citato, l’economia circolare riveste un ruolo vitale per sistemi produttivi, ma anche e soprattutto per il territorio che vede le città che già hanno adottato questo sistema raggiungere importanti obiettivi di neutralità climatica.
Le riduzioni di emissioni in alcuni casi vanno anche oltre il 45%. Un dato importante per l’ambiente, che va incontro all’esigenza di stabilizzare i cambiamenti climatici che sempre di più ci prendono alla sprovvista.